Blog di politica, attualità, ambiente, società, e varie. Un'isola di riflessione in un mare mosso di informazione.
lunedì 23 luglio 2007
La storia siamo noi
Salve gente, i miei occhi stanchi meritano di riposare.
Ma prima vi racconterò come ho passato le ultime due ore della mia vita. Cosa quegli occhi stanchi hanno osservato con la loro consueta acuta attenzione.
Durante gli anni 70 L'Italia era un paese in guerra. Precisamente era in guerra con Se stessa, con le sue contraddizioni politiche e sociali. C'era sangue ovunque lo sapete, C'era la P2 , una losca organizzazione economico-militare, c'erano gli attentati tra cui quello pazzesco alla stazione di Bologna, il sequestro Moro e la Democrazia Cristiana.
Anni di ***** direte voi.
Anni d'oro.
Durante gli anni 70 l'Italia era un paese in "Lotta". In lotta per la democrazia, per la democrazia e per la Repubblica, per la Repubblica e per la Libertà. Adesso questi sono "pseudo" sostantivi privi di qualsiasi riscontro oggettivo o nesso logico. Adesso che il Mondo è dominato dalle Corporations e l'Italia è solo una loro filiale, adesso che non siamo più in mezzo a due blocchi contrapposti ma ne facciamo parte di uno solo, Planetario.
C'erano tante cose che non andavano in quegli anni. Bisognerebbe però chiederci se non andavano le persone...
E io invece credo che le persone andavano, eccome che andavano...
Perchè vivevano quella realtà così tremenda e così angosciante nella consapevolezza di un futuro diverso. Perchè la gente all'epoca era in grado di organizzarsi e decidere della propria vita. Tutto l'opposto, oggi, facciamo noi esseri del nuovo millennio.
O mi sbaglio?
Bè durante gli anni 70 c'era voglia di cambiare, la voglia che oggi manca.
C'erano tanti spinelli certo, oggi ci sono lo stesso ma a parte provocarti gravi danni alla salute servono solo come lasciapassare...
C'era l'appartenenza politica, ti identificavi in qualcosa di sbagliato magari,in alcuni casi in qualcosa di terribilmente sbagliato....ma il bieco populismo di oggi è cosa giusta ? Cos'è meglio, una guerra civile o una civile arresa al sistema di cui noi piccole pedine facciamo parte non meno delle grandi manone che le muovono così a piacimento ?
Perchè se all'epoca lo Stato faceva i conti con se stesso e con le sue contraddizioni oggi fa i conti con noi esseri umani e con la nostra ingiustificata sottomissione.
Attenzione gente, Perchè i nostri giovani stanno crescendo in un mondo sempre più privo di senso. Un "nonsenso" pronto a catapultarci in un futuro fatto di Plastica.
Perchè i quindicenni all'epoca leggevano libri, oggi lo schermo di un pc ti dà mille informazioni al secondo, ma non basterebbero mille pc della tecnologia più avanzata per fare un libro di quelli.
Oggi la cultura non la si respira per strada, bisogna andarsela a cercare, per citare De Gregori " La storia siamo noi, e nessuno si senta escluso.."
Io preferivo gli anni 70 con tutto il trambusto che hanno fatto, al patetico e bigotto conformismo del presente.
L'idea di "cambiare il mondo" non fa più parte delle nostre priorità?
Prima che cambi lui per noi, una volta per tutte?
martedì 10 luglio 2007
World is yours
L'uomo da più di un secolo diffonde nell'atmosfera quote di anidride carbonica, CO2 ,che col passare del tempo hanno gravemente destabilizzato l'Ozono, quella parte dell'atmosfera necessaria a mantenere la temperatura terrestre a livelli sopportabili per noi esseri umani. In breve, con le emissioni di Gas Serra ,stiamo mettendo a dura prova l'unica cosa che ci rende certi di essere la razza dominante di questo pianeta: l'adattabilità.
Negli ultimi anni il surriscaldamento del clima s'è finalmente tolto di dosso quell'alone di scettiscimo che aleggiava nell'aria. Finalmente anche noi ci siamo resi conto che le cose stanno cambiando, gli inverni caldi che ci siamo lasciati alle spalle ne sono la testimonianza diretta.
Dunque Il Pianeta ha la febbre...ma,.. come un essere umano può essere curato, anche se in questo caso, non del tutto.
Infatti le proiezioni su larga scala effettuate alla Texas University lo scorso Giugno, dimostrano che un eventuale riduzione dell'emissioni di anidride carbonica entro i limiti stabiliti nell'Ultimo G8, non basterebbero ad invertire la tendenza in atto del riscaldamento globale, bensì ne rallenterebbero soltanto la corsa, vanificando però ogni lecito tentativo di salvare le future generazioni dall'ormai imcombente catastrofe.
Perchè dunque i "Potenti della Terra" non fanno tutto il possibile per evitare che una cosa simile possa accadere?
Chi finanzia le campagne elettorali di questi Presidenti, chi, in alcuni casi, le loro guerre in giro per il mondo, sono gli stessi per cui ci possono essere tante "Columbine" ma tanto la legge sul possesso delle armi da fuoco subirà al massimo qualche inutile modifica...Gli stessi che aiutano paesi che sono nemici del loro...gli stessi che nell'oscurità e all'insaputa decidono delle sorti del mondo. Gli Americani che incolpano i Cinesi e i Cinesi che se la prendono coi Russi in realtà non sono altro che entità astratte accomunate da un unico filo conduttore: La Corporation.
Ma per fortuna , per quanto potenti possano essere le mer.de che decidono della nostra vita e per quanto infinita possa essere la rete della Globalizzazione, al futuro ci possiamo pensare noi stessi già da ora.
Se ad esempio prima di gettare una bottiglia di plastica in un contenitore per solo vetro pensassimo alle conseguenze disastrose che un piccole gesto tanto innocuo potrebbe innescare, ci sentiremmo bene con noi stessi a tal punto da fregarcene e ripetere quel gesto all'infinito?
Se prima di prendere la macchina per andare a comperare l'ultimo modello della Nike ci chiedessimo se non sarebbe il caso di farli a piedi quei "fatidici" 200 metri non ci semplificherebbe la riuscita di quest'impresa?
Una frase divenuta leggenda diceva "The World is Yours"...
Farla diventare atto pratico non sarebbe male...
Anche perchè....con che coraggio andremo mai un giorno al battesimo dei nostri nipoti se ad attanderli ci sarebbe un Pianeta instabile , soggetto a terrificanti sbalzi di temperatura, tempeste magnetiche e catasfrofici scioglimenti di ghiacciai?
Verrebbero al mondo già da morti, non credete?
martedì 3 luglio 2007
La buona Sanità
Mi scuso con chi in queste settimane ha aperto il blog notando sempre lo stesso articolo, ma come potete notare sono rimasto solo a scrivere e questo è periodo di esami e problemi vari. La frequenza durante l'estate sarà minore, ma l'Isola di Krino continua sempre la sua opera di informazione. Oggi ho deciso di introdurre l'argomento Sanità, che merita molti approfondimenti.
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Stamattina a "Cominciamo bene", il programma condottoda Michele Mirabella, si è parlato di "Luci e ombre" della sanità Italiana. Un' informazione molto importante e che mancava. Siamo troppo abituati a ricevere notizie di cronaca nera dei telegiornali, che alla ricerca degli ascolti propongono soltanto le storie di mala-sanità: un paziente morto per un operazione all'appendice, un altro per un errore nel tubo dell'ossigeno, un altro a cui il medico non aveva diagnosticato una grave malattia.
E' giusto raccontare gli errori della sanità pubblica, che esistono e secondo la stampa costano 32.000 vite ogni anno. Ma parlarne unilateralmente, ignorando o relegando in seconda pagina gli errori del settore privato, significa usare due pesi e due misure. A chi fa comodo un informazione del genere? Un po' a tutti.
Alla classe politica, che in generale da destra a sinistra, esclusi alcuni partiti minori, ignora le qualità e le potenzialità del sistema sanitario pubblico italiano e preferisce riempirsi la bocca di parole come "privato", "sistema americano", rincorrendo il mito assurdo della "concorrenza" applicato ad un settore delicato come la sanità.
Nulla di più irresponsabile, visto che negli Stati Uniti prima di soccorrerti controllano che tu abbia la tessera assicurativa, che di base costa 300$ al mese. Lascio a voi immaginare cosa succederebbe se in Italia si dovesse pagare una "tassa" mensile di 250 euro per garantirsi l'accesso all'assistenza sanitaria.
Un'informazione unilaterale fa comodo ovviamente alle strutture sanitarie private, che spesso senza meritarselo vengono associate alla parola "qualità". Non dimentichiamo inoltre gli inevitabili legami tra la burocrazia e la politica locale (regioni, provincie, comuni) e i privati che richiedono permessi, convenzioni, sussidi, che convengono sia all'imprenditore che al politico, e danneggiano esclusivamente il cittadino.
Basti pensare alla situazione della sanità in Campania o in Sicilia, patria delle cliniche private in mano alla mafia in cui è impossibile curarsi nel pubblico senza conoscenze e raccomandazioni. Questo nessuno lo dice mai.
Non bisogna generalizzare, è vero, perchè nel settore pubblico, soprattutto nelle regioni del sud, la qualità è pessima. Ed è anche vero che ci sono cliniche private efficienti e di qualità.
Ho citato il programma di Mirabella perchè oggi sono emerse delle considerazioni molto importanti, che la TV presenta di rado. In particolare un medico chirurgo degli Ospedali riuniti di Bergamo ha sintetizzato efficacemente la differenza tra strutture private e pubbliche.
Lo scopo di un chirurgo in un ospedale pubblico è quello di DIMINUIRE il numero di pazienti che, ad esempio, dopo l'intervento debbano ricorrere alla dialisi. Lo scopo è DIMINUIRE le malattie della cittadinanza, ed è la cosa più naturale e ovvia.
Il settore privato invece ha, per sua stessa natura e non per chissà quale programma occulto, lo scopo di AUMENTARE gli interventi, le terapie, le malattie, in modo da poter aumentare il fatturato annuo. Più si sta in ospedale e più si paga. Questo non significa che il paziente non venga curato, ma che spesso si ricorre a interventi non necessari, che un ospedale pubblico avrebbe evitato.
La logica del profitto oggi si applica, ed è discutibile, a tanti settori che vanno dai beni di consumo ai servizi domestici. Ma la sanità deve restare un servizio pubblico, collettivo ed egualitario, garantito dalle tasse di tutti i cittadini, nessuno escluso. Noi Italiani abbiamo il pessimo difetto di disprezzare le cose buone che abbiamo, e di preferire quelle degli altri che in realtà sono peggiori.
L'informazione deve aiutarci a capire quali sono le cose buone da difendere, e il sistema sanitario nazionale (o meglio, quello efficiente del centro-nord italia) è una di queste.
La politica deve invece impegnarsi a preservare il nostro sistema eccellente, invidiatoci da tanti altri paesi, USA in primis, e considerato secondo al mondo secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Va tenuto sotto una campana di vetro, e bisogna fornire gli strumenti affinchè si colmi il divario tra sud e nord, e la qualità generale aumenti ancora.