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venerdì 15 ottobre 2010

Il modello sbagliato


La Svezia è appena risultata essere la nazione con la migliore "rule of law", espressione che potremmo tradurre con "supremazia della legge", o meglio "rispetto della legalità". La notizia, riportata dalla stampa svedese[1], fa riferimento ad un approfondito studio condotto dal The World Justice Project [2]. L'Italia, per nostra fortuna, non è stata incluso nello studio, e ci siamo evitati una sicura umiliazione. Bastano infatti gli indici già esistenti per ricordarci quanto siamo indietro rispetto ai nostri cugini europei riguardo corruzione e rispetto della legge. Uno per tutti, l'indice di percezione della corruzione stilato da Transparency International, in cui l'Italia è 63°, dopo Turchia, Namibia, Macau, Botswana...ma mi fermo qui per non infierire [3]. Ovviamente è solo un indice soggettivo, ma coincide con altri indicatori oggettivi di corruzione e problemi correlati. Stendiamo un velo pietoso, e torniamo al Nord Europa.

L'eccellente risultato della Svezia non è certo isolato: regolarmente infatti vi è una notizia del genere per gli svedesi, beati loro! Tanto per citare due recenti esempi, la Svezia è risultata la nazione più rispettata, stimata e ammirata tra 39 paesi del mondo secondo il Reputation Institute [4]; per quanto riguarda la competitività economica, risulta la 2° al mondo (5° gli USA), dopo la Svizzera, secondo i dati del Global competitiveness Report forniti dal World Economic Forum.[5] L'Italia è 48°...dopo Portogallo, Barbados, Bahrain, Porto Rico, Tunisia.

Il risultato svedese, e in genere degli stati scandinavi (Norvegia, Danimarca e Finlandia), mi ha portato a riflettere su una questione. Si parla continuamente di "modelli" da seguire: perchè il modello americano (e, similmente, quello inglese) è sempre sulla bocca della maggioranza di politici, economisti, politologi e commentatori di vario tipo? Perchè da decenni si invoca il modello americano come un sistema quasi perfetto, da seguire sempre e comunque? E perchè si tende invece a considerare il modello scandinavo come impossibile da imitare?
Non voglio nè posso rispondere a questa domanda ora, ma voglio sottolineare le differenti performance della Svezia e degli USA emerse in questo studio.

La definizione di Rule of Law del World Justice Project si basa su 4 principi universali:
- la responsabilità di fronte alla legge di chi governa e di chi amministra lo Stato
- leggi chiare, pubbliche, stabili e giuste, e che proteggono i diritti fondamentali
- il processo legislativo è giusto, efficiente e trasparente
- è garantito l'accesso alla giustizia

Gli indicatori considerati nella classifica sono 9. Facciamo il confronto tra Svezia e Stati Uniti:
1) Limite ai poteri del governo: Svezia 1°, USA
2) Assenza di corruzione: Svezia 1°, USA 10°
3) Leggi chiare, stabili e trasparenti: Svezia 1°, USA
4) ordine e sicurezza: Svezia 4°, USA 11°
5) Diritti fondamentali: Svezia 2°, USA 11°
6) Apertura del governo: Svezia 1°. USA
7) Capacità di far applicare le leggi: Svezia 1°, USA
8) Accesso alla giustizia civile: Svezia 2°, USA
9) Effettiva giustizia criminale: Svezia 3°, USA

Servono altri commenti? Non penso. La Svezia non è un paese perfetto, ma è uno dei "più perfetti" (perdonatemi) che esista oggi.  E' dunque chiaro quale dovrebbe essere il modello da seguire, ovviamente non copiandolo tal quale in modo meccanico, ma prendendone il meglio e adattandolo alla nostra realtà. Intanto, continuiamo a seguire (e votare) chi ancora sogna l'America, in attesa che un giorno si svegli e torni alla realtà. Speriamo solo che non sarà troppo tardi per scegliere il modello giusto.

[1] http://www.thelocal.se/29628/20101015/
[2] http://www.worldjusticeproject.org/rule-of-law-index/
[3] http://www.transparency.org/policy_research/surveys_indices/cpi/2009/cpi_2009_table
[4] http://www.thelocal.se/29506/20101008/
[5] http://www.weforum.org/en/initiatives/gcp/Global%20Competitiveness%20Report/index.htm

venerdì 23 ottobre 2009

Primarie del PD: io voto Marino

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Domenica 25 ottobre si vota per eleggere il segretario del Partito Democratico. La votazione è aperta a tutti, iscritti e non iscritti, ed è molto semplice anche per i fuori-sede, basta contattare la sezione locale. Io andrò a votare qui a Bologna, e voterò Ignazio Marino. Ecco perchè.

Dario Franceschini è stato una sorpresa, mi è sembrato molto più convincente di Veltroni[1], e penso possa essere un ottimo esponente del PD; è un buon oratore, è efficace, e può aiutare a dare voce ad un partito che non sa presentarsi al pubblico. Va detto anche che alcune sue scelte sono da apprezzare, in primis la candidatura di Rita Borsellino e Salvatore Crocetta, due nomi forti dell’Antimafia in Sicilia.
Ma il suo programma non mi sembra molto chiaro, a volte sembra non avere grandi idee, o meglio di non voler avere idee chiare, forse per non spezzare la corrente che lo sostiene.

Ma il segretario del PD, leggiamo sullo Statuto [2] (Capo II, Art. 3), "rappresenta il Partito, ne esprime l’indirizzo politico sulla base della piattaforma approvata al momento della sua elezione ed è proposto dal Partito come candidato all’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri."
E Franceschini un indirizzo politico chiaro, secondo me, non ce l'ha.

Pierluigi Bersani è un tecnico: da ministro del governo Prodi, in poco più di un anno, ha varato alcune riforme che hanno portato a risultati concreti, intervenendo su farmaci, mutui, assicurazioni, banche. Le famose lenzuolate di Bersani, ricordate?
Bene, mi rimase impresso uno studio del Sole24ore, uscito nel silenzio dopo la caduto dal governo Prodi, preso di mira dalle televisioni di Mediaset e dai Tg della Rai, che stimava in circa 2,7 miliardi il risparmio per le famiglie italiane in seguito alle riforme di Bersani. E d'altronde tutti noi abbiamo potuto constatare i risultati concreti di quelle liberalizzazioni, forse le prime fatte nell'Italia della 2° Repubblica. A questo tema ho dedicato un articolo mesi fa.[3]
Un altro punto a suo favore è che sembra, finalmente, volere che il PD confluisca nel Partito socialista europeo, un passo che Franceschini non ha voluto fare[4].

Bersani, però, sarà anche un ottimo tecnico, ma non ha grandi capacità oratorie, è lento, e fa poca paura alla destra, chissà perchè? Forse perchè non potrà mai vincere le elezioni nazionali, a differenza di Prodi.
Inoltre, da persona del Sud non posso accettare la corrente che lo supporta, a partire da D'Alema, Bassolino e Loiero. Non mi convince nemmeno la schiacciante vittoria avuta nel voto dei circoli del PD in Campania e Calabria.
Insomma, penso che il ruolo ideale di Bersani sia proprio quello di Ministro, di tecnico, ma non di segretario che detta la linea politica, date alcune delle persone di cui è circondato e che sono caratterizzate dalla parola fallimento.

Io ho deciso dunque di votare Ignazio Marino. Perchè? Perchè penso che sia la persona più adatta proprio a dettare una linea politica nuova al partito, a fornire idee moderne ed efficaci, ad aprire un orizzonte che non è più quello chiuso e egoistico a cui siamo abituati, ma più allargato.
Un esempio tratto dal programma[5]. Marino è uno scienziato, un medico chirurgo, conosce l'importanza della ricerca, e di convertire un sistema economico che non regge più investendo sulla conoscenza, in campi su cui possiamo competere.
Marino parla di innalzare quel ridicolo 1,14% di fondi che l'Italia dedicati alla ricerca e sviluppo, puntando alle percentuali che toccano altri paesi europei civili, come il Regno Unito (1,78%), la Francia (2,08%), la Germania (2,53%), la Svezia (3,63%).[6] La ricerca non è un aspetto secondario, ma è una leva economica prioritaria per i paesi europei.

Marino è stato all'estero fino al 2006, non ha una rete clientelare di potere, non ha una corrente dei soliti volti noti, ha vissuto esperienze diverse, ha conosciuto realtà diverse, e questo non può che far bene per rivitalizzare e dare una direzione chiara alle idee del partito. Ha poca esperienza tenica in politica rispetto ad un Bersani, ma se il segretario deve esprimere l'indirizzo politico del partito, allora credo che Marino sia il miglior candidato possibile.

Note


[1] Ho trovato interessante questo commento su Veltroni e Bersani. Ecco il link: http://www.jonkind.com/2009/10/european-bersanism-go-to-pse.html
[2] http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=54548
[3] http://www.isoladikrino.splinder.com/post/17395521
[4] http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/politica/elezioni-2009-1/franceschini-pse/franceschini-pse.html
[5] http://www.ignaziomarino.it/programma/
[6] OECD Factbook 2009: Economic, Environmental and Social Statistics