La pubblicità della vodafone è l'emblema del tipo di cultura che si è diffusa, sempre più, negli ultimi decenni, sia ad opera del modello di tv commerciale disattiva-cervelli, sia a causa dell'infiltrazione sempre più prepotente degli spot pubblicitari in ogni angolo della nostra vita.
Di che si tratta? Lo spot inizia con una cinepresa che inquadra un casa, come al solito pulitissima e dal design moderno, poi si intravedono questi tizi scalmanati che scandiscono un misterioso conto alla rovescia: 3, 2, 1, viaaa!! Che sta per accadere? I giovani iniziano a scatenarsi, correndo da un angolo all'altro dell'abitazione e afferrando i telefoni fissi tradizionali, staccandoli in modo crudele dalla fidata presa telefonica a 3 punte con cui tutti abbiamo familiarità da anni, e sostituendoli con cellulari. Cellulari?
Intanto la voce giovanile, convinta, positiva, ci dice di togliere i nostri telefoni fissi, e che con i cellulari vodafone chiameremo tutti i telefoni fissi d'Italia a 0 centesimi! Il tutto mentre ascoltiamo la musica di Final Countdow, quella di Rocky per intenderci. Ma non è finita qui, ci aspetta una personalità di assoluta garanzia, che ci convincerà definitivamente ad aderire all'offerta: Totti...si, il calciatore, quello che è acclamato da mezz'Italia perchè sa calciare bene una sfera, non sa parlare italiano e pubblica libri di barzellette (su di lui, scritte da altri) in romano. I nostri eroi oggi sono loro, non le persone che ogni giorno lavorano duramente, seriamente, o gli intellettuali che dedicano la loro vita a conoscere e far conoscere il mondo che ci circonda. Noi adoriamo i calciatori, che guadagnano milioni per correr dietro ad una sfera applicando inconsapevolmente le leggi della fisica. Pazienza.
Cosa ci dice Totti? Vediamo anche lui intento a staccare un telefono fisso, poi accorgendosi di essere ripreso ci dice, con aria bonaria: “Oh io ho staccato! te che fai?”. Fine della partita.
Inutile dire che mentre va avanti lo spot appaiono alla velocità della luce delle frasi in piccolo, le note. Ah, le note, stanno rovinando il mondo. Ci hanno abituati a considerare le note un optional, una cosa da leggere “se si ha tempo”, “se si ha voglia”. E invece, là in quelle piccole frasi, sempre in caratteri minuscoli, si nasconde la verità. La verità non è nei mega cartelloni, nelle mega scritte che ci raccontano favole facendoci sognare. La verità è nelle note, emarginate e bistrattate!
Per tornare all'esempio della vodafone, noi le note ce le andiamo a leggere. E scopriamo che c'è uno scatto alla risposta di 15 centesimi, si pagano 9,99euro al mese fissi e c'è un tetto massimo di 1500 minuti al mese. Altro che il semplicistico “chiami tutti a 0 cent”! Ma la figura di Totti avrà di sicuro convinto molti acquirenti della bontà dell'offerta: “se la fa Totti allora è buona!”. Io ho sfruttato l'esempio di questa pubblicità, ma il discorso è generale, e gli spot pubblicitari fanno largo uso di questi personaggi per cercare di attirare la nostra attenzione. E' l'altro problema, legato non solo alle pubblicità, ma in generale alla nostra cultura: ci fidiamo di qualsiasi persona, e soprattutto dei personaggi dello spettacolo, i “famosi”, o quelle persone che ci troviamo nel monitor talmente tante volte che diventano quasi dei familiari. Siam ormai convinti del fatto che se qualcosa lo dice una persona famosa, o l'”esperto” di turno, sia assolutamente vera. Crediamo a quasi tutto quello che ci propongono in televisione, leggiamo sulle riviste o sui giornali, e raramente, molto raramente, cerchiamo di verificare se quella cosa ha un fondamento. In questo caso, chi ci dice che utilizzare i cellulari per così tanto tempo non sia dannoso? Nessuno studio scientifico ha dimostrato che le onde emesse dai cellulari non siano nocive, e anzi ci sono dei centri di ricerca che hanno avuto risultati molto interessanti, naturalmente affossati dai media. Ma approfondirò questo aspetto prossimamente.
Continuiamo a delegare l'informazione e la cultura ai più svariati personaggi, e questa tendenza va assolutamente contrastata, in ogni campo.
L'altro mio invito è di leggere sempre le note. Di una pubblicità, di un sito internet, di un libro. Perchè non è bello farsi prendere per i fondelli in questo modo, ogni giorno, in ogni occasione buona. Fanno i furbi per convincerci della bontà del loro prodotto? E noi li aggiriamo, leggiamo le note, riflettiamo, e decidiamo se quell'offerta è davvero valida. Se applicassimo tutti un po' di sano scetticismo a tutto ciò che ci riguarda, prima di prendere decisioni, probabilmente il mondo sarebbe migliore.
Inoltre bisogna considerare che chi anche chi ti chiama paga un BOTTO!!!
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