Benritrovati. Durante queste brevi vacanze ho cercato di isolarmi dalle vicende politiche italiane, per prendere aria prima delle ultime settimane di campagna elettorale, che come al solito sfioreranno il ridicolo.
Non ho però resistito a guardare Ballarò martedi sera, con Floris trattato come uno zerbino (quello almeno si sporca e ti costringe a lavarlo); ogni tanto mi piace immaginare che reagisca, afferrando l'onorevole per il bavero e dicendogli :"senta, lei ora risponde alla mia domanda, e senza dire balle, altrimenti la sbugiardo in diretta TV"; uno spruzzo di giornalismo anglosassone.
Invece è il solito pastone, con confronto tra i vecchi (Dini, Casini, Fassino, Boselli) e nuovi politici che fanno rimpiangere i vecchi (Brambilla e Colaninno). La Rossa si è confermata provocatrice e disturbatrice a pagamento, vuota di contenuti e idee, raccontaballe (ricordate le balle sulla Sardegna?) e nel complesso davvero penosa. La "best performance" della serata va sicuramente a lei.
In casa "Studio Aperto" prosegue la campagna elettorale per "El Presidente". Il Tg delle 12.30, dopo un'apertura con 3 servizi di cronaca nera, è passato al servizio sulla campagna elettorale. In studio, durante la presentazione, campeggiava come sempre l'enorme simbolo del Popolo della libertà, giusto per facilitare gli anziani nel momento del voto; chissà perchè non si è mai visto il simbolo del Partito democratico, visto che è un telegiornale imparziale.
Il servizio riportava lo scontro tra Berlusconi e Veltroni sul confronto TV. I fatti sono ben descritti in questo paragrafo del Corriere, che vi riporto: "Il segeretario del Pd aveva reso noto di partecipare alla trasmissione di Bruno Vespa solo se ci fosse stato un confronto diretto con il candidato premier del Pdl, il quale però non ha accettato: «Se facessi il confronto televisivo con Veltroni, dovrei farlo con gli altri dodici candidati che hanno gli stessi diritti», ha detto il Cavaliere. A questo punto Veltroni ha risposto che non sarebbe andato nemmeno a una trasmissione in cui egli avrebbe risposto da solo alle domande dei giornalisti. Quindi la Rai è stata costretta, per la par condicio, anche ad annullare la puntata in cui Berlusconi avrebbe risposto da solo ai giornalisti."
Studio Aperto è riuscito nell'impresa di far passare il messaggio che sia stata tutta colpa di Veltroni, che vigliaccamente si è tirato indietro nascondendosi dietro la par condicio. Geniale.
Ma lasciamo da parte il nostro povero e malato paese. Voglio proporvi una serie di banner a cui dedicare qualche minuto e da diffondere il più possibile.
Come sapete in Tibet in questi giorni ci sono stati gli ennesimi scontri tra la polizia cinese e gli indipendentisti. Il Tibet è una regione che da decenni è occupata dalla Cina, poichè ha risorse molto importanti come l'acqua, vitale per la crescita cinese. In questi giorni il sito di attivismo Avaaz ha raccolto oltre 1 milione di firme, un vero record. Aiutiamo a raggiungere i 2 milioni:
E, visto che siamo in tema, mandiamo la nostra protesta contro le olimpiadi di Pechino. La vergogna del mondo occidentale che di fronte al crescente capitalismo cinese chiude gli occhi su diritti umani, condizioni di lavoro e totalitarismo, fornendo un enorme legittimazione con le Olimpiadi.
Altro appello non meno importante. Ogni anno vengono brutalmente massacrati, a colpi di bastone, i cuccioli di foche per poterne ricavare pellicce. Oltre a boicottare ovviamente la vendita di tali prodotti, e a desiderare le peggiori sciagure per quelle bestie umane immeritevoli di ogni diritto, mettiamo qualche firma per cercare di bandire per sempre questa pratica più che barbara. Il link NON porta ad immagini crude, quindi cliccate tranquillamente.
Inoltre possiamo firmare un'altra petizione a questo indirizzo in italiano: http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=460
E per ricordare ogni tanto (visto che le TV non lo fanno quasi mai e i medici sono fortemente disinformati) che la dieta migliore per la salute umana, la cura e la prevenzione di molte malattie è una dieta a base di cibi vegetali, non guasta una visita sul sempre aggiornato sito della:
Infine, vi ricordo che il 25 aprile a Torino ci sarà il V-2 day. Si può considerare Grillo un qualunquista, un buffone, o come preferite. Però questa è una battaglia fondamentale, che riguarda la vera libera informazione. Senza quella, l'Italia non va avanti. Io mi sono già iscritto, e parteciperò quasi sicuramente a
Torino.
Blog di politica, attualità, ambiente, società, e varie. Un'isola di riflessione in un mare mosso di informazione.
giovedì 27 marzo 2008
mercoledì 19 marzo 2008
Attenti al..Ciarrapico
Ricordate il candidato Ciarrapico, divenuto noto alle cronache per aver scosso gli animi all'interno del Popolo della Libertà? [1] Questo signore, proprietario di un piccolo impero editoriale, è stato scelto come candidato alle prossime elezioni da Berlusconi, sollevando le proteste di alcuni esponenti del partito, tra cui Fini, che nel 2007 fu definito "un ometto impettito e deprecabile, un islamico-sionista, un furbetto". Non un bel complimento.
Inutili le proteste, Berlusconi che si sente tutti i media avversi (evidentemente tre reti televisive e un mucchio di giornali non gli bastano) ha zittito gli alleati affermando che "Dobbiamo fare una campagna elettorale per vincere. L'editore Ciarrapico ha giornali importanti a noi non ostili ed è meglio che continuino a esserlo, visto che tutti i grandi giornali stanno dall'altra parte". E fin qui, non ci meravigliamo più di tanto, conoscendo l'individuo. Perlomeno ne possiamo apprezzare la sincerità. Questa vicenda è stata in scena un paio di giorni sui Tg nazionali, e ora è rientrata insieme alla polemica.
Il caso ha però permesso ad alcuni giornalisti di non fermarsi a questo fatto, e di approfondire un attimo la storia di questo personaggio. Naturalmente tutte queste interessanti informazioni non sono passate in TV, forse per non turbare le coscienze degli italiani che si apprestano a votare.
Dunque, quali orrori si nascondono dietro il Ciarrapico?
Al di là del la sua passione per il fascismo, trascorso a stampare volantini e libri ideologici nella sua tipografia di Cassino, su cui ognuno può avere la sua opinione personale, sarebbe utile informare gli elettori delle sue invece affatto trascurabili avventure giudiziarie che non si possono ignorare.
Giuseppe Ciarrapico [2] può già vantare 4 condanne definitive, per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta alla ricettazione fallimentare, dallo sfruttamento del lavoro minorile alla truffa pluriaggravata.
A questo punto un cittadino normale si chiede: perchè non è in carcere? La risposta è "grazie al codice penale italiano", costruito per non punire i criminali e soprattutto per salvare chi può permettersi di pagare i 3 gradi di giudizio. Risultato: questo delinquente (termine tecnico per chi delinque) è libero e pronto ad entrare in Parlamento.
Un tale curriculum non poteva certo essere ignorato da Berlusconi, vista la sua particolare affezione ai tribunali. Solidarietà tra pregiudicati.
L'ultima vicenda che coinvolge il delinquente riguarda l'evasione fiscale, ed è recentissima. A quanto risulta il primo giornale a parlarne è stato "Italia Oggi" il 12 marzo 2008 [3]. Secondo l'articolo, Ciarrapico sarebbe stato scoperto dal fisco italiano per non aver pagato 1,4 milioni di euro, anticipati gentilmente dai contribuenti italiani onesti. L'editore per fortuna ha riconosciuto quello che, a voler essere un po' ingenui, è stato un errore involontario, e ha fatto domanda a Equitalia (agenzia pubblica che riscuote i tributi) per avere la possibilità di pagare la somma dovuta in 72 rate, un po' come nei centri commerciali; tutto ciò in nome di un nuovissimo decreto, il "milleproroghe", approvato il 28 febbraio.[4] Questo testo prevede, tra i tanti provvedimenti, che “L’agente della riscossione, su richiesta del contribuente, può concedere, nelle ipotesi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà dello stesso, la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo fino ad un massimo di settantadue rate mensili“; insomma, aiutiamo chi è rimasto indietro...col fisco; almeno paga, ed è già una vittoria per le tasche dei contribuenti onesti.
Per chi avesse voglia di approfondire, oltre alle specifiche delle 4 condanne definitive, tutte le altre condanne pendenti, processi vari e altri orrori, segnalo 3 articoli completi [5,6,7]. Uno al giorno a stomaco vuoto.
"Attenti al Lupo", cantava Lucio Dalla. I lupi oggi sono in parlamento. Io voglio ancora sperare, in uno slancio di ottimismo, che gli italiani non vogliano gente di questo tipo nel paese, e soprattutto non in parlamento, né con la destra né con la sinistra. Voglio sperare che, se avessimo un'informazione corretta, questa persona sarebbe costretta a nascondersi e non ad essere candidata in Parlamento. Voglio sperare...e, come diceva un tale, "la speranza è l'ultima ad evadere".
Note
[1] http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/politica/verso-elezioni-9/reazioni-ciarrapico/reazioni-ciarrapico.html
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ciarrapico
[3] http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=29279565
[4] Legge 28 febbraio 2008, n.31 - http://www.camera.it/parlam/leggi/08031l.htm
[5] http://vivamarcotravaglio.splinder.com/post/16318407/Ciarrapico%3A+camicia+nera%2C+fedi
[6] http://vivamarcotravaglio.splinder.com/post/16367734/Il+Ciarra+del+vincitore
[7] http://www.lavocedellevoci.it/inchieste.php?id=137
Inutili le proteste, Berlusconi che si sente tutti i media avversi (evidentemente tre reti televisive e un mucchio di giornali non gli bastano) ha zittito gli alleati affermando che "Dobbiamo fare una campagna elettorale per vincere. L'editore Ciarrapico ha giornali importanti a noi non ostili ed è meglio che continuino a esserlo, visto che tutti i grandi giornali stanno dall'altra parte". E fin qui, non ci meravigliamo più di tanto, conoscendo l'individuo. Perlomeno ne possiamo apprezzare la sincerità. Questa vicenda è stata in scena un paio di giorni sui Tg nazionali, e ora è rientrata insieme alla polemica.
Il caso ha però permesso ad alcuni giornalisti di non fermarsi a questo fatto, e di approfondire un attimo la storia di questo personaggio. Naturalmente tutte queste interessanti informazioni non sono passate in TV, forse per non turbare le coscienze degli italiani che si apprestano a votare.
Dunque, quali orrori si nascondono dietro il Ciarrapico?
Al di là del la sua passione per il fascismo, trascorso a stampare volantini e libri ideologici nella sua tipografia di Cassino, su cui ognuno può avere la sua opinione personale, sarebbe utile informare gli elettori delle sue invece affatto trascurabili avventure giudiziarie che non si possono ignorare.
Giuseppe Ciarrapico [2] può già vantare 4 condanne definitive, per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta alla ricettazione fallimentare, dallo sfruttamento del lavoro minorile alla truffa pluriaggravata.
A questo punto un cittadino normale si chiede: perchè non è in carcere? La risposta è "grazie al codice penale italiano", costruito per non punire i criminali e soprattutto per salvare chi può permettersi di pagare i 3 gradi di giudizio. Risultato: questo delinquente (termine tecnico per chi delinque) è libero e pronto ad entrare in Parlamento.
Un tale curriculum non poteva certo essere ignorato da Berlusconi, vista la sua particolare affezione ai tribunali. Solidarietà tra pregiudicati.
L'ultima vicenda che coinvolge il delinquente riguarda l'evasione fiscale, ed è recentissima. A quanto risulta il primo giornale a parlarne è stato "Italia Oggi" il 12 marzo 2008 [3]. Secondo l'articolo, Ciarrapico sarebbe stato scoperto dal fisco italiano per non aver pagato 1,4 milioni di euro, anticipati gentilmente dai contribuenti italiani onesti. L'editore per fortuna ha riconosciuto quello che, a voler essere un po' ingenui, è stato un errore involontario, e ha fatto domanda a Equitalia (agenzia pubblica che riscuote i tributi) per avere la possibilità di pagare la somma dovuta in 72 rate, un po' come nei centri commerciali; tutto ciò in nome di un nuovissimo decreto, il "milleproroghe", approvato il 28 febbraio.[4] Questo testo prevede, tra i tanti provvedimenti, che “L’agente della riscossione, su richiesta del contribuente, può concedere, nelle ipotesi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà dello stesso, la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo fino ad un massimo di settantadue rate mensili“; insomma, aiutiamo chi è rimasto indietro...col fisco; almeno paga, ed è già una vittoria per le tasche dei contribuenti onesti.
Per chi avesse voglia di approfondire, oltre alle specifiche delle 4 condanne definitive, tutte le altre condanne pendenti, processi vari e altri orrori, segnalo 3 articoli completi [5,6,7]. Uno al giorno a stomaco vuoto.
"Attenti al Lupo", cantava Lucio Dalla. I lupi oggi sono in parlamento. Io voglio ancora sperare, in uno slancio di ottimismo, che gli italiani non vogliano gente di questo tipo nel paese, e soprattutto non in parlamento, né con la destra né con la sinistra. Voglio sperare che, se avessimo un'informazione corretta, questa persona sarebbe costretta a nascondersi e non ad essere candidata in Parlamento. Voglio sperare...e, come diceva un tale, "la speranza è l'ultima ad evadere".
Note
[1] http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/politica/verso-elezioni-9/reazioni-ciarrapico/reazioni-ciarrapico.html
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ciarrapico
[3] http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=29279565
[4] Legge 28 febbraio 2008, n.31 - http://www.camera.it/parlam/leggi/08031l.htm
[5] http://vivamarcotravaglio.splinder.com/post/16318407/Ciarrapico%3A+camicia+nera%2C+fedi
[6] http://vivamarcotravaglio.splinder.com/post/16367734/Il+Ciarra+del+vincitore
[7] http://www.lavocedellevoci.it/inchieste.php?id=137
venerdì 14 marzo 2008
Rubrica - Il TG è servito (2) -
Lo ammetto, ci ho preso gusto. Guardare i TG è già un appuntamento più o meno fisso, che risparmierei volentieri se non fosse per i motivi "professionali" che mi impongono di buttare giù il pappone ed essere aggiornato. Ma guardare i Tg Mediaset era una rara eventualità, mentre ora è diventata una passione. (Ndr: ho scoperto come visualizzare i video sul sito Mediaset col browser Firefox: scaricate questo pacchetto e installatelo)
Dedicherò una rubrica a tutti i commenti che riguardano la propaganda elettorale, gli articoli saranno contrassegnati dalla bella immagine, fatta in casa, che vedete all'inizio. Per ricordare, come dicevo nel primo articolo di questa serie, che bisogna aprire gli occhi per completare il puzzle e capire come vanno le cose.
Nuovo giorno, nuovo servizio sfacciatamente propagandistico. Devono essere molto distratti gli oppositori di Berlusconi per far finta di niente, mentre le sue 3 reti sparano cannonate a sinistra e a manca tutti i giorni, raggiungendo milioni di telespettatori che si apprestano ad andare a votare senza alcuna ricerca individuale, convinti solo da ciò che vedranno in TV. Evidente vincere è solo un'opzione, non un obiettivo da perseguire con impegno. ma veniamo a noi.
Studio Aperto ieri, 12 marzo, fa il punto sul tour elettorale dei due principali candidati: Un breve cenno al caso Ciarrapico, che ha sollevato un diverbio interno al Pdl e la protesta della Lega e di Fini; la vicenda, già minimizzata nei giorni precedenti, è posta ad inizio servizio e verrà sommersa dai video successivi. Silvio Berlusconi ha infatti presentato i camper della libertà, con cui continuerà la sua campagna elettorale, e il TG si lancia subito a trasmettere il discorso: i 3 obiettivi dei camper, l'arruolamento per la "missione militare di democrazia", etc...E fin qui, ci siamo. A sorpresa però l'arzillo presidente decide di fermarsi in piazza ed assaporare il "bagno di folla"; trasmesse prontamente allegre immagini di Silvio superstar che fa foto, battute e scherza circondato da qualche fan.
E ora veltroni, che si trova a Verona e propone il suo piano sicurezza, ridotto dal commentatore ad "un portachiavi per tutti collegato con le forze dell'ordine". Nulla di entusiasmante. Il commento prosegue citando le parole di Veltroni che vuole dare vita ad un nuovo rapporto tra centro-sinistra e il Nord-Est, ma che viene prontamente smentito dalle immagini di un gruppo di manifestanti che lo fischiano in strada. Il contrasto tra il bagno di folla per Berlusconi e la contestazione per Veltroni è una tipica ed efficace mossa dei professionisti della propaganda, che hanno già utilizzato questo stratagemma il giorno prima. L'11 marzo infatti, nel solito servizio dedicato alla campagna elettorale, hanno accostato una panoramica aerea di un gremito convegno del Popolo della Libertà, che non c'entrava nulla col resto, alle immagini della contestazione del comitato No Dal Molin, all'arrivo di Veltroni a Verona.
Come dire: quando l'occhio vuole la sua parte...e a Studio aperto lo sanno bene.
venerdì 7 marzo 2008
Il TG è servito
Silvio Berlusconi, salvato dall'isolamento politico da Veltroni nei mesi precedenti la caduta del governo Prodi, è tornato più arzillo (e ingrato) che mai. Non passa giorno che non lanci il suo attacco alla Par Condicio e all'informazione, ovviamente tutta schierata contro di lui. Martedi 4 marzo ha detto, ad esempio, che «è vigente una ridicola legge sulla par condicio, che, dando lo stesso spazio a tutti i partiti rischia di dare una spinta al frazionamento della politica». Evidentemente se avesse le mani libere le sue 3 reti televisive private potrebbero lanciarsi senza pudore in campagna elettorale e servire da potenti armi mediatiche. Ma chi ci dice che non lo facciano già?
E' credenza diffusa che le reti Mediaset siano imparziali, non favoriscano il suo Presidente e anzi lo critichino duramente perchè libere da ogni vincolo. Dopotutto, la libertà è un valore importante per Silvio. Io non credo che ci siano forme di censura diretta nell'azienda, salvo rari casi. Ma non serve, perchè a garantire la linea politica basta l'auto-controllo dei giornalisti che dipendono dallo stipendio. Non gliene faccio una colpa, nessuno nasce ricco, ma questa condizione basta da sola a far sì che le reti funzionino nella maggior parte dei casi come strumenti di propaganda politica.
Ieri (6-3-08), casualmente, ho avuto il piacere di vedere Studio Aperto delle 12.30, che ha dedicato 2 servizi alla campagna elettorale. Purtroppo non mi è possibile rivedere il video perchè il sito MediasetVideo lascia a desiderare, per non dire altro. Potete tentare di visualizzarlo, se siete fortunati, a questo indirizzo. Io cercherò di analizzare i servizi a memoria, perdonate quindi qualche imprecisione.
Il tutto era sfacciatamente costruito ad hoc. Il giornalista iniziava in studio accennando a come il problema rifiuti sia affrontato in questi giorni nella campagna elettorale, e lanciando il video del "nostro Presidente Silvio Berlusconi" nel salotto di Porta a Porta: comodamente cullato tra le braccia del Vespone, Silvio parla della compromessa immagine dell'Italia all'estero, del commercio che rischia di subire un rallentamento, del ristorante di lusso di un suo amico che è stato costretto a chiudere per mancanza di clienti. Ovviamente neanche una parola sulla salute dei campani, sulle responsabilità delle imprese, sulla camorra, sui rifiuti tossici. Argomenti fondamentali completamente ignorati.
Il servizio continua, non si capisce bene perchè, sull'argomento tasse e sull'affluenza ai gazebo della libertà, mostrando immagini di Berlusconi circondato da folle di credenti. Poi si passa a Veltroni, e qui si notano le differenze: immagini di Veltroni su un palco, un ghigno sul volto, da solo con 2 altri uomini, tutto sommato un'immagine abbastanza triste. Niente bagni di folla. Non si sente la voce live di Veltroni, ma è il giornalista a commentare fuori campo la notizia, che mette ben in risalto i problemi del PD: Le proteste dei radicali, i dubbi di Parisi, etc..
La sensazione che rimane dopo aver visto i servizi è di compattezza, decisione, forza e appoggio popolare per il Popolo della libertà e il suo presidente, che occupa tutta la scena politica. Mentre il Partito democratico, dal tono un po' spento, è alle prese con divisioni, problemi, critiche e scioperi dei radicali. Agli spettatori viene da pensare: quale delle due coalizioni sarà in grado di risolvere, ad esempio, il problema rifiuti? Non c'è bisogno di rispondere.
Questo singolo esempio non dimostra che le reti mediaset facciano propaganda. Ovviamente è solo un tassello di un puzzle più grande, e servirebbe condurre uno studio più approfondito per dimostrarlo accuratamente. Per ora ci basta seguire con attenzione i Tg quotidiani per capire che la campagna elettorale si gioca in televisione, e nei prossimi giorni riporterò altri casi analoghi. Per capire meglio le reali dinamiche elettorali, e per completare il puzzle.
E' credenza diffusa che le reti Mediaset siano imparziali, non favoriscano il suo Presidente e anzi lo critichino duramente perchè libere da ogni vincolo. Dopotutto, la libertà è un valore importante per Silvio. Io non credo che ci siano forme di censura diretta nell'azienda, salvo rari casi. Ma non serve, perchè a garantire la linea politica basta l'auto-controllo dei giornalisti che dipendono dallo stipendio. Non gliene faccio una colpa, nessuno nasce ricco, ma questa condizione basta da sola a far sì che le reti funzionino nella maggior parte dei casi come strumenti di propaganda politica.
Ieri (6-3-08), casualmente, ho avuto il piacere di vedere Studio Aperto delle 12.30, che ha dedicato 2 servizi alla campagna elettorale. Purtroppo non mi è possibile rivedere il video perchè il sito MediasetVideo lascia a desiderare, per non dire altro. Potete tentare di visualizzarlo, se siete fortunati, a questo indirizzo. Io cercherò di analizzare i servizi a memoria, perdonate quindi qualche imprecisione.
Il tutto era sfacciatamente costruito ad hoc. Il giornalista iniziava in studio accennando a come il problema rifiuti sia affrontato in questi giorni nella campagna elettorale, e lanciando il video del "nostro Presidente Silvio Berlusconi" nel salotto di Porta a Porta: comodamente cullato tra le braccia del Vespone, Silvio parla della compromessa immagine dell'Italia all'estero, del commercio che rischia di subire un rallentamento, del ristorante di lusso di un suo amico che è stato costretto a chiudere per mancanza di clienti. Ovviamente neanche una parola sulla salute dei campani, sulle responsabilità delle imprese, sulla camorra, sui rifiuti tossici. Argomenti fondamentali completamente ignorati.
Il servizio continua, non si capisce bene perchè, sull'argomento tasse e sull'affluenza ai gazebo della libertà, mostrando immagini di Berlusconi circondato da folle di credenti. Poi si passa a Veltroni, e qui si notano le differenze: immagini di Veltroni su un palco, un ghigno sul volto, da solo con 2 altri uomini, tutto sommato un'immagine abbastanza triste. Niente bagni di folla. Non si sente la voce live di Veltroni, ma è il giornalista a commentare fuori campo la notizia, che mette ben in risalto i problemi del PD: Le proteste dei radicali, i dubbi di Parisi, etc..
La sensazione che rimane dopo aver visto i servizi è di compattezza, decisione, forza e appoggio popolare per il Popolo della libertà e il suo presidente, che occupa tutta la scena politica. Mentre il Partito democratico, dal tono un po' spento, è alle prese con divisioni, problemi, critiche e scioperi dei radicali. Agli spettatori viene da pensare: quale delle due coalizioni sarà in grado di risolvere, ad esempio, il problema rifiuti? Non c'è bisogno di rispondere.
Questo singolo esempio non dimostra che le reti mediaset facciano propaganda. Ovviamente è solo un tassello di un puzzle più grande, e servirebbe condurre uno studio più approfondito per dimostrarlo accuratamente. Per ora ci basta seguire con attenzione i Tg quotidiani per capire che la campagna elettorale si gioca in televisione, e nei prossimi giorni riporterò altri casi analoghi. Per capire meglio le reali dinamiche elettorali, e per completare il puzzle.
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