lunedì 21 agosto 2006

Uno spunto di riflessione

Prima di passare all'articolo, una breve nota di redazione.

Tranquilli, non siamo spariti, e il blog resta qui dov'è. Semplicemete siamo in vacanza, come avete potuto constatare nei giorni scorsi, non assicuriamo un "servizio" regolare, dipende come sempre da impegni, relax ed ispirazione! Un po' di tregua per ricaricarsi e tornare con nuovi articoli (ci auguriamo anche interessanti) non guasta mai. Insomma, continuate a seguirci per avere un punto di vista diverso e un po' più approfondito su quello che succede in Italia e nel mondo. Un compito tutt'altro che facile, ma che cerchiamo di portare avanti. Grazie.

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Il "berlusconismo" sociale degli ultimi 30 anni ha cambiato il volto del nostro paese in modo così determinante che oggi tornare indietro e riprendere la strada del progresso sembra a tratti una missione impossibile.

Capita così, che la giustizia sportiva che doveva restituire dignità allo sport più amato dagli italiani viene condizionata palesemente dalla classe politica-dirigenziale. E quasi contemporaneamente ci vediamo decretare dal nostro parlamento la riforma sull'indulto, che facendosi dipindegere come apologeta di clemenza e misericordia, altro non fa che celare l'illegalità che regna sovrana anche in un luogo sacro come il Quirinale.

Ben 25 politici condannati, altri prescritti oppure salvati da pseudo leggi ad hoc. Se questa è la situzione, se questo è il sistema "mafia" che decide delle nostre vite siam messi non male, malissimo. Talmente male, che nonostate il 9 e il 10 aprile abbiam impresso una svolta importante al nostro paese, scaricando su berlusconi parte delle nostre insoddisfazioni economiche, siam qui a discutere di un governo amico, di sinistra, più vicino ai nostri ideali democratici di quanto lo sia stato il precedente, ma tremendamente insoddisfacente e inconcludente visti i primi mesi di attività.

Prodi è un puntino piccolino piccolino. Per ora, in questo mondo, senza favoritucci e compromessi non vai da nessuna parte. Basta un ministro che si dimette e tutto salta, premier e governo.
Elezioni anticipate.
Bellachioma messo a nuovo.

E' il sistema. E' Berlusconi. Sembra strano, ma alla fine lui c'è sempre. E' dappertutto e da nessuna parte. Lo vedi poco in tv, ma intanto il suo milan, non si sa come, riamane totalmente illeso da calciopoli. Lo vedi poco in parlamento, ma per fortuna c'è Mastella con l'indulto pronto per l'uso.
Non si sa come, ma siamo l'unico paese al mondo che uno così ce l'ha sempre in mezzo ai piedi.

E se ne combina una delle sue, ecco che Fede ne prende le difese, inorgoglito come sempre metterà in bella vista le sue foto più belle..Come lui non c'è nessuno..Solo lui poteva far diventare la protesta dei taxisti, la voce del popolo...
Solo i suoi colleghi di studio aperto potevano riportare Beppe Grillo
che bacchetta Prodi, dopo tutte le volte che è stato censurato...

A volta mi chiedo se in fondo siamo mafiosi dentro noi italiani, furbetti fin dal principio. Preferiamo le scorciatoie dell'illegalità, le tangenti ai partiti, gli arbitri di calcio rinchiusi e umiliati negli spogliatoi, e ancora i tg corrotti, le imprese che falliscono. E poi quando all'estero ci denigrano o ci descrivono per quelli che siamo, ecco che allora venati di patriottismo prendiamo a spadatratta le difese di Materazzi. E' una vergogna ! Cosa? Essere razzisti o dare una testata?
Questione di opinioni..

Senza rispetto e dignità per le istituzioni, le università italiane han perso ormai quell'appeal culturale e storico che le ha contraddistinte a lungo.
Con sempre meno ingegneri e matematici siamo in coda all'europa, con una "ricerca" che è hai minimi storici.

E se la sinistra creò l'abbozzo (il progamma di 300 pagine) di un progetto di rinascita, esso è destinato a rimaner tale fin quando a cambiare non sarà quella mentalità mafiosa che, come il cancro, persiste nei ranghi del nostro paese da ormai troppi lunghi misarabili anni.