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giovedì 8 giugno 2006

Il Codice: realtà o finzione ?


Il Codice Da Vinci ha venduto quasi 50 milioni di copie in tutto il mondo, facendo la fortuna di editori e commercianti.
Letto da ogni tipo di lettore ha segnato le coscienze di cattolici e non, ma soprattutto messo in risalto il problema dei problemi: l’ignoranza !

Infatti se da un lato ha affrontato le barbarie della chiesa in nome di Cristo, dall’altro, basandosi su fatti di dubbio valore storico ha indotto gran parte dei lettori, specie i giovani, a conclusioni affrettate e ingenue, dimostrando qualora ce ne fosse bisogno, la regressione etica e culturale di una società che induce alla massificazione
delle idee.

L’idea che il Cristo abbia condotto una vita terrena con tutto ciò che ne deriva non ha lasciato per nulla indifferente il Vaticano. La chiesa antica si è fatta promotrice di iniziative diaboliche, come la famosa inquisizione e le famigerate guerre sante.
Tutto in nome di Dio…


La storia di Maria Maddalena, sposa di Gesù e madre dei suoi figli, narrata con un fare che definire romanzesco è dir poco, rimette in discussione la versione comune accettata nei secoli. E' quindi chiaro che per un numero esorbitante di anti-cristiani si sia realizzato il grande sogno: scuotere alle fondamenta il cristianesimo organizzato.
Personalmente lessi il Codice Da Vinci quando ai più era ancora sconosciuto e prima che diventasse quel fenomeno di massa che è oggi. La caratteristica principale del manoscritto è la curiosità che di capitolo in capitolo ti assale e accompagnata dal fascino della storia ti conduce alla conclusione del romanzo nel giro di pochi giorni. E proprio la voglia di scoprire come va a finire tiene il lettore letteralmente incollato alle pagine, sorvolando magari su macroscopici errori storici ed evidenti azzardi letterari.
Classici canoni di cultura di bassa lega, qualunquista e menefreghista…
Così, come spesso accade, il lettore trova nel “misterioso” e nell’esoterico e in generale in tutto ciò che è sconosciuto, le risposte ai dilemmi della vita quotidiana, contribuendo all’aumento spropositato del budget editoriale e alla fortuna spropositata dell’autore.

La costellazione di opinioni e discussioni aperte dal libro e proseguite col film è una fatto senza precedenti.

Il famoso Cenacolo di Leonardo ,raffigurante gli eventi antecedenti alla crocifissione , meglio conosciuti come “Ultima Cena” è così entrato nell’immaginario di tutti come rivelatore di nuove incredibili verità!
Già, perché il genio del rinascimento, che secondo l’autore sarebbe appartenuto a una setta di tipo massonico denominata Priorato di Sion, avrebbe disegnato “volontariamente” una figura femminile alla destra del Cristo: appunto la suddetta Maddalena. Gesù, sempre stando alle intuizioni stravaganti del nostro Brown, non sarebbe affatto morto in croce ma unitosi in matrimonio avrebbe dato inizio a una dinastia di discendenti reali protetti nel corso dei tempi prima da un corpo militare, famoso e conosciuto come i Templari e poi appunto dall’organizzazione del priorato Di Sion di cui lo stesso Leonardo Da Vinci, insieme a personalità eccellenti come Newton e Botticelli, avrebbe fatto parte!

Mistero, complotti, templari, guerre sante e sette massoniche. Ingredienti, che miscelati insieme costituiscono un cocktail esplosivo e avvincente che porta a lettura finita a sentirsi depositari di chissà quali verità e conoscenze. In realtà questo dimostra che in fondo ciò che manca per costruire una critica costruttiva a questo libro è proprio la conoscenza molto scarsa nei ragazzi, soprattutto per ciò che concerne i testi evangelici e biblici. Criticare si, sempre e comunque, questo nessuno lo mette in discussione, ma a volte sarebbe opportuno informarsi prima (e meglio ! ).

La prova del Cristo non single, ma anzi “coniuge”, si fonda in gran parte su questo quadro di Leonardo Da Vinci. Quando giunsi alla lettura di quel tratto lì per lì rimasi abbastanza interdetto e sconvolto. “ Come è possibile che una cosa che è sotto gli occhi di tutti si sia così sottovalutata ? “. Mi domandavo in effetti come mai nessuno si fosse accorto per tutto questo tempo che una donna fosse stata immortalata tra i dodici apostoli, tutti maschi per definizione. Chiesi addirittura chiarimenti alla mia insegnante di Arte. Disse che quella persona , che tutti sappiamo essere l’apostolo Giovanni, era sempre stata al centro di dibattiti circa la sua presunta misoginia e che quindi non mi dovevo tanto sorprendere se Leonardo (attento a questi aspetti anche nella celeberrima Monna Lisa) gli avesse messo in risalto dei lineamenti così palesemente femminili.
Assolutamente non curante della tesi della saggia prof., lasciai perdere e quasi mi convinsi.
Leonardo ci ha rivelato il gran segreto. Il Santo Graal non è altro che il sangue reale di Cristo !


Sarà anche così, ma una cosa sembra certa: quella di Leonardo non è una prova !
Infatti, mettendomi alla ricerca delle altre ,famose e non, rappresentazioni delle ultime cene sono venuto a conoscenza di una verità, questa si assoluta: già da molto prima di Leonardo l’apostolo Giovanni è raffigurato in modo ambiguo e misterioso . Le opere e gli artisti sono rappresentazione di diversi periodi storici e alcune di esse sono antecedenti al cenacolo Leonardesco. Su tutte quella di Taddeo Gaddi risalente al 1340 in cui emerge la figura di un S. Giovanni Evangelista “chino” sulle ginocchia di Gesù , oppure l’ultima cena di Andrea del Castagno, anch’essa raffigurante un Giovanni ambiguo ed effemminato.
Quindi Leonardo non aveva introdotto alcuna novità!

Pare che in realtà, in tutti questi dipinti gli autori abbiano deciso di descrivere il momento successivo alle parole di Gesù “Uno di voi mi tradirà”. E’ il momento più drammatico della Cena: ogni apostolo si domanda, e domanda agli altri, chi può essere il traditore. Leonardo si concentra sull’effetto che le parole di Gesù provocano sugli apostoli, sulla loro reazione. E’ uno dei motivi per cui si vede spuntare una mano minacciosa nei confronti dell’apostolo Giovanni. Tutti si sospettano a vicenda ignari della colpevolezza di Giuda. Leonardo Da Vinci, che non aveva alcun motivo all’epoca per avercela con la Chiesa (basta leggere una qualsiasi seria biografia su Leonardo) ha proiettato nel dipinto proprio l’atmosfera descritta da tutti i testi evangelici.

Altro che codice segreto da custodire nel corso dei tempi…
Ma non è finita…

Per rafforzare le sue tesi circa il presunto legame fra la Maddalena e Gesù, Brown ci racconta la storia dei vangeli apocrifi, dichiarati gnostici dalla chiesa dei primi secoli.

Lo scrittore cita un brano dello gnostico Vangelo di Tommaso, dove Gesù ammette la Maddalena tra gli apostoli contro le obiezioni di Pietro. Ma dimentica di citarne la parte finale, dove della Maddalena Gesù afferma: «La guiderò in modo da farne un maschio, affinché ella diventi uno spirito vivo uguale a voi maschi. Perché ogni femmina che si fa maschio entrerà nel Regno dei cieli”

Ciò smentisce un'altra tesi tanto proclamata da Dan Brown: la centralità assoluta della donna (per gli appassionati il famoso “culto della dea”) nella sfera del cosmo.

Basta una conoscenza elementare dei primi secoli cristiani per sapere che la divinità di Cristo era riconosciuta dai credenti fin dai tempi apostolici, che il cristianesimo delle origini ha dato alle donne una dignità nuova e sconosciuta nel mondo precristiano, e che è semmai presso gli gnostici riabilitati da Dan Brown che si trova un sistematico disprezzo per la donna.

Dunque, a quanto pare, l’autore ha furbescamente selezionato solo una parte della storia..

Personalmente non seguo il Cristianesimo, ma rispetto chi crede.

La fede è ciò di più intimo e profondo che relaziona l’uomo al soprannaturale.

Quante sono le cose che crediamo di sapere ma che realtà a mala pena mastichiamo?

Chissà, forse qualcuno un giorno ci rivelerà incredibili segreti

Ma a torto o ragione,
costui difficilmente sarà l’autore del più “venduto” Best Seller della Storia…

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venerdì 31 marzo 2006

La "Bella Italia"

Ora lo schermo ha tutti gli occhi puntati su di sè. Scorrono gli ultimi attimi di quella che a mio avviso è un’opera d’arte. Il “Caimano”, uno spaccato dell’italia post 68, quella che irrimediabilmente passerà alla storia come “Era Berlusconi”. Il film. Trascurato dai media e umiliato dai politici.

Ore 20:00. pochi istanti ancora e cala il sipario in sala. E’ in questo momento che percepisco intorno a me una strana sensazione di disagio. Molto silenzio. Chi prende in fretta l’uscita, chi ride..
Chi, come me, è momentaneamente assente. Perplesso. Stupito.
Indeciso e a testa bassa, guadagno l’uscita…


In realtà, dentro di me, avrei voluto alzarmi e applaudire. Esprimere ammirazione.Correre al centro della sala e urlare: “ Sveglia, gente!!” Sveglia!


Diciamolo:” L’uscita del film di Moretti è passata quasi del tutto inosservata. "Sebbene risulti essere stato in testa per gran parte della settimana nelle classifiche di gradimento, il Caimano è stato quasi del tutto ignorato dalla massa e dalla maggioranza degli italiani. Infatti per effetto del palese sistema anti-democratico vigente nel nostro paese ( nulla a che fare con cooperative e toghe rosse..), Mediaset e le sue reti ad altissimo seguito nazionale hanno evitato pedissequamente di mandare in onda servizi riguardanti il film.
Neanche un accenno. E Rai due è addirittura ricorsa alla Parcondicio per giustificare l’assoluta invisibilità televisiva del Caimano.

Ditemi cosa centra il cinema con la Parcondicio!!???

Inoltre, il clima pre-elettorale, ha indotto signorotti della sinistra alla critica negativa del film, accusato di favorire indirettamente il loro avversario politico…!?
Povero Silvio. Che pena mi fa…

Certezza: “La nostra italianotta di oggi è un incubo!” Tanto per citare alcune frasi del film, “Come siamo buffi e ridicoli, noi italiani. Stiamo perennemente a discutere su chi è meglio fra Dida e Buffon.." Sempre nel film, il figlio del protagonista è continuamente preso da un pezzo di lego scomparso. Senza il quale gli è impossibile assemblare il suo giocattolo. Comincia a urlare. C’è un disorientamento in Italia che ricorda molto da vicino questo tipo di situazione. Credo che sia nostro dovere riordinare una realtà nella quale l’impossibile è diventato possibile e dove da un punto di vista etico, ogni cosa assurda e inconcepibile diventa pura e semplice normalità.

Dove un signore, per intenderci, comincia dal nulla a racimolare montagne di denaro. Travalicando confini nazionali, e bypassando sistemi fiscali.
Creando società fantasma col compito di disperdere e nascondere vagonate di miliardi ancora in cerca di autore. Avendo per tutto questo tempo rapporti con la mafia, (perché non bisogna aver paura di dirlo!!) questo signore si è poi messo in politica e ha raccolto intorno a sè un intera mandria di scagnozzi ( si va da ex fascisti, a razzisti dichiarati, ex democratici depressi e via via ogni tipo di categoria. Quelli che oggi ci rappresentano all’estero.) Per evitare le condanne e la futura incarcerazione, mister B. si incarna nello spirito liberale americano e crea un partito (è definibile come tale?) assolutamente coniato e pensato intorno alla sua figura. In tutto questo gli italiani hanno la brillante idea di eleggerlo a loro assoluto rappresentate, dando vita contemporaneamente alla nuova Repubblica italiana delle banane.


E già…Perché oggi forse siamo di fronte al più grande conflitto di interessi della storia dell’umanità e nessuno fa niente. Perché il 90 per cento dei sistemi di comunicazione sono direttamente o indirettamente nelle sue mani. Perché rete 4 doveva andare sul satellite e invece è ancora là.

Chiediamoci a questo punto “quando comincia veramente la fine di una democrazia ?” La risposta è altrettanto semplice: la democrazia muore quando è soppressa la divisione dei poteri ed è intaccato lo Stato di diritto. Questo precisamente accade nel paese di Berlusconi.

E’ triste, ma è la realtà. E’ storia di 30 anni di scalate al potere, conti segreti e scatole cinesi. Il messaggio del film è chiaro e specifico: comunque vada, questo personaggio ha fatto epoca: ha influenzato e condizionato (a voi decidere se positivamente o negativamente) 30 anni di vita italiana. Il caimano non è come qualcuno crede “puro anti-berlusconismo”.

E’ piuttosto la realtà squallida di un paese tanto bello in apparenza (La "bella Italia", come direbbero all’estero), tanto minacciato al suo interno da un regime che rischia di diventare sempre più autoritario all’insaputa della massa. E’ esagerato?? Forzato?
Ma per favore..

Una delle grandi caratteristiche del nostro premier è imparare dalle sconfitte. Quella che lo costrinse ad alzare bandiera bianca nel 94.
Per questo, tornato al potere , si è dato da fare (continuerà?) per abbattere ed eliminare la magistratura italiana. E in che modo poi…modificando le norme vigenti sul falso in bilancio per archiviare i processi contro di lui..Ma lasciamolo fare, tanto...In Italia si sa e allo stesso tempo si ignora. Come ha fatto un buffo imprenditore a convincere gli italiani in tutti questi anni? E’ una domanda che mi pongo in continuazione. Forse perchè qui da noi regna l’ottimismo…Sicuramente c’è molta omertà…Come quella che consegnò nelle regionali in Sicilia 61 e dico 61 seggi su 61 a forza Italia…dove in tutto il resto del paese aveva stravinto l’opposizione…

Il credo del premier in realtà è sempre stato solo uno: fare soldi!!! Soldi, soldi, soldi…

La politica è stata una strada obbligata per depistare indagini e processi. Evitarla sarebbe significato sbarre.
Nient’altro che pure e semplici sbarre.
Il presente è cupo.
Terribilmente cupo. Il futuro è incerto. La conclusione del Caimano trasmette un grande senso di incertezza, ma allo stesso tempo speranza.
Vi invito alla visione di questo immenso capolavoro. Che più di ogni altra cosa riguarda noi giovani e il nostro mondo.

Perché in fondo, in fin dei conti, siamo noi a decidere. Tutto dipende per fortuna ancora da noi: essere veramente liberi come direbbe “qualcuno”.

O essere piuttosto LIBERI, VERAMENTE!

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