lunedì 11 dicembre 2006

Qualcuno era fazioso

Non se ne può più di sentire parole come "fazioso". Come si fa a giudicare la faziosità? Nel giornalismo, nella politica, e in tanti altri ambiti, esistono le opinioni, le idee e i fatti inventanti, e dall'altra parte esistono i fatti, i documenti. Questi ultimi non possono essere faziosi, ma esistono e basta. Parlarne piuttosto che nasconderli non è fazioso, è onesto.

Dal Riformista del 9 dicembre [1] è partito il solito attacco contro AnnoZero, che riassunto brevemente dice: Santoro è fazioso, Bondi è stato martirizzato, Travaglio è un predicatore a senso unico. Profonde riflessioni.

Innnanzitutto penso che, prima di far critiche che non stanno nè in cielo nè in terra, sia corretto guardare la trasmissione incriminata, poi chiedersi se si vuole davvero fare una critica costruttiva o si sta facendo solo propaganda politica. Ricordo che il Riformista è un giornale tendenzialmente di sinistra.

Nel servizio sulla manifestazione di centro-destra a Roma i giornalisti della troupe di AnnoZero si sono confusi tra la folla, cercando di capire chi fossero i partecipanti e quali i motivi della protesta. Mi sembra del tutto leggittimo volerlo capire intervistando i partecipanti diretti e non riportando solo le parole dei grandi capi.

Sandro "showman" Bondi, coordinatore di Forza Italia e ospite del programma, ha attaccato subito dopo la prima parte del servizio dicendo che era "un filmato indecoroso, vergognoso", "tutta una sequela di insulti", ma, alla pari del Riformista, non è stato capace di citare neanche un particolare a sostegno delle sue accuse.
Attacchi vaghi e non sui fatti, come sempre accade in questa italietta superficiale. Di insulti, inventati di sana pianta da Bondi, se ne son visti eccome, ma contro Prodi: dagli evergreen "Prodi vaffan****", "Prodi infame" al più elaborato "Prodi boia, Luxuria è la tua troia". Gli insulti ci sono anche nelle manifestazioni di sinistra, ovvio, ma Bondi in quel caso non le avrebbe negate ma esaltate. Chi era fazioso?

Bondi&Co hanno accusato il servizio di aver rappresentato metà dell'elettorato italiano come neofascisti, impellicciati ed evasori di tasse. Innanzitutto, non è corretto dedurre che l'intero elettorato di centrodestra appoggiasse la manifestazione, visto che quando era la sinistra a portare milioni di persone in piazza Berlusconi affermava: "Tre milioni di lavoratori sono scesi in piazza contro la finanziaria? Io penso a quei 20 milioni di lavoratori che sono rimasti a casa" (Silvio Berlusconi, 15 ottobre 1994).
Il ragionamento è perfetto, ma nè Bondi nè Berlusconi lo applicano al loro popolo delle libertà, chissà perchè.

In secondo luogo, probabilmente Bondi era distratto ma guardando il servizio a me è parsa tutta un'altra storia: al corteo "contro il regime di Prodi" c'erano tantissime persone, e la maggioranza erano mamme, nonne, adulti di tutti i tipi e classe sociale, ragazzi e ragazze. C'erano carri e musiche, e molti negozi aperti. Era però anche evidente che c'era una buona minoranza di neofascisti e dichiarati evasori. Non vedo motivi per negarlo.

Perchè è un errore di Santoro riprendere tutti i partecipanti, e non solo quelli "buoni"? E' forse una sua colpa se parte del corteo inneggiava al Duce, al fascismo e andava avanti col saluto romano?
Il problema invece è proprio di Bondi, del partito che rappresenta e dei suoi alleati che hanno deciso di convivere con piccoli partiti neofascisti come Forza Nuova. Tutto ciò al limite può essere "indecoroso e vergognoso", non certo il servizio.

Il Riformista tra le tante accuse dice che la trasmissione è stata "un’occasione mancata per fare del giornalismo serio d’inchiesta sulle ragioni che hanno spinto tantissime persone ad andare a San Giovanni". Altra prova che il giornalista probabilmente ha sbagliato programma, visto che capire le ragioni dei manifestanti era proprio l'obiettivo del servizio. Che poi la maggior parte degli intervistati abbia detto di essere lì per un "sono contro le troppe tasse" o un generico "sono contro il governo Prodi", il tutto accompagnato dal solito anticomunismo, è un problema dei dirigenti politici che hanno promosso la manifestazione. Fossi in loro farei un'autocritica e mi chiederei se ho davvero un programma alternativo e proposte concrete. Per ora, in piazza a Roma, pur essendo un rispettabile atto di democrazia, non se ne sono viste.

Se c'era qualcosa di criticabile nel servizio a mio giudizio era la voce "narrante", un po' troppo ironica e provocatoria. Una scelta che ha fatto perdere punti ad un servizio che per il resto non è per nulla fazioso, ma descrittivo della realtà. Una realtà molto dura e triste di una parte della manifestazione che, alla pari di coloro che a sinistra bruciano bandiere e fanno danni, andrebbe condannata con onestà e senza nessuna esitazione.

Note

[1] Se Santoro trasforma il 2 dicembre in una macchietta

5 commenti:

  1. Certo che i valori da loro espressi sono chiari e inconfutabili : "Famiglia, Patria, Silvio, Dio, e Meno tasse !"


    Urge riflessione profonda: in che mondo viviamo ?

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  2. non so, prova a dirlo tu ;)

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  3. anonimo...che ridere...bravo!

    se valori che reggono la società dall'alba dei tempi come la patria e la famiglia e dio sono un ironica cazzata...bhè ti prego dacci tu i veri valori della vita!!! illumina il genere umano....

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  4. invito gli anonimi a firmarsi sennò non si capisce bene chi parla :P


    Che i valori come famiglia, dio e patria abbiano influenzato la civiltà occidentale non c'è dubbio, è storia. Che siano da difendere oggi dipende dai punti di vista. Dio è molto soggettivo e non si può imporre a chi non crede.


    La famiglia anche è un concetto che oggi ha assunto varie forme oltre a quella tradizionale, e questo ce lo dice la sociologia e non i politici.


    La patria ha sempre molto senso e ci siamo tutti legati, ma ciò non vuol dire lottare per un esasperato nazionalismo,forzato e fuoriluogo in un mondo globalizzato.


    Questi sono valori che non appartengono alla Casa delle libertà che cerca di appropriarsene, ma alla maggior parte dei cittadini e dei politici italiani. Grazie a queste mosse propagandistiche in puro stile berlusconiano purtroppo oggi anche parlare di valori universali diventa una stupida lotta tra destra e sinistra, e ciò è ridicolo.


    Ci sono tanti valori che dovremmo difendere, come la giustizia per tutti e uguale per tutti, i diritti fondamentali garantiti non solo a chi come noi ha la fortuna di vivere in Italia, ma anche a chi vive nei paesi che sfruttiam oe ci permettono di avere questo tenore di vita.

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  5. sicuramente il mondo cambia ma i pilastri fondamentali della società possono si modificarsi ma non mutare radicalmente nel loro essere...patriottismo è antitetico al nazionalismo ed è una distinzione che tutti dovrebbero sapere...cmq i valori difesi dalla destra o meglio dalla vera destra sociale sono i cardini della società italiana...indubbiamente forza italia è ovvio che di destra non ha nulla...ma si è appropriata grossolanamente di una parte del patrimonio politico della destra italiana...purtroppo se ci sono dei poveretti che si lasciano abindolare da facili promesse e da demagogie terzomondiste è solo la conseguenza della mancanza di libertà culturale e vivacità intellettuale che affligge l'italia oggi.

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