venerdì 13 giugno 2008

Lavagna della libertà - La Sicurezza secondo Silvio

Silvio Berlusconi ne è consapevole e, proprio in questi giorni in cui si sta discutendo della composizione del nuovo esecutivo, torna a ribadire che "uno dei primi provvedimenti del governo sarà incentrato sulla sicurezza".

(Il Giornale - 21 aprile 2008, prima delle elezioni)


Nell'inchiesta sulla clinica milanese Santa Rita, un ruolo fondamentale lo hanno avuto le intercettazioni telefoniche. A sostenerlo sono stati oggi gli stessi investigatori nel corso di una conferenza stampa. "Senza le intercettazioni non si sarebbero individuati i casi di omicidio volontario", ha spiegato il colonnella della Guardia di Finanza, Cesare Marangoni, al quale ha fatto eco il Pm Grazia Pradella: "al telefono - ha dichiarato - gli indagati parlavano molto esplicitamente della necessita' di operare per guadagnare".

(AGI - Milano, 9 giugno 2008)

Otto ordinanze di custodia sono state emesse nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla procura di Torino, nei confronti di altrettante persone. Il reato contestato è quello di corruzione.
L'inchiesta è nata nel gennaio del 2006 e, all'inizio, riguardava medicinali messi in commercio senza i dovuti controlli. Non si pensò che ci fossero rischi di nocività per il consumatore: il punto era che la mancata sperimentazione poteva garantire illeciti guadagni milionari alle aziende del settore.
L'ordine di custodia cautelare, firmato dal gip Sandra Recchione, è di circa 400 pagine. Agli atti ci sono le trascrizioni di numerose conversazioni telefoniche intercettate dagli inquirenti.

(Sole 24 ore, 21 maggio 2008. scandalo, già dimenticato, di corruzione per legalizzare farmaci non testati)


In seguito alle intercettazioni telefoniche disposte dai magistrati sui dirigenti bianconeri - e su Luciano Moggi in particolare - una cascata di rivelazioni è precipitata sull’ambiente calcistico nazionale suscitando stupore e indignazione in addetti ai lavori e tifosi. Tre sono le procure - Torino, Napoli e Roma - che lavorano ai diversi rivoli di un'unica maxi inchiesta che sta approfondendo i movimenti del cosiddetto “sistema Moggi”, un’organizzazione dalle molte risorse e conoscenze che avrebbe esercitato - secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti - una sorta di governo ombra del calcio italiano, manipolando direttori di gara e designatori arbitrali, società sportive, organi della federazione, procuratori e giocatori medesimi.

(Sole 24 Ore, 12 Maggio 2006, scandalo Calciopoli)

Arrivano le prime indiscrezioni sulle 73 intercettazioni trascritte da un perito e depositate dal Giudice delle indagini preliminari di Milano Clementina Forleo alle parti, relative all’inchiesta milanese sulle scalate bancarie, da Antonveneta alla Bnl. Ciò che sta emergendo è il contenuto di alcune telefonate effettuate nel luglio 2005 e che vedono come protagonisti Massimo D’Alema, Piero Fassino, Giovanni Consorte e Nicola La Torre. Protestano, intanto i Ds.

(La Stampa, 11 giugno 2007 - scandalo delle scalate bancarie)

Alla fine, alle dieci di sera, Berlusconi cede, ma incassa comunque un risultato importante: dopodomani, al consiglio dei ministri, ci sarà il ddl per limitare le registrazioni. L'aveva promesso in campagna elettorale, l'aveva annunciato una settimana fa davanti agli industriali.

(La Repubblica - 11 giugno 2008)

Nel suo intervento davanti alla platea di imprenditori, riuniti a Santa Margherita ligure, Silvio Berlusconi annuncia un'iniziativa del governo destinata a far discutere: il divieto di ordinare ed eseguire intercettazioni, anche nell'ambito di indagini giudiziarie. Un provvedimento da cui saranno escluse, prosegue il premier, solo le inchieste che riguardano la criminalità organizzata, la mafia, la camorra e il terrorismo.

(la Repubblica - 7 giugno 2008)

Intercettazioni: "Un attacco criminale alla privacy"

(Silvio Berlusconi, 20 dicembre 2007)

Silvio Berlusconi ne è consapevole e, proprio in questi giorni in cui si sta discutendo della composizione del nuovo esecutivo, torna a ribadire che "uno dei primi provvedimenti del governo sarà incentrato sulla sicurezza".

(Il Giornale - 21 aprile 2008)

domenica 8 giugno 2008

La verità variabile

Non avrei mai immaginato, un giorno, di dover riconoscere alcuni meriti al liberalizzatore Bersani, Ministro dello Sviluppo Economico durante il governo Prodi. Il suo operato è nella memoria collettiva per aver fatto incazzare un po' tutti, e principalmente i tassisti. Ma questa è propaganda, chiacchiera politica, che ha accompagnato anche altri provvedimenti presi dal passato esecutivo.

E' il Sole 24 Ore, quotidiano che quando dà i numeri di solito li dà bene, a riportare la stima di 2.7 miliardi di euro risparmiati dagli italiani grazie al pacchetto di provvedimenti preso da Bersani. Non ho mai sentito un TG parlare di questo; abbiamo dovuto aspettare Crozza, con di fronte un Bersani che quasi si vergognava.

Ma veniamo all'attualità. Sembra che Tremonti abbia già compiuto il primo miracolo su delega di Silvio: salvare gli italiani che hanno un mutuo a tasso variabile. "Boccata d'ossigeno", sono giorni che ci informano che finalmente avremo uno strumento per opporci allo strapotere bancario. Senza dirci che grazie a Bersani avevamo già non uno, ma due strumenti, e anche più efficaci.

Incredibile, ma vero, stanotte a Tg2 Punto di Vista mi è sembrato di vedere un pezzo di BBC. Non era l'ora tarda, nè i fumi dell'alcol (non bevo), ma c'è stato davvero un quarto d'ora di informazione all'inglese, con un Maurizio Martinelli nelle vesti del giornalista che fa domande precise e pretende risposte, e due ospiti finalmente non politici: un rappresentante del gruppo Unicredit, e il presidente dell'associazione di consumatori Cittadinanzattiva.

Si è spiegato, in un breve servizio, i contenuti del decreto di Tremonti. Situazione tipica: ho un mutuo a tasso variabile, che mi sta strangolando perchè il tasso (che dipende dalle istituzioni monetarie) sta aumentando ogni anno. Grazie al decreto, posso scegliere di pagare le rate fino alla fine del mio mutuo utilizzando un tasso fisso, cioè quello del 2006. A fine mutuo, se il tasso del periodo sarà più alto di quello 2006, pagherò tutto quello che ho risparmiato. Se sarà più basso, la banca mi verserà la differenza.

Il servizio, e Martinelli in studio, ha anche ricordato che il decreto Bersani aveva già previsto alcune misure a favore del 3 milioni circa di famiglie italiane che hanno un mutuo.
a) La possibilità di trasferire qualsiasi finanziamento bancario (e non solo il mutuo quindi) dalla banca X alla banca Y a costo zero, manovra che avrebbe ovviamente aumentato la tanto acclamata concorrenza favorendo i consumatori.
b) La possibilità di rinegoziare il mutuo con la propria banca, cioè cambiare le condizioni del mutuo, a costo zero. Una famiglia ad esempio poteva rinegoziare il mutuo, cambiando direttamente tasso da variabile a fisso.

In pratica, col decreto Bersani si faceva, meglio, quello che vuole provare a fare Tremonti. Agendo sulla leva della concorrenza, e non con una legge centralistica. Il comunista (Bersani) che applica le regole del libero mercato, e Tremonti che agisce da statalista. Ma dove stiamo andando a finire?
La verità, anche se con molto ritardo, non meriterebbe l'orario notturno.