(Premessa: questo articolo potrebbe offendere la sensibilità di cattolici e musulmani.)
Sembra che sia imperativo parlare soltanto di Fini, che come prevedibile ha monopolizzato il dibattito pubblico di inizio Settembre. Non si può però dimenticare Gheddafi, che anche quest'anno ha imbastito il consueto show; è evidente che in Italia trova terreno fertile per lanciarsi in pagliacciate. Tra i prossimi eventi in programma, imperdibile serata di barzellette insieme al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La cittadinanza, soprattutto se di sesso femminile, altezza minima 1,70, misure da top model, è invitata caldamente a partecipare.
Doveroso riassumere brevemente i fatti: il leader libico, in visita a Roma, ha organizzato uno show in cui ha predicato l'islamizzazione dell'Europa ("L'Islam dovrebbe diventare la religione di tutta l'Europa"[1]) di fronte a circa 500 ragazze selezionate da un'agenzia e pagate 80 euro a testa[2]. Pare che alla richiesta di convertirsi all'Islam ben 3 di esse si siano fatte avanti con tanto di chador. E basterebbe questo per chiudere con un no comment.
Ma Gheddafi mi lancia il LA per scrivere due parole, inevitabilmente brevi e superficiali, sull'Islam, giusto per non parlare sempre e solo della povera Chiesa Cattolica. E veniamo al suo discorso.
Gheddafi ha innanzitutto tentato di convincere i presenti che è stato Maometto l'ultimo profeta, e non Gesù, che sarebbe il secondo[1]. Ha poi continuato affermando che "dunque l’unica sacra scrittura valida rimane il Corano, perché è l’unica che è arrivata a noi autentica". Sarà, a me risulta che del Corano, come di quasi tutti i testi sacri delle religioni del mondo, esistano decine di versioni. Immancabile l'invito a convertirsi sotto la sempreverde minaccia del giudizio universale: "Chi non sarà convertito entro quel giorno sarà perdente"[1]. Certo, cosi come affermano altre centinana di religioni nel mondo. Chissà chi avrà ragione? A chi credere per evitare di stare dalla parte sbagliata nel momento dell'apocalisse?
In un altro passaggio profetico, il leader libico afferma che "ogni religione, anche quella cristiana cattolica, ha avuto il suo periodo. Perché il messia Gesù era quello che precedeva l’ultimo, Maometto. Ora la religione musulmana le deve rimpiazzare tutte"[1]
Chissà perchè, pur essendo piuttosto intollerante nei confronti della Chiesa Cattolica, non mi consola il fatto di sapere che secondo questo signore (e non è il solo, gli inviti ad una islamizzazione del mondo sono onnipresenti nei media) dovremmo diventare tutti musulmani.
Ora, Gheddafi ci insegna che la religione Cattolica ha fatto il suo corso e può lasciare il posto all'Islam. Non mi sembra un grande passo avanti: se infatti il cristianesimo è ancorato ad un libro scritto a partire da circa 3000 anni fa (forse), l'Islam è fermo ad un testo del 600 a.C. Insomma, non proprio un'edizione fresca di stampa. Non è forse un po' azzardato affermare che l'Islam è la religione del futuro? A me sembra piuttosto di passare dalla padella alla brace.
Il problema, quando si parla di Islam, è che solitamente si è influenzati dalla posizione di "pensatori" come Oriana Fallaci, e di esponenti politici che ne hanno abbracciato il pensiero, che di fronte al pericolo islamico invitano tutti a rafforzare i valori cristiani/cattolici. Ecco, forse è il caso di uscire allo scoperto, e mi riferisco a quella parte della popolazione (quanto grande non si sa, ma in crescita a quanto pare), non rappresentata nella politica e nel dibattito pubblico, che considera come presenza negativa SIA la Chiesa Cattolica (fatte salve le rare eccezioni di clerici illuminati e socialmente impegnati), SIA l'Islam e i suoi predicatori, nella versione moderata (che non si capisce bene quale dovrebbe essere) ed, a maggior ragione, estremista.
Perchè Berlusconi ha permesso all'amico Gheddafi di organizzare una tale provocazione in Italia, paese ospite (ogni riferimento alla simbiosi tra parassita e ospite è puramente casuale) del potente Stato Vaticano? Le possibili spiegazioni sono due:
a) è talmente dipendente dagli interessi commerciali Italia-Libia che ha accettato supinamente il progetto di Gheddafi? E' plausibile, dati i tanti interessi esistenti tra grandi aziende italiane (Eni, Unicredit, Finmeccanica, Impregilo, Astaldi), nonchè la stessa Fininvest, e la Libia.[3]
b) ha accettato di proposito, ben consapevole delle reazioni mediatiche che avrebbe provocato? Probabile anche questo. Infatti il pericolo Islam è in grado di ricompattare i tanti cattolici e credenti intorno ai quali alcune forze politiche, a parola, fanno quadrato, affermando di difendere le radici cristiane. In vista di probabili elezioni, ciò potrà sempre tornare utile.[3] E Berlusconi, in quanto a costruire il consenso con show e trucchi vari, non è secondo a nessuno, nemmeno al caro amico Gheddafi.
Note
[1] http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_29/gheddafi-roma-cavalli-amazzoni-tenda-beduina_fed80874-b344-11df-ac3b-00144f02aabe.shtml
[3] http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-08-30/visita-gheddafi-giornali-stranieri-151006.shtml
[2] http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_29/hostess-infiltrata-gheddafi-la-stella_4c2a6afe-b39f-11df-ac3b-00144f02aabe.shtml
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