martedì 8 dicembre 2009

Copenhagen 15 - l'informazione corre sul web

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L'Unione europea è guidata dalla presidenza di turno svedese, che ha impegnato molte forze nelle negoziazioni in vista del vertice dell'ONU di Copenhagen che durerà da oggi fino al 18 dicembre. In Danimarca si cercherà un accordo mondiale che superi il protocollo di Kyoto e fissi nuovi obiettivi per la riduzione dei gas serra. L'UE ha un ruolo di leader, e può già presentare sul tavolo degli ottimi risultati.
Qualche settimana fa il ministro dell'ambiente svedese ci ha informati che l'Unione Europea a 15 rispetterà abbondantemente gli obiettivi di Kyoto che impongono l'8% di riduzione di emissioni, giungendo ad un meno 13% entro il 2012.
Mi chiedo quanto l'Italia stia contribuendo...ma torniamo a Copenhagen.
L'opinione pubblica è oggi più attenta a questi temi, che fino a pochi decenni fa erano quasi del tutto assenti. Invito tutti a seguire il procedere dei lavori e vi segnalo i siti più utili da questo punto di vista:

- http://en.cop15.dk/ Il sito principale del vertice. Ben fatto e chiaro, ospita tutte le news e le notizie giorno per giorno sui lavori del vertice. Purtroppo non esiste la versione italiana, un segno del nostro scarso ruolo in questo settore.
- http://webcast.cop15.dk/ a questa pagina è possibile seguire in diretta tutti gli interventi o rivedere quelli già andati in onda.
- Il sito della presidenza svedese dell'UE, ricco di informazioni non solo sul vertice di Copenhagen, ma sull'azione svolta nei 6 mesi.

E se volete aggiungere il vostro nome agli oltre 1 milione di firme già raccolte, potete farlo a questo indirizzo: http://www.showyourvote.org/. Una raccolta di firme ufficiale che in qualche modo lascerà un ricordo e un segno sui negoziati.
Torneremo sull'argomento al termine del vertice. Intanto, buon Copenhagen a tutti!

domenica 29 novembre 2009

Sanità: finchè la barca va...

sanita

Checchè ne dicano i bolognesi, la sanità in Emilia Romagna funziona bene. Le famiglie emiliano-romagnole, tolta l'onnipresente evasione ed altri fattori, pagano le tasse come le famiglie calabresi o campane. Ma mentre negli ultimi due casi andare in ospedale richiede una forte dose di pazienza e fede (sarà per questo che la religione è molto più diffusa al sud?), qui nella grande maggioranza dei casi significa essere assistiti da medici di alto livello, gratuitamente, in strutture decenti. Insomma, la normalità per un paese che possiede un sistema sanitario nazionale (SSN) pubblico e universale, quindi aperto a tutti senza differenza di reddito, status, etc e finanziato dalla fiscalità generale.
Troppo spesso ce ne dimentichiamo finchè non capita a noi o ad un familiare, ma andrebbe ricordato che il nostro SSN ci permette di restare in ospedale ricoverati anche 2 mesi, essere sottoposti ad esami di ogni tipo, seguiti da un'intera equipe di medici, essere sottoposti ad interventi chirurgici costosissimi, il tutto senza pagare un euro dal momento in cui si entra al momento in cui si esce. Abbiamo una buona rete di medici di famiglia, che fanno il possibile, e altri servizi. Per gli esami ambulatoriali compartecipiamo alla spesa con il ticket, che però è progressivo e tiene conto del reddito. Insomma, nessuno è lasciato in mezzo alla strada. Il risultato è uno dei sistemi sanitari migliori del mondo secondo le classifiche internazionali.

Certo. La prima enorme deficienza risiede nella differenza abissale tra Sud e Nord italia. La seconda in una certa quantità di risorse sprecate che potrebbero essere ottimizzate parecchio. La terza in un sistema che non è sempre in grado di reggere il numero di richieste, portandosi dietro lunghissime file d'attesa. La quarta in un sistema di convenzioni con i privati che, è documentato, spesso porta ad enormi sprechi di denaro pubblico a favore delle tasche dei privati.

Le soluzioni non sono semplici, e non è il caso di occuparsene qui. Ma una riflessione sorge spontanea: perchè ogni regione deve avere un proprio sistema sanitario? Se proprio non vogliamo tornare ad un modello standard per tutti, perchè almeno non innescare un sistema di dialogo, virtuoso e trasparente, tra i vari sistemi?
Un esempio. Quando mi trovo in Campania fare un semplice esame, mettiamo una visita oculistica, mi richiede due operazioni di base.
a) prenotare la visita, posso farlo solo recandomi fisicamente all'ASL e facendo la fila. Se non ho l'auto devo usare i mezzi pubblici che nel migliore dei casi triplicano i tempi di spostamento. Non ho possibilità di prenotare per altre strutture.
b) pagare il ticket: idem
Ovviamente non ovunque funziona così, ma in certi paesi sì.

Quando mi trovo in Emilia-Romagna le stesse operazioni posso farle in questo modo:
a) prenotare: posso scegliere tra la farmacia sotto casa, i centri CUP (Centro Unico di Prenotazione) negli ospedale e nelle asl, fare tutto telefonicamente o, per alcuni esami, online. 4 possibilità diverse.
b) pagare il ticket: è possibile pagare in farmacia e nei centri CUP. Da qualche tempo è anche attivo un sito internet che permette di pagare online con carta di credito, scaricare la ricevuta e stamparla.
Il sito è https://www.pagonlinesanita.it/ ed è attivo solo per la regione Emilia-Romagna.

Stesso paese, l'Italia, due giornate completamente diverse per fare la stessa cosa. E' possibile andare avanti così? Perchè al sud non c'è l'abitudine di lamentarsi e pretendere servizi più normali? Spesso perchè non si ha la coscienza di come le cose funzionano al di fuori del proprio paese. Speriamo che questi, ed altri esempi, possano aiutare amministratori e cittadini.

venerdì 13 novembre 2009

L'informazione crocifissa

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Sembra già essere passata di moda, ma la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo sull'esposizione del crocifisso ha lasciato tracce di ignoranza che non possiamo ignorare (ah...ah). Abbiamo già visto, nello scorso articolo, che giornalisti, politici e opinionisti hanno preso il più grande abbaglio dell'anno, confondendo la Corte europea dei diritti dell'uomo con la Corte di giustizia europea, che è cosa diversa. Io ovviamente sono buono e dico che è solo ignoranza. Per altri, è una strumentalizzazione ben studiata.


Avevo promesso di vedere come, una parte della stampa, aveva reagito alla sentenza. Non è un esercizio inutile, perchè ci aiuta a conoscere la tecnica utilizzata da questi "informatori" per poter poi leggere in modo critico ciò che ci viene raccontato tutti i giorni nei mezzi di comunicazione. E' una cosa che abbiamo fatto spesso su questo blog.


La palma d'oro dell'ignoranza va ad un articolo de "Il Giornale", diretto dal sempre sobrio Vittorio Feltri. Ho deciso di premiare la giornalista Ida Magli e il suo articolo "L'inutile Europea ci toglie pure il crocifisso". "Il Giornale" ha sfruttato la sentenza per sollevare l'ennesima campagna contro l'Unione Europea. Peccato che questa non c'entri nulla. In buona o cattiva fede, i giornalisti del Giornale (e tanti politici) si sono resi ridicoli, ma nessuno l'ha fatto notare in TV. In un altro paese europeo forse un errore del genere avrebbe distrutto la credibilità di un giornale.


Leggere l'articolo è istruttivo, perchè si ci rende conto che la giornalista procede con le sue argomentazioni basate tutte su una premessa falsa: cioè che è stata l'Unione Europea ad emettere la sentenza contro il crocifisso, e non il Consiglio d'Europa che è un'altra cosa.


"Le religioni non sono monete. Fare l’unificazione europea a tavolino, cominciando astutamente dall’economia e dalla moneta, ha permesso finora...".
L'unificazione europea è un processo portato avanti dall'Unione Europea, e non dal Consiglio d'europa. Qualcuno avvisi i segugi de "Il Giornale".


"I politici che hanno progettato l’Unione europea hanno affermato che ci univamo perché eravamo uguali; ma nelle religioni non si è, non si può essere uguali....".
"....se nell’Ue per essere liberi bisogna che in pubblico vengano cancellati tutti i segni che indicano un’appartenenza, questo significa che nessun popolo sarà più un popolo, salvo che si ritenga che possa farci sentire «Popolo» l’esposizione nelle scuole e agli angoli delle strade della faccia di Barroso."
Divertente. Il povero Barroso è il presidente della Commissione europea (organo dell'UE), e non ha nulla a che fare con la Corte europea che ha emesso la sentenza.


Gran finale: "I governanti italiani, dunque, si muovano subito; nell’interesse dell’Italia, ma anche dell’Europa. Bisogna istituire a Bruxelles l’abitudine a innumerevoli «eccezioni»...". Bruxelles (Belgio) è la sede di molte istituzioni europee, ma non della Corte europea dei diritti umani che ha sede a Strasburgo (Francia). 


Lo scopo del Giornale è chiaro. Rafforzare la propaganda contro l'Unione europea e le sue regole che costringono l'Italia a diventare un paese più normale.
Difendere la Chiesa, gran serbatoio di voti del centro-destra.
Educare i lettori del giornale ad odiare l'ingerenza dei "burocrati di Bruxelles", in modo che se in futuro dovessero decidere qualcosa che metta in pericolo l'anomalia italiana costituita da Silvio Berlusconi, si sia pronti ed educati a reagire. Per tutto questo, al diavolo l'informazione.

mercoledì 4 novembre 2009

Un Consiglio d'ignoranti

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Dovevamo attendere una finlandese per deciderci a chiedere cioè che ci spetta di diritto secondo la Costituzione italiana, cioè una scuola laica senza simboli religiosi ufficiali di nessun tipo, quindi niente crocifisso, ma anche niente burqa. Attendiamo impazienti un'altra mamma straniera che metta fine anche all'ora di religione con i prof nominati dallo Stato Vaticano ma pagati dallo Stato Italiano.

A leggere le reazioni del mondo politico e, soprattutto, della informazione italiana, non si può star zitti. Anche all'italiano più pacifico vien voglia di prendere un megafono e gridare in strada l'ignoranza di certi personaggi. E non parlo di opinioni sulla vicenda, che sono tutte lecite. Parlo di ignoranza pura e non giustificabile. Vediamo un "best of"[1] e facciamo chiarezza.

Sandro Bondi, ministro dei Beni culturali e coordinatore del Pdl: «queste decisioni ci allontanano dall'idea di Europa di De Gasperi, Adenauer e Schuman (nda: considerati i 3 padri fondatori dell'Unione Europea). Di questo passo il fallimento politico è inevitabile».

Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc: la sentenza «è la conseguenza della pavidità dei governanti europei, che si sono rifiutati di menzionare le radici cristiane nella Costituzione europea (il progetto di Costituzione, fallito nel 2004, si riferisce all'Unione Europea). Il crocefisso è il segno dell'identità cristiana dell'Italia e dell'Europa»

Cosa c'è di scandaloso? Semplice. Sembra che nessuno se ne sia accorto in questo paese, ma la "Corte europea dei diritti dell'Uomo" (l'organo che ha emesso la sentenza sul crocifisso) NON È UNA ISTITUZIONE DELL'UNIONE EUROPEA. Attenzione. La confusione, imperdonabile per "politici" e "giornalisti", è tra due entità completamente diverse:

1) L'Unione Europea (UE) è un organizzazione nata, con altro nome, nel 1957 e attualmente composta da 27 stati membri.
Le istituzioni dell'Unione europea sono:
- la Commissione europea
- Il Parlamento europeo
- il Consiglio dell'Unione Europea (o Consiglio dei Ministri)
- il Consiglio europeo
- la Corte di giustizia europea

La Corte di giustizia NON ha emesso la sentenza di cui si discute.

2) Il Consiglio d'Europa: è un'organizzazione internazionale che non ha nulla a che fare con l'Unione Europea.
Fondata nel 1949 e composta da 47 stati membri, tra cui la Norvegia e la Turchia, che non fanno parte dell'Unione Europea. La sede istituzionale è a Strasburgo.
La Corte europea dei diritti dell'uomo, la Corte che ha emesso la sentenza di cui si discute, è una istituzione del Consiglio d'europa, e NON DELL'UNIONE EUROPEA.

Sembra incredibile, ma mezza italia, accecata forse dalla foga di difendere una Chiesa che porta voti e favori, sta discutendo di aria fritta, si sta arrabbiando con l'Unione europea, che non c'entra nulla. Consiglio a tutti di leggere un bello schema esemplificativo.[2]

Se questo può essere giustificato all'italiano medio, che statisticamente è poco informato sulle istituzioni europee, è inaccettabile sentire dichiarazioni e leggere articoli che attaccano l'UE provenire da politici, giornali e editorialisti. Nei prossimi giorni vedremo i migliori articoli di stampa sul tema, restate sintonizzati perchè c'è da divertirsi parecchio.

Ma ora facciamo un esercizio utile. Rileggiamo le dichiarazioni di Bondi e Casini. Se vi viene da ridere ed esclamare "siamo in mano a degli ignoranti", siamo sulla buona strada.

[1] http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_03/crocifisso-aule-scolastiche-sentenza-corte-europea-diritti-uomo_e42aa63a-c862-11de-b35b-00144f02aabc.shtml
[2] http://www.coe.int/aboutcoe/index.asp?page=nepasconfondre&l=it

venerdì 23 ottobre 2009

Primarie del PD: io voto Marino

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Domenica 25 ottobre si vota per eleggere il segretario del Partito Democratico. La votazione è aperta a tutti, iscritti e non iscritti, ed è molto semplice anche per i fuori-sede, basta contattare la sezione locale. Io andrò a votare qui a Bologna, e voterò Ignazio Marino. Ecco perchè.

Dario Franceschini è stato una sorpresa, mi è sembrato molto più convincente di Veltroni[1], e penso possa essere un ottimo esponente del PD; è un buon oratore, è efficace, e può aiutare a dare voce ad un partito che non sa presentarsi al pubblico. Va detto anche che alcune sue scelte sono da apprezzare, in primis la candidatura di Rita Borsellino e Salvatore Crocetta, due nomi forti dell’Antimafia in Sicilia.
Ma il suo programma non mi sembra molto chiaro, a volte sembra non avere grandi idee, o meglio di non voler avere idee chiare, forse per non spezzare la corrente che lo sostiene.

Ma il segretario del PD, leggiamo sullo Statuto [2] (Capo II, Art. 3), "rappresenta il Partito, ne esprime l’indirizzo politico sulla base della piattaforma approvata al momento della sua elezione ed è proposto dal Partito come candidato all’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri."
E Franceschini un indirizzo politico chiaro, secondo me, non ce l'ha.

Pierluigi Bersani è un tecnico: da ministro del governo Prodi, in poco più di un anno, ha varato alcune riforme che hanno portato a risultati concreti, intervenendo su farmaci, mutui, assicurazioni, banche. Le famose lenzuolate di Bersani, ricordate?
Bene, mi rimase impresso uno studio del Sole24ore, uscito nel silenzio dopo la caduto dal governo Prodi, preso di mira dalle televisioni di Mediaset e dai Tg della Rai, che stimava in circa 2,7 miliardi il risparmio per le famiglie italiane in seguito alle riforme di Bersani. E d'altronde tutti noi abbiamo potuto constatare i risultati concreti di quelle liberalizzazioni, forse le prime fatte nell'Italia della 2° Repubblica. A questo tema ho dedicato un articolo mesi fa.[3]
Un altro punto a suo favore è che sembra, finalmente, volere che il PD confluisca nel Partito socialista europeo, un passo che Franceschini non ha voluto fare[4].

Bersani, però, sarà anche un ottimo tecnico, ma non ha grandi capacità oratorie, è lento, e fa poca paura alla destra, chissà perchè? Forse perchè non potrà mai vincere le elezioni nazionali, a differenza di Prodi.
Inoltre, da persona del Sud non posso accettare la corrente che lo supporta, a partire da D'Alema, Bassolino e Loiero. Non mi convince nemmeno la schiacciante vittoria avuta nel voto dei circoli del PD in Campania e Calabria.
Insomma, penso che il ruolo ideale di Bersani sia proprio quello di Ministro, di tecnico, ma non di segretario che detta la linea politica, date alcune delle persone di cui è circondato e che sono caratterizzate dalla parola fallimento.

Io ho deciso dunque di votare Ignazio Marino. Perchè? Perchè penso che sia la persona più adatta proprio a dettare una linea politica nuova al partito, a fornire idee moderne ed efficaci, ad aprire un orizzonte che non è più quello chiuso e egoistico a cui siamo abituati, ma più allargato.
Un esempio tratto dal programma[5]. Marino è uno scienziato, un medico chirurgo, conosce l'importanza della ricerca, e di convertire un sistema economico che non regge più investendo sulla conoscenza, in campi su cui possiamo competere.
Marino parla di innalzare quel ridicolo 1,14% di fondi che l'Italia dedicati alla ricerca e sviluppo, puntando alle percentuali che toccano altri paesi europei civili, come il Regno Unito (1,78%), la Francia (2,08%), la Germania (2,53%), la Svezia (3,63%).[6] La ricerca non è un aspetto secondario, ma è una leva economica prioritaria per i paesi europei.

Marino è stato all'estero fino al 2006, non ha una rete clientelare di potere, non ha una corrente dei soliti volti noti, ha vissuto esperienze diverse, ha conosciuto realtà diverse, e questo non può che far bene per rivitalizzare e dare una direzione chiara alle idee del partito. Ha poca esperienza tenica in politica rispetto ad un Bersani, ma se il segretario deve esprimere l'indirizzo politico del partito, allora credo che Marino sia il miglior candidato possibile.

Note


[1] Ho trovato interessante questo commento su Veltroni e Bersani. Ecco il link: http://www.jonkind.com/2009/10/european-bersanism-go-to-pse.html
[2] http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=54548
[3] http://www.isoladikrino.splinder.com/post/17395521
[4] http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/politica/elezioni-2009-1/franceschini-pse/franceschini-pse.html
[5] http://www.ignaziomarino.it/programma/
[6] OECD Factbook 2009: Economic, Environmental and Social Statistics

lunedì 12 ottobre 2009

Un cittadino qualunque

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Che strano paese. Ogni giorno che passa me ne meraviglio sempre di più. In Italia ormai le parole non contano nulla.
Contano, invece, coloro che ottusamente ripetono ogni giorno uno stesso concetto a tamburo battente, e che finiscono per acquisire credibilità ed esser creduti. Fino a quando la gente, nel bus, al bar, inizia a ripetere quelle stesse parole, quegli stessi concetti. Persone che spesso non leggono nè un giornale, nè un libro, nè internet, ma ascoltano solo la TV e in questo modo formano le proprie opinioni.

Per capire di cosa parlo basta guardare l'esercito di berluscones, come Lupi, Belpietro, Bondi, Gasparri, Bocchino (tanto per citare i personaggi più mediatici): li seguo con attenzione, eppure li ho raramente sentiti rispondere nel merito.
Forse perchè NON possono rispondere nel merito?
Forse perchè il loro unico compito è difendere il capo, senza vergognarsi di nulla?

Pochi giorni fa c'era Maurizio Lupi, vice-presidente della Camera, su La7. Massimo Donati (Italia dei Valori) ricordava che Cesare Previti, avvocato di Berlusconi, nel 2006 è stato condannato in via definitiva a 6 anni di reclusione perchè aveva corrotto un giudice per ribaltare una sentenza e assegnare la Mondadori a Berlusconi. I giudici scrivono che “la retribuzione del giudice corrotto è fatta nell’interesse e su incarico del corruttore”, cioè di Silvio Berlusconi, che però si salva per la prescrizione (cioè è passato troppo tempo per essere condannato, ma non significa che è innocente).[1]

Lupi, molto acuto, replica con una domanda che merita attenzione: "Berlusconi è un cittadino qualunque, come tutti. Le pare normale che da 15 anni sia PERSEGUITATO dai giudici?"

Caro Lupi, capisco che il suo compito è di difendere il capo fino alla fine, ma riflettiamo:
a) Berlusconi NON è un cittadino qualunque, a meno che il cittadino medio sia un mega-imprenditore.
b) Berlusconi ha una storia decennale di imprenditore e uomo politico, sempre al vertice del potere
c) Berlusconi possiede e ha costruito un impero mediatico e imprenditoriale immenso, partendo dal settore delle costruzioni.

Ora, sappiamo che in Italia nel mondo dell'impresa i processi sono all'ordine del giorno, perchè purtroppo molti imprenditori italiani fanno truffe, truccano appalti, corrompono funzionari pubblici, violano regole di sicurezza sul lavoro, affidano lo smaltimento rifiuti alla mafia, e così via. La cronaca giudiziaria ne è piena di esempi.
Dunque, potremmo dedurne che è perfettamente normale, e non frutto di complotti, che un imprenditore medio-piccolo, ad esempio titolare di una ditta edile, possa avere vari processi a suo carico.

Caro Lupi, ma allora perchè dovrebbe essere così anomalo che il più grande imprenditore italiano, proprietario direttamente e indirettamente di decine di aziende, televisioni, banche, società sportive, sia "perseguitato" da processi?

E non parliamo di un Santo, o di una persona dall'ineccepibile condotta. Si tratta di un uomo su cui anche un missionario nutrirebbe dei dubbi.
Un imprenditore che era amico di Craxi, un imbroglione condannato per finanziamento illecito e corruzione, che fuggì in Tunisia per non finire in carcere[2].
Un imprenditore iscritto alla loggia massonica P2, che mirava a sovvertire l'ordine democratico[3].
Un imprenditore che ha fondato un partito insieme a Marcello Dell'Utri, condannato in 1° grado per concorso esterno in associazione mafiosa[4].
Un imprenditore il cui avvocato e braccio destro, Cesare Previti, è stato condannato per corruzione e sta attualmente scontando la "pena".[1]

Caro Lupi, Bondi, Bocchino, Bondi: ma è davvero così strano che questo uomo sia "perseguitato"da processi? Sbagliano i giudici o forse c'è una remota possibilità che nel corso della sua immensa carriera abbia davvero imbrogliato, corrotto giudici, comprato sentenze? Siete davvero convinti che Berlusconi sia un povero uomo qualunque, "perseguitato" da giudici faziosi?
Indipendentemente dalle convizioni politiche, sono convinto che per qualsiasi cittadino onesto la risposta sia no.

Approfondimenti

[1] http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/cir-fininvest/fininvest-davanzo/fininvest-davanzo.html
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Bettino_Craxi
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/P2
[4] http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/12_Dicembre/11/dellutri.shtml

martedì 29 settembre 2009

Berlusconi Nobel per la pace, tra scherzo e realtà






Sapevate che Silvio è candidato Nobel per la pace? Lo so...anche voi state pensando ad una burla. Su internet è facile inventarsi di tutto, ad aprire un sito internet ci si impiega 10 minuti, et voilà "http://silvioperilnobel.sitonline.it".
Il mondo italiano si divide in due categorie, berlusconiani (che non significa di destra, attenzione) e non. Approfondiamo la candidatura di Silvio guardandola, per par condicio, dai due punti di vista.

Supporter berlusconiano: "Ma dai, davvero? Benissimo! Silvio è una persona positiva, raggiante, piena di entusiasmo e vitalità. Si merita tantissimo il Nobel per la pace"
NON-Supporter berlusconiano: "Ma perchè vieni qui, dopo settimane di silenzio, a prenderci in giro con questa cosa?"

E io vi dico che non è uno scherzo. O almeno così sembra. Il 30 aprile 2009 è stato costituito il Comitato per la candidatura di Silvio Berlisconi al Nobel per la pace. Cinque mesi fa. Detta così, qualsiasi persona con un minimo di intelligenza capirebbe che è uno scherzo.

NON-Supporter berlusconiano: "Infatti è uno scherzo"
Suppoter berlusconiano: "Sei tu troppo poco intelligente per capire che è una cosa perfettamente realistica".

Sarò anche io poco intelligente, ma inizio a credere che la cosa sia seria quando scopro "You for Silvio" Web TV, dove mi imbatto in un intervista a Loriana Lana (???), presentata sul sito come Testimonial d'eccezione[1]. E mi ritorna il dubbio dello scherzo.

Esploro un po' il sito. In alto un banner che è a dir poco fuori contesto, per non dire ridicolo (opinione personale). I firmatari, 4 gatti del PDL. I gadget, una t-shirt blu con la scritta "Silvio per il nobel. Campione di pace"

NON-Supporter berlusconiano, evidentemente provato: "Cavolo...ma allora questo fa sul serio...."
Supporter berlusconiano: "Visto? Voi comunisti sottovalutate sempre le potenzialità di Silvio, e lui vincerà sempre perchè è il miglior italiano che il nostro paese ha la fortuna di avere"

La chicca finale, una pagina dedicata a segnalare tutti gli articoli di stampa che hanno parlato della lodevole iniziativa. In Italia (presenti solo 3 "giornali", salva Italia Oggi), e all'estero (altri 3 links), tra cui addirittura il New York Times[2].
I sostenitori di Silvio però o sono scarsini in inglese, o non hanno capito che l'articolo è tutt'altro che adulatorio nei confronti dell'uomo politico che negli Stati Uniti sarebbe già finito in galera da un pezzo. (E non solo negli USA, ma diciamo in quasi tutti i paesi con un sistema giudiziario efficiente).

Vediamo cosa dice il primo quotidiano statunitense:
"Da quando i media italiani hanno iniziato a scrutare nella vita personale del primo ministro Silvio Berlsconi, trovando una rete di giovani e attraenti ragazze, i suoi supporters hanno tentato fortemente di cambiare argomento." Tra questi, il nostro Comitato per il Nobel, di cui si riporta una affermazione del fondatore e l'immediato commento del giornalista: "He appears to be serious. (traduzione: Lui, (il fondatore), sembra parlare sul serio").

L'autore prosegue ricordando ciò che stava accadendo all'epoca, con la richiesta di divorzio di Veronica Lario, la vicenda della "bella bionda" Noemi, e le inchieste sui voli di stato usati per trasportare donne e giullari in Sardegna, come testimoniato dalle foto scattate.
"Il Comitato per il Nobel però non è interessato. "Vogliamo isolare i fatti e osservarli in un contesto storico fisso" ha detto Mr. Battaglia."

Certo. E poi, a chi interessa approfondire se i voli di stato, pagati profumatamente da tutti i contribuenti italiani, siano stati utilizzati per fini non istituzionali? O che il premier, che guida il partito della morale cristiana, si diverte a far festoni in Sardegna, mentendo in pubblico sulla sua agenda, e raccontando agli italiani che lavora 24 ore al giorno?
Meglio vivere nel mondo dei balocchi, e cantare, tutti insieme, felici:

C'è un Presidente, sempre presente,
che ci accompagnerà.
Siamo qui per te, cuore e anima,
un nobel di pace, Silvio grande è.


Supporter berlusconiano: "Silvio grande è, e qualsiasi cosa diciate, è sempre lì e gli italiani lo premiano".
NON-Suppoter berlusconiano: "Ma si...ma in fondo, che ci costa? Siamo qui per te......Silvio Silvio grande è...."





Note (serie)

1) http://silvioperilnobel.sitonline.it/1/testimonial_d_eccezione_983198.html
2) http://www.nytimes.com/2009/06/04/world/europe/04italy.html?_r=1&scp=8&sq=berlusconi&st=cse

domenica 2 agosto 2009

Scodinzolini Silvio




Scodinzolini
, questo è il nomignolo affibbiato da Marco Travaglio al nuovo direttore del TG1 Augusto Minzolini (dichiarazioni varie). Nello scorso articolo abbiamo parlato di una puntata del TG1 che mi aveva particolarmente colpito per il taglio esplicitamente da dittatura sovietica o latinoamericana, a vostra scelta. Vedo che il trend prosegue e, anzi, peggiora.
Edizione delle ore 20:00, 1 agosto 2009. Il TG1 apre con la notizia del decreto anti-crisi, solito panino con dichiarazioni del governo, dell'opposizione, e del governo in chiusura col sempre sveglio e acuto Gasparri.

Le 5 stelle di questa puntata vanno al servizio dedicato alla proposta di legge di Walter Veltroni. Il servizio dura pochi secondi, col solo presentatore in studio che annuncia: "presentata una proposta di legge sul conflitto di legge che porta la firma dell'ex segretario del PD Veltroni [...]. Prevede che chi possiede un patrimonio di almeno 30 milioni di euro, o controlli una impresa che operi con licenza di stato, non possa più aspirare alla carica di primo ministro, ministro o sottosegretario."
Senza neanche prender fiato, il presentatore cambia completamente argomento: "Giornata da bollino rosso per gli italiani in partenza..."
Nessun commento sulla notizia, eppure la riapparizione dello scomparso Veltroni dovrebbe almeno farci porre qualche domanda: che vuole? perchè ha scritto una legge contro il conflitto di interessi? Ma, soprattutto, Silvio Berlusconi è compreso in queste limitazioni? Negli altri paesi realmente democratici come funziona?

Meglio non farsi certe domande...gli italiani potrebbero scoprire che un Premier che controlla media, imprese e giornali non potrebbe mai essere eletto in nessun paese d'Europa.

Segue il solito servizio sul traffico causato dalla insostenibile massa di automobili in viaggio, perchè si sa, gli italiani sono i maggiori amanti delle automobili, salvo poi lamentarsi come dannati quando si trovano bloccati nel traffico. Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.

Dopo altri argomenti, tra cui il sempre idiota servizio dedicato al superenalotto con annesse interviste a vari personaggi provenienti dal background scaramantico, chissà perchè sempre ripreso da qualche quartiere napoletano, un lungo e molto dettagliato servizio spiega il procedere delle indagini a Bari per una vicenda di finanziamenti illeciti e appalti pilotati, i soliti intrecci tra politica e affari.
Vengono nominati i due più "famosi" indagati, Alberto Tedesco, ex assessore alla sanità, oggi deputato del Partito Democratico, e Gianpaolo Tarantini, imprenditore che veniva favorito negli appalti, su cui non si dice altro.
Le indagini sono state presentate, e questo è giustissimo, con cura, ed ogni giorno il TG1 fornisce precisi aggiornamenti che riguardano questa vicenda legata a partiti di sinistra, o almeno così pare. Bene! Non è una novità che gli intreccia tra criminalità e politica siano trasversali, e tocchino praticamente tutti i partiti da destra a sinistra. Ma Scodinzolini usa due pesi e due misure, perchè la stessa Procura sta indagando su Berlusconi e su Tarantini, proprio colui che ha fornito le ragazze per le notti calde del Premier, come si sente nelle registrazioni audio pubblicate in questi giorni. E' una notizia molto importante, ma su tutta questa storia, audio compreso, gli italiani nulla sanno e nulla sapranno, a meno che non accedino ad internet:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/intercettazioni/2104809//0

Silvio Berlusconi: ...io mi faccio una doccia anch'io... e poi, poi mi aspetti nel lettone se finisci prima tu?
Patrizia D'Addario: quale lettone.. quello di putin?
SB: quello di Putin
PD: ah che carino..quello con le tende

Notiziuole, che Scodinzolini semplicemente ignora per non turbare gli italiani. Mai nomina fu più efficiente.

Il TG1 prosegue, elogiando la solita efficienza negli interventi del dopo-terremoto, oggi si parla della messa in protezione della cupola della Chiesa dell'Aquila, utilizzando strutture all'avanguardia, una sorta di "miracolo". E' da settimane che non si vede un servizio dalle tendopoli, che non si sente la voce degli aquilani. E' solo un caso? Sicuramente no, perchè se gli aquilani fossero così contenti, avrebbero tutti gli schermi a disposizione per poter urlare al mondo il loro apprezzamento per l'impegno del governo e di Silvio. Forse così contenti non sono, magari perchè il governo ha deciso di saltare una fase degli aiuti (cioè il trasferimento da tende a case, seppur provvisorie) per qualche strano motivo. Questa lettera
http://italianspot.wordpress.com/2009/06/19/terremoto-laquila-segregati-nelle-tendopoli-senza-piu-diritti/
di un'aquilana mi lascia molto perplesso. E' una sola voce, ma forse ci spiega perchè i Tg nazionali hanno cessato ogni copertura delle tendopoli.

Insomma, il TG1 di scodinzolini si china di nuovo al Re Silvio IV, relegando l'opposizione a pochi secondi del primo servizio, e dipingendo poi l'Italia dell'efficienza e del successo. Bravo Scodinzolini, anche per oggi ti sei meritato il biscottino.

giovedì 16 luglio 2009

Tg1: da Riotta alla brace




In pochi mesi può cambiare un paese? Forse non può cambiare, ma si può definitivamente consolidare  e istituzionalizzare un modo di fare che è coltivato accuratamente da tempo. Cose prima inaccettabili diventano pian piano normali nella coscienza della gente, spesso distratta da altri problemi.
Oggi qui dalla Norvegia ho guardato il TG1 delle 13:30. Chi è informato sa che il Tg1 è un telegiornale politico che riflette molto chiaramente la maggioranza di governo, nonostante il fatto che si consideri come il Tg più imparziale. Sciocchezze.
Una volta era più difficile, più sottile, cogliere la parzialità delle notizie, il taglio dato all'intero TG. Oggi è talmente evidente che mi ha fatto davvero sobbalzare. Il paese che appare allo spettatore, durante tutti i 27 minuti di durata, sembra un paese guidato da un governo forte, deciso, con un percorso costellato di successi, che ha eliminato ogni piaga, dal'immigrazione alla crisi economica, dai problemi che tutti gli italiani conoscono da anni.

Maroni da Stoccolma assicura che il decreto sicurezza verrà applicato immediatamente, le ronde attivate, i respingimenti continueranno, il Governo è con voi, cittadini.
Napolitano ha confermato il decreto ma ha scritto una lettera, probabilmente contiene delle critiche e osservazioni, ma ai telespetattori non è dato percepire l'opposizione. Una manciata di secondi a Italia dei Valori e al PD, che poi spariscono per tutto il resto del telegiornale.

Berlusconi fa un sopralluogo all'Aquila, stiamo battendo tutti i record di velocità, stiamo costruendo case vere, eterne. Immagini del cantiere, stranamente manca il bagno di folla, chissà perchè? Cosa ne pensano gli aquilani della gestione del governo? Nessuna intervista, nessuna immagine...agli spettatori del Tg1 basta sapere che Silvio è entusiasta e contento.

Sacconi, ministro del welfare, presenta la riforma delle pensioni. Il Governo Italiano obbedisce alla sentenza della Corte di Giustizia europea, e aumenterà l'età pensionabile delle donne nel settore pubblico entro il 2018, evitando aumenti della spesa per le pensioni. Curioso che il governo italiani ignori le sentenze che non gli vanno a genio, come quella del 31 gennaio 2008 che dichiara il sistema televisivo italiano no nconforme alle normative europee, confermando l'illegalità di rete 4 che dovrebbe liberare la frequenza ad Europa 7. Ma si sa, Silvio-Mediaset ha la priorità sulla Corte di Giustizia.

Decreto anti-anticrisi. Ieri il TG1 ha riportato la notizia sui conti pubblici italiani: PIL meno 5,2%,deficit al 5,3%, debito a 115,4%. Un pezzo esemplare per ogni scuola di giornalismo: come far percepire al pubblico che il paese sta andando bene, nonostante i numeri siano terribili.
Dovrebbero imparare anche i giornalisti dell'altra parte politica, che durante il governo Prodi, che diminuì il debito pubblico, diminuì il deficit, non riuscirono nell'impresa. Gli italiani ogni giorno sentivano malumori, e le cifre della ripresa venivano completamente oscurate. Nessuno ricorderà Padoa Schioppa per i suoi meriti oggettivi nel migliorare i conti pubblici.
Nel Tg1 di oggi Italo Bocchino, impresentabile megafono del governo, difendeva lo scudo fiscale con una capriola linguistica incredibile. Lo Scudo fiscale è una misura che permette a chi ha capitali nei paradisi fiscali, di dichiararli e farli rientrare in Italia SENZA subire processi per i reati finanziari commessi (evasione fiscale, falso in bilancio, etc...).
Bene, quest'uomo è riuscito a dire che lo Scudo "non c'è alcuna sanatoria" ma un "sistema per portare denari freschi nelle casse dello Stato e far rientrare i capitali italiani che sono a creare ricchezza all'estero". Chiaro italiani? Imbrogliate, truffate, evadete, fregate gli altri italiani fessi, che prima o poi Tremonti vi aiuterà a farla franca senza pericolo.

Tornaimo all'Aquila. Il Ministro delle politiche Agricole, Zaia, promette di anticipare i fondi europei per aiutare gli agricoltori danneggiati dalle pioggie.

Voliamo per l'ultima notizia a Milano. L'ex ministro Moratti e il presidente della regione Formigoni parlano di Expo, Berlusconi ha promesso i fondi, si creeranno nuovi posti di lavoro. Nessun cenno ai problemi, alle proteste e ai rischi connessi alle infiltrazioni mafiose. Anche se si è a favore dell'Expo, non sarebbe compito di un Tg dare voce anche a chi è contrario?

Ovviamente l'informazione non deve essere per definizione contro il governo, ci mancherebbe. Riportare nel modo più oggettivo possibile dati e fatti è l'unico faro da seguire. Se ci sono meriti, evidenziarli. Il Tg1 però più che un telegiornale sembra uno strumento di propaganda, costruito per lasciare nello spettatore una precisa percezione. Lo era anche sotto Riotta, ma con il nuovo direttore Minzolini è diventato talmente evidente che ci fa rimpiangere la passata gestione e la sua propaganda morbida. Opposizione scomparse, che comunque si occupano di altro nella loro sterilità. Silenzio assordante sulle vere questioni della politica. Propaganda efficace e molto esplicita. La conclusione di un lungo percorso iniziato nel 1994?

domenica 12 luglio 2009

Beppe grillo si candida alle primarie del Partito Democratico




La mia permanenza in Norvegia è stata oggi scossa da un annuncio che non è ancora rimbalzato tra siti, blog, giornali e telegiornali. E' una specie di scoop.
Beppe Grillo oggi, 12 luglio, alle 14:42 ha annunciato che si  si candiderà alle primarie del PD, il 25 ottobre. Ecco il post originale: www.beppegrillo.it/2009/07/beppe_grillo_candidato_alla_segreteria_del_pd.html
, ed un estratto del futuro "programma":

Io mi candido, sarò il quarto con Franceschini, Bersani e Marino. Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un'alternativa al Nulla.
Il mio programma sarà quello dei Comuni a Cinque Stelle a livello nazionale, la restituzione della dignità alla Repubblica con l'applicazione delle leggi popolari di Parlamento Pulito e un'informazione libera con il ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico, a partire da Silvio Berlusconi. Temi troppo duri per le delicate orecchie di un Rutelli e di un Chiamparino. Ci sono milioni di elettori del PDmenoelle che vorrebbero avere un PDcinquestelle. Con questo apparato affaristico e venduto non hanno alcuna speranza. Il PDmenoelle è l'assicurazione sulla vita di Berlusconi, è arrivato il momento di non rinnovare più la polizza. Arrivederci al 25 ottobre!


Che dire? Sembra un fulmine a ciel sereno, sono sicuro che lascierà sgomente un bel po' di persone. Non perchè è Grillo, ma perchè vi sono ottime probabilità di avere un terremoto politico e di opinione all'interno del PD. Le primarie, infatti, finora sono state nient'altro che come le elezioni americane: due partiti, un vincitore, tanti piccoli nanetti senza speranze. Ma sono uno strumento democratico in teoria, e in pratica sono aperte a chiunque, e nessuno potrà impedire a Grillo di partecipare.
Certo....c'è la storia dei pregiudicati. Grillo ha una condanna per una vecchia vicenda legata ad un incidente d'auto, e quindi in teoria applicando le sue stesse proposte (no pregiudicati in parlamento) non potrebbe essere eletto. Ma la segreteria di partito non implica l'elezione in Parlamento...e a questo Grillo ci ha pensato bene.
Il PD è un partito pieno di sfaccettature, con personaggi senza scrupoli, interessi finanziari impresentabili, ma anche tante buone possibilità. Sono davvero curioso di seguire la vicenda, ci saranno accuse mosse da tanti fronti, soprattutto dai sostenitori di Grillo che criticheranno aspramente questa scelta. Sono sicuro che vi sono buone motivazioni per criticarlo, ma....non è forse arrivato il momento di buttarsi? Ormai cosa altro resta da  provare in questo paese disgraziato? Non so voi, ma io spero di poter votare il 25 ottobre Beppe Grillo segretario del PD, con tutti i suoi pregi e difetti. A meno che, e non è improbabile, non sia uno dei suoi scherzi o provocazioni.

sabato 6 giugno 2009

Alla scoperta del Parlamento Europeo (2° parte)

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Per essere eletti nel parlamento europeo, i partiti italiani devono raggiungere almeno il 4% dei voti totali. L'Italia, in totale, invierà 72 candidati in Europa, una somma molto elevata e proporzionale al numero di elettori.
I partiti eletti si inseriscono, solitamente, in più ampi partiti europei che raggruppano diversi partiti nazionali, ad esempio tutti i partiti comunisti o social-democratici. In Italia non è chiaro dove siano collocati, tanto per capire quanto si è parlato di Europa durante la campagna elettorale. Vediamo alcuni dei principali gruppi europei e, se possibile, quali partiti italiani vi aderiscono. Segnalatemi eventuali errori.
- Partito Popolare Europeo e dei democratici europei (PPE-DE), basato su valori democristiani, una sorta di centro-destra europeo.
- Partito Socialista Europeo (PSE), che unisce le principali forze social-democratiche.
- Gruppo verdi/Alleanza libera europea, unisce i Verdi e i partiti di minoranze e autonomie regionali.
- Sinistra unitaria europea/Gruppo della sinistra verde Nordica (GUE/NGL), che si concentra su tematiche sociale e ambientali.
- Vi sono poi alcuni gruppi minori "euro-scettici", cioè contrari all'integrazione europea, come i conservatori.
- Gruppo degli indipendenti, formato da tutti i parlamentari non iscritti ad alcun partito.

Ricordo nuovamente che è importante votare per dare legittimità all'unico organo elettivo dell'Unione. L'Europa non è una cosa distante e inutile, la maggior parte delle leggi italiane derivano direttamente da direttive e regolamenti europei ed è dunque importante che a Bruxelles siedano persone competenti.
Mai come questa volta ho difficoltà a decidere. Il principale motivo è che in questa campagna elettorale non si riesce a capire quale partito ha deciso di candidare persone competenti che possano apportare un contributo positivo al progetto di Unione Europea. Come al solito, la campagna si è soffermata su candidati italiani che vanno al parlamento per difendere degli interessi italiani o temi italiani. Ci sono candidati eccezionali, che non esiterei a votare se si trattasse delle elezioni nazionali...ma non penso sia la giusta motivaizone. Io voglio mandare in Europa una forza politica che serve all'Europa, e quindi anche all'Italia ma indirettamente.

Se esistesse in Italia, voterei un partito socialdemocratico, una forza politica che, tanto per dirne una, ha costruito da zero il sistema scandinavo di welfare, e ha contribuito alla costituzione di quell'Europa sociale che tutto il mondo ci invidia, ma che è costantemente sotto attacco da parte dell'ideologia liberista: meno tasse, meno spesa pubblica, servizi solo privati, chi ha si soldi se li paga, chi non ha i soldi si arrangia e si accontenta di servizi minimi carenti. Il sistema americano, per intenderci. E' un sistema che non punta alla solidarietà e alla giustizia sociale, a qualcuno può andare bene, a me non piace.

Per questo, ma anche per altri ovvi motivi, escludo innanzitutto di dare il mio voto al Popolo della Libertà. Idem per la Lega Nord, che in tema interno ha qualcosa da dire e sa amministrare bene i comuni, ma è un partito euro-scettico che non crede nel progetto europeo ed è considerato un partito xenofobo ovunque tranne in Italia.
L'UDC di Casini non la voterei mai perché sono ateo, considero l'ingerenza della Chiesa una cosa vergognosa, e perché è un partito che accoglie pregiudicati di ogni tipo.
La Destra? Molte idee della destra sociale mi piacciono, e la scelta di dividersi dal calderone di Berlusconi mi è piaciuta, a differenza di Alleanza Nazionale che ha rinunciato alla sua dignità. Ma l'alleanza con il Movimento per le Autonomie (Lombardo, amico di Totò Cuffaro e presidente della regione sicilia) non potrò mai digerirlo.
Cambiamo schieramento.
Il Partito Democratico? Apprezzo molto la scelta di Franceschini di non candidarsi per rispettare gli elettori: altri partiti infatti hanno candidato i leaders solo come portabandiera, ma non appena verrano eletti dovranno dimettersi e lasciare il posto ai successori. Insomma, una manovra per prendere voti. Lo ha fatto Berlusconi, Di Pietro, Casini, e qualcun altro. Le liste, punte di eccellenza (una per tutti, Rosaria capacchione) ma grandi scivoloni, è pur sempre l'eredità di DS e Margherita, purtroppo. Ancora lontani dalla nuova sinistra, ma forse sulla buona strada.
Italia dei Valori? Dei buoni candidati per un partito che credo sia indispensabile in questa Italia alla deriva, ma ho difficoltà a capire quale possa essere il loro apporto a livello europeo.
Radicali? Indispensabili in Italia, dovrebbero avere molti più voti. Lotte sulla laicità, i diritti civili, l'informazione, la trasparenza e contro la partitocrazia. Sacrosanti, ma problemi che ha praticamente solo l'Italia, arretrata su questi temi. Le loro idee economiche, inoltre, mi lasciano spesso perplesso.
Passiamo alle due file comuniste, a cui ho dedicato gli ultimi due articoli del blog riguardo l'acume politico. Notiamo che entrambe le liste, divise, alla fine convergeranno negli stessi gruppi parlamentari europei. geniale.
Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani? A parte alcuni candidati come Margherita Hack, non mi convince fino in fondo.
Sinistra e Libertà? Ha tra le file alcuni dei migliori (così giudicati) parlamentari europei , come Claudio Fava e Monica Frassoni. Raggruppa anche i Verdi, una forza importante in Europa.

Insomma...a vedere i partiti italiani mi è difficile scegliere. Volendo sostenere il PSE voterei il PD, se non avesse deciso, sotto la pressione dei cattolici, di non farne parte. Mi piace buona parte del programma, e mi faceva piacere premiare la scelta di coerenza di Franceschini, ma non sono del tutto convinto perchè è ancora troppo legato alla struttura e persone dei vecchi partiti (vedi il caso Campania- Bassolino).
Penso sia utile anche supportare il gruppo della  Sinistra unitaria europea/Gruppo della sinistra verde Nordica (GUE/NGL), e forse alla fine darò il mio voto a Sinistra e Libertà, non molto convinto, sperando che superi il 4%. Voto per i Verdi e alcuni candidati come la Frassoni.
Ma chissa...magari la notte porterà consiglio. Mai come ora il mio voto è oscillante, ma sono sicuro di una sola cosa: in Europa c'è bisogno di sinistra, e di ripristinare quei valori sociali e ambientali di cui l'Europa è portavoce. Nonchè di contrastare una visione liberista che rischia di farci diventare come dei nuovi Stati Uniti...d'Europa.
E voi, che idee avete?

Vi lascio con alcuni link utili, abbiamo ancora un po' di ore per farci un'idea.
Tutti i candidati per le elezioni europee: http://www.corriere.it/Speciali/Politica/2009/elezioni09/SEAS/europee/index.shtml
Come si vota: http://www.corriere.it/politica/speciali/2009/elezioni/notizie/europee_29bdaec6-45f6-11de-8c01-00144f02aabc.shtml
La pagina del Corriere dedicata alle elezioni, con news, info, guide, indicazioni, e i risultati: http://www.corriere.it/politica/speciali/2009/elezioni/

mercoledì 3 giugno 2009

Alla scoperta del Parlamento Europeo (1° parte)

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6 e 7 giugno, elezioni del Parlamento Europeo. Cos'è? a cosa serve? Conosciamo poco le istituzioni europee, e i media non ci aiutano certo nell'impresa, distratti come sono. La campagna elettorale per le elezioni europee in Italia è sempre concentrata su temi nazionali, con candidati che magari hanno qualcosa da dire in Italia, ma che non sanno nemmeno cosa dovranno fare nel parlamento europeo. La disattenzione verso l'Europa, però, non è un problema solo italiano.

La prima elezione diretta dell'assemblea comunitaria è avvenuta nel 1979, ed ha visto la partecipazione del 62% dei cittadini europei; nel 2004 la percentuale è scesa al 45,5%, con variazioni tra i paesi. Perchè? Innanzitutto proprio a causa di quella disattenzione di media e partiti, che utilizzano l'occasione per fare campagna elettorale su temi interni piuttosto che europei.
In secondo luogo, perchè il voto per il Parlamento Europeo non implica un cambio di governo, e quindi è percepito come inutile. In realtà le cose stanno diversamente. Ho la fortuna di studiare in una facoltà europeista e seguire corsi sull'UE, e sono sempre più convinto che l'Unione rappresenti uno strumento per migliorare questo paese arretrato da troppi punti di vista.

Andare a votare al parlamento europeo, indipendentemente da chi si vota, ha intanto una prima funzione fondamentale: dare legittimità all'unica istituzione realmente democratica tra quelle europee, perché è l'unica che viene eletta da cittadini e rappresenta quasi 500 milioni di persone.
Tra le istituzioni europee infatti ve ne sono alcune che rappresentano gli interessi dei singoli paesi membri, ed altre che cercano di rappresentare uno "spirito comune" europeo.
La Commissione Europea rappresenta questo spirito, e cerca di mantenere una certa neutralità rispetto ai singoli interessi nazionali. Uno dei problemi è che è piuttosto sensibile alle lobby e alle pressioni degli interessi organizzati e, dal mio punto di vista, si ispira troppo al modello degli Stati Uniti, fallimentare in campi come quello sociale ed ambientale.
Il Consiglio dei Ministri, o anche Consiglio dell'Unione Europea, è invece formato dai ministri dei singoli paesi, si occupa principalmente di elaborare i contenuti delle leggi, avvalendosi di un gran numero di comitati di supporto. Ad esempio, quando bisogna riformare la politica agricola comune, si riuniranno i ministeri dell'agricoltura tedesco, italiano, francese, svedese, etc...E' dunque un organo che media tra gli interessi dei singoli paesi, e non tanto a quelli dell'Unione.
Il Consiglio Europeo, a cui partecipano tutti i capi di governo, determina in qualche modo l'orientamento politico dell'Unione. Essendo composto dai capi dei singoli paesi, esprime posizioni comuni ma mediate tra le singole posizioni dei paesi. In politica ambientale, ad esempio, bisognerà cercare di giungere ad una decisione comune che metta d'accordo i paesi Scandinavi, all'avanguardia nel campo, e quelli arretrati come l'Italia e i paesi dell'Est.

E il Parlamento Europeo? Spero che i miei prof non se la prendano, ma provo a riassumere i punti principali in poche righe. L'assemblea europea nasce nel 1962 e ha oggi 3 funzioni principali:
- gode di un parziale potere legislativo e può proporre ed emendare leggi, ha un ruolo di consultazione delle proposte di legge, ed esercita quindi una funzione di controllo.
- può respingere o chiedere revisioni al bilancio dell'Unione, strumento fondamentale per le azioni comunitarie che poi riguarderanno tutti noi.
- controlla le altre istituzioni. Conferma le nomine dei Commissari europei, controlla gli atti, il bilancio, può fare interrogazioni e richieste, può istituire commissioni di inchiesta.

Nel Parlamento Europeo sono rappresentate una varietà di forze politiche. Il modo di lavorare è diverso da quello del parlamento italiano dove la divisione prevale e lo scontro è all'ordine del giorno. Gli euro-parlamentari eletti tendono a lavorare in modo più consensuale, cercando l'accordo anche tra forze politiche diverse. Non so voi, ma io penso che questo sia un miglior modo e più responsabile di fare politica nell'interesse collettivo. Nei prossimi giorni vedremo quali gruppio politici sono rappresentanti, quanti deputati eleggeremo, ed altre informazioni utili per qualsiasi cittadini consapevole.

mercoledì 27 maggio 2009

Testa dura senza paura

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Riassunto delle puntate precedenti: i Nostradamus di sinistra, acuti statisti politici, nonostante l'orticaria di Bertinotti decidono di creare una coalizione chiamata Sinistra L'Arcobaleno, per partecipare alle elezioni del 2008. Le previsioni ottimistiche (vedi le dichiarazioni di Pecoraro Scanio e Franco Giordano), si rivelarono catastrofiche. La Sinistra dopo le elezioni era, per la prima volta nella storia, non rappresentata in parlamento. La Sinistra è stata sempre divisa, e continua a farlo. Uno slogan operaio diceva "Lotta dura senza paura". I capi di partito l'hanno rielaborata: "Testa dura senza paura". Impareranno mai la lezione i nostri eroi? Cosa accadrà alle prossime elezioni europee? Vediamo...mettere insieme tutte le dichiarazioni, dare un occhiata ai grafici dei sondaggi, stando attenti alle date, è davvero divertente.

Due brevi premesse per capire meglio la situazione:
- Per avere un rappresentante al Parlamento Europeo è necessario superare il 4%
- La Sinistra è divisa in due liste, che come vediamo dai sondaggi sono entrambe sotto al 4%. Sommate insieme conquisterebbero circa il 6% dei consensi.


"Non si può far finta di niente, bisogna avviare una discussione tra di noi e con gli amici della Sinistra arcobaleno".
Angelo Bonelli (Verdi), Sinistra l'Arcobaleno

"La mia vicenda di direzione politica termina qui, purtroppo con una sconfitta. Proseguirò da militante, ma la mia stagione da dirigente politico è finita". Quella della sinistra radicale è, stando ai dati, una “sconfitta netta”, dalle proporzioni “impreviste”, che rende necessaria una “riflessione approfondita” ma che comunque non deve mettere in dubbio la necessità di proseguire con il progetto politico della Sinistra Arcobaleno, anzi: “il risultato negativo rende più urgente l’avvio di una fase costituente già da domani”
Fausto Bertinotti, Sinistra l'Arcobaleno

Panorama.it, 14 aprile 2008 (dopo la sconfitta alle elezioni politiche)


Sinistra e Libertà è la nuova alleanza elettorale per le prossime elezioni europee 2009 che punta a superare la nuova soglia di sbarramento del 4%. Il cartello dei cinque partiti - i fuoriusciti del Prc, Movimento per la Sinistra, i Verdi, il Partito Socialista e gli ex del Pdci, Unire la Sinistra - è stato presentato ufficialmente questa mattina a Roma da Nichi Vendola.
Alle Politiche del 2008 Verdi e Sinistra Democratica erano già partner in un altro cartello, quello di “Sinistra arcobaleno”, che prese meno del 4% dei voti, non riuscendo a eleggere neanche un parlamentare. Rifondazione comunista e Pdci, anche loro parte l’anno scorso della fallita alleanza, daranno invece vita a una lista unitaria d’ispirazione comunista.


www.ultimenotizie.tv, 17 marzo 2009


Due liste a sinistra quindi, per intercettare i voti dei delusi del Pd e superare la soglia di sbarramento del 4%. Da una parte l'alleanza di Verdi, Socialisti, Sinistra democratica e vendoliani, sotto le insegne di «sinistra e liberta» dall'altra i comunisti di Paolo Ferrero e Oliviero Diliberto, con la storica falce e martello.

Il mattino.it, 16 marzo 2009



"Diamo vita ad una lista anticapitalista che unisce in una proposta politica per l’Europa il PRC, il PDCI, Socialismo 2000 e i Consumatori Uniti."

www.unaltraeuropa.eu, programma elettorale di Rifondazione e Comunisti Italiani


"Sinceramente mi è difficile comprendere l'acrimonia che Ferrero e Diliberto dedicano alla mia persona e al nostro movimento. Quella della contumelia e della rissa a Sinistra è una logica che non mi appartiene".

Nichi Vendola (Sinistra e Libertà), rispondendo alle critiche di Diliberto e Ferrero su Sinistra e Libertà.


"Mi batto per far nascere in Italia una grande sinistra unitaria e popolare. Da questo punto di vista auguro anche a Rifondazione di poter superare la soglia di sbarramento, e naturalmente lo stesso auguro a noi, anche incoraggiato dalla crescente simpatia che sta riscontrando il progetto di Sinistra e Libertà".
Nichi Vendola (Sinistra e Libertà), 18 aprile 2009

lunedì 18 maggio 2009

Nostradamus di sinistra (1)

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"L’idea di federare l’esistente, Rifondazione più Comunisti italiani più Verdi eccetera, è ridicola. Mi fa venire l’orticaria. Non avremmo alcuna capacità di attrazione".

"Per unire la sinistra radicale in Italia, com’è già avvenuto in Europa, occorre una nuova cultura, una vera operazione politica di rifondazione. Dobbiamo costruire una rete. Rompere la separazione tra politica e movimenti. Fare una cosa nuova, non un baraccone o un baracchino di ceti politici..."

Fausto Bertinotti, alla vigilia delle Elezioni Europee 2004


Non è un partito ma un "soggetto unitario", non ha la falce e il martello nel simbolo, vuole competere da sinistra con il Partito Democratico di Walter Veltroni puntando a raccogliere il 15% dei voti. È la Sinistra - l'Arcobaleno, nata ufficialmente alla Fiera di Roma dopo due giorni di assemblea e tenuta a battesimo al canto di "Bella Ciao" (intonata dai leader di Rifondazione Comunista, Pdci, Sinistra Democratica, mentre i Verdi hanno preferito non cantare).

"Sinistra Arcobaleno deve puntare a superare il 15% dei voti per essere una forza di governo"
Pecoraro Scanio, Verdi

"Da oggi lanciamo una sfida sull'egemonia al Pd"
Franco Giordano, Prc

"Questo deve essere il nostro cimento del futuro. Un parto, un partire, non so se un partito, ma certo una costituente, un soggetto che sappia leggere il cuore della nostra società. [...] C'è una poesia di Pasolini che dice che "il vento del futuro non cessa di ferire". Ecco, nel parto c'è il dolore, c'è sempre, ma c'è anche la gioia di una nascita".
Nicky Vendola

Dichiarazioni e notizie tratte da Corriere.it, 10 dicembre 2007



Quasi uno "tsunami" elettorale quello prodotto dal voto, che ha scalzato dal seggio tanti leader e personalità che hanno segnato questi ultimi due anni di legislatura. Addio al Parlamento del veterano Fausto Bertinotti, che dopo aver guidato Montecitorio è stato tagliato fuori due volte: come leader della Sinistra Arcobaleno e come segretario del Prc.
L'operazione ghigliottina, condotta dalla soglia di sbarramento, ha fatto cadere le teste di tutti e quattro i leader dei partiti della sinistra che avevano dato vita alla sinistra Arcobaleno.
Restano fuori anche il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio e Fabio Mussi, il "capo" della Sinistra Democratica.

IlSole24ore.it, 15 aprile 2008 (dopo le elezioni del 2008)


In poche parole la Sinistra arcobaleno non solo non otterrà nessun senatore, ipotesi che in qualche modo Fausto Bertinotti, Alfonso Pecoraro Scanio, Oliviero Diliberto e Fabio Mussi avevano messo nel conto. La novità delle politiche 2008 è che Rifondazione comunista, verdi, Comunisti italiani e Sinistra democratica non potranno contare nemmeno su un singolo deputato. Quindi dal Parlamento usciranno, per la prima volta dai tempi della costituente, i comunisti. E verranno cancellati anche i Verdi, che a partire dalla fine degli anni Ottanta sono stati una costante del panorama.

Il giornale.it, 15 aprile 2008

sabato 16 maggio 2009

Una nuova corsa

carl_lewisIsola di Krino riapre. In realtà non ha mai chiuso, ma procedeva con molto relax. E' vero che bisogna sempre riflettere sulle cose, documentarsi; personalmente trovo molto difficile scrivere qualcosa senza aver fatto ricerche approfondite, ma bisogna essere realisti: giornalisti non siamo, anche se possiamo fare lavori mille volte più seri di tanti giornalisti italiani; non viviamo di giornalismo, i nostri impegni quotidiani sono altri, nel mio caso lo studio universitario e l'impegno civico.
Il tempo di leggere è sempre poco, figuriamoci di leggere cose lunghe al computer. E non posso certo pretenderlo dagli altri, visto che siamo tutti presi da impegni; è quello che ci impone la società moderna, e si ci augura soltanto che tutti questi impegni possano essere soddisfacenti, contribuire alla nostra crescita personale e alla nostra realizzazione. Almeno in parte.
Carl Lewis, "il figlio del vento", nella foto, rappresenta un po' la freneticità e la velocità della nostra vita. Uno dei più grandi atleti di ogni tempo, 9 medaglie olimpiche, un vegano convinto. Ho voluto inserirlo perchè sembra quasi dirci che si può correre, si deve correre, ma si ci può anche fermare e prendere decisioni "controcorrente".
Torniamo a noi. Date le premesse, ho pensato che il blog Isola di Krino, tenendo ferme le sue finalità originali, potrà ospitare d'ora in avanti prevalentemente idee, riflessioni, opinioni, ragionamenti o semplici segnalazioni di altri articoli o video dalla immensa rete. E, of course, non assicurando un articolo ogni giorno, anche perchè penso che ci sia bisogno di riflettere un po'. Ovviamente non saranno opinioni campate in aria o basate su idee e convizioni, ma in linea con la filosofia del blog, saranno comunque basate il più possibile su fatti oggettivi e da una, seppur limitata, esperienza nel campo dell'attualità e della politica/economia/società.
In questo modo però ho bisogno della vostra partecipazione. Vi invito a partecipare in modo attivo commentando, corregendo, obiettando, in modo da sviluppare idee e ragionamenti insieme.

P.S. Ultima comunicazione. A partire dal prossimo articolo, utilizzerò i tag in modo molto preciso, in modo da avere un lungo elenco di nomi nella colonna a destra (che sposterò in fondo alla pagina) , e rendere la ricerca più semplice.

giovedì 16 aprile 2009

Le potenzialità delle IPAB italiane (la mia tesi di laurea...)

Sono finalmente riuscito a pubblicare la mia tesi online, mantenendo i diritti d'autore ma rendendola disponibile e condivisibile. In fondo a questo post trovate i link per scaricarla o sfogliare il testo online.

Di cosa parla? Di IPAB, Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Enti pubblici, misteriosi e sconosciuti, costituiti in gran parte da edifici, conservatori, complessi monumentali, fondi agricolti, beni di vario tipo, donati dai nobili di un tempo col fine di assistenza e beneficenza per i bisognosi. Nel 1888 se ne censirono 21.819, nel 1999 il numero è sceso a 4200. Che fine hanno fatto? 

Svendute, regalate a privati, inutilizzate....le IPAB sono state oggetto di affari d'oro, collusioni e imbrogli, proprio sfruttando il silenzio che li circonda ancora oggi. Pensate solamente che Tangentopoli è iniziata con l'arresto di Mario Chiesa, presidente di una ricca IPAB milanese. I loro patrimoni, secondo una stima minima, ammontano a 53 miliardi di euro.

Nel 2000 la legge 328 inserisce le IPAB nella rete di servizi sociali regionali, e il decreto del 2001 n.207 prevede che ogni regione emani una propria legge per disciplinare la trasformazione delle IPAB in ASP, Aziende di Servizi alla Persona. In tal modo restano enti pubblici, con una gestione autonoma e più efficiente, e collaborano con le ASL nel fornire assistenza e servizi sociali ad anziani, bambini e categorie svantaggiate. L'Emilia Romagna, regione all'avanguardia nel welfare, ha emanato la sua legge nel 2004: nella tesi ho scelto di raccontare l'esempio della ASP di Imola e dei suoi servizi utili alla cittadinanza e anche innovativi, come il condominio solidale per anziani.


La Campania, invece, è una delle poche regioni, forse l'unica attualmente, a non avere la legge sulle IPAB, che restano ancora soggette alla legge Crispi del 1890. Il caso approfondito nella tesi riguarda l'IPAB del comune di Massa Lubrense (NA), che conta ben 3 Conservatori (non di musica...nascono come scuole per orfani) e un notevolissimo patrimonio. L'assistenza si è fatta fino al 1940 circa, periodo in cui amministratori accondiscendenti hanno iniziato a rinunciare ad ogni loro potere a favore di 3 congregazioni religiose diverse che hanno occupato i 3 edifici. Gli Statuti, che prevedevano l'obbligo di assistenza e beneficenza, sono stati ignorati e calpestati. E' così che enti pubblici sono diventati Conventi, spazi chiusi, inutilizzabili tuttora perchè occupati abusivamente, spariti dalle menti dei cittadini massesi che vivono in un territorio privo di servizi sociali. Nel 1997, con la nomina di un nuovo Presidente dell'IPAB, è iniziata una fase di risanamento, durata 8 anni, di riscoperta della storia, dei documenti, dei tanti vergognosi fatti accaduti, che ricostruisco nel modo più chiaro e documentato possibile nel testo. Attualmente, con una nuova amministrazione, il risanamento sembra essere sparito dal programma, e anzi recentemente sono state anche azzerate le voci di spesa per l'assistenza ai bambini: si corre il rischio, in tal modo, che l'IPAB cessi di esistere come ente, e che vada a far parte di quelle migliaia di IPAB sparite nel nulla in questi decenni.

Come cittadino non posso tollerare una situazione del genere, aggravata dal fatto che Massa Lubrense ha urgente bisogno di spazi e servizi. Ho deciso di scrivere questa tesi partendo dal risvolto economico delle IPAB, che secondo me possono costituire, se ben utilizzate, un mezzo virtuoso per aumentare i servizi sociali ai cittadini di tutta l'Italia, senza gravare sulla spesa dello Stato e sulla precaria situazione finanziaria di alto debito pubblico.

Per il capitolo dedicato all'IPAB massese ringrazio con affetto l'aiuto e il supporto insostituibile della dott.ssa Morvillo, ex-Presidente dell'IPAB e instancabile ricercatrice, protagonista del risanamento e di un'opera decisa e onesta per restituire ai bambini quello che gli spetta di diritto.

Per concludere, comunico che questa settimana è nato un Comitato di cittadini che si dedicherà all'IPAB, facendo pressione per continuare il risanamento e monitorando la situazione denunciando gli eventuali problemi agli organi di controllo, in primis la Corte dei Conti. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi della nostra azione.

Per scaricare la tesi "Le potenzialità delle IPAB italiane: due casi a confronto":
1. Parte 1 (testo)
2. Parte 2 (appendice documentale) - 57MB

Per sfogliare online, in modo interattivo, la tesi,:
1. Parte 1 (testo)
2. Parte 2 (appendice documentale)

Creative Commons License
Le potenzialità delle IPAB italiane by Stefano Esposito is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License

mercoledì 1 aprile 2009

Qualche buona idea contro la crisi

"Rinunciare, tagliare, contenere. Oppure inventare, ripartire, imparare. Ci sono tanti modi di affrontare la crisi. Abbiamo scelto 45 piccole, buone idee a cui ispirarsi per disegnare il nostro nuovo stile di vita." Così scrive il Corriere della sera online in un articolo di oggi. Propongo le idee più interessanti secondo me! Articolo originale: http://www.corriere.it/economia/09_marzo_31/magazine_45_piccole_idee_anti_crisi_71404694-1dd0-11de-84d3-00144f02aabc.shtml

earth_miniIdea 12: Microcrediti per piccoli artigiani
Disoccupati, piccole aziende artigiane in crisi, o vittime del ritardo di pagamento di committenti altrettanto in difficoltà. Sta diventando questo il nuovo target di chi si rivolge a Micro. Bo – Associazione Microfinanza Bologna, onlus attiva, tra l’altro, nel microcredito. Con 50 interventi annui, la onlus nata 4 anni fa agisce come garante presso istituti bancari sempre più restii a concedere il credito. Proprio ora che servirebbe di più.


Bologna e l'Emilia Romagna non tradiscono, per fortuna, la sua attenzione al sociale in un mondo di individualismo. Speriamo non vada in decadenza insieme al degrado che invade sempre più la città.

idea 45: Smettere ma per sempre
Risparmiare almeno 1.400 euro all’anno e guadagnarci in salute, senza contare la riduzione della spesa sanitaria. È l’affare da non perdere: smettere di fumare. L’idea non sarà originale ma la convenienza è indiscutibile. Come dice Renato Pozzetto nell’ultima campagna del Ministero: “Il fumo uccide: difenditi”.


E in più, aggiungo, chi fuma comporta una spesa sanitaria maggiore che paghiamo tutti noi con le tasse! Inquina, sporca, contribuisce a finanziare le industrie peggiori al mondo. Il bello è che magari si fa volontariato e poi si fuma, personalmente lo trovo assurdo poi non so voi. In ogni caso ognuno fa quel che vuole! capisco che per me è facile parlare, ma chi fuma di fatto è una persona dipendente e anche se si rende conto di certe cose immagino abbia difficoltà a smettere. Biologicamente è una droga, c'è poco da discutere.

idea 15: Pane e pizza fai-da-te
Sei euro al chilo, manco fosse una specialità di pasticceria. Il prezzo del pane è alle stelle e i consumi calano, ma non a casa. La risposta di molte famiglie è “allora me lo faccio”, ecco spiegato il boom delle macchine per farlo. In tre ore si sforna un chilo di pane buono e genuino che resta fresco per diversi giorni e che ci viene a costare molto meno di un euro per la materia prima. Fa tutto la macchina (se ne trovano da 40 euro in su), basta ricordarsi di tenere in casa farina e lievito. Per ricettari e consigli cercare su internet o in libreria (Facile come il pane, ed. Red). Il passo successivo è la macchina cuocipizza per i sabato sera con gli amici.


Confermo!! Ho da un anno la macchina del pane ed è fantastica, il pane è molto più buono e lo fai come vuoi tu senza perdere nemmeno 5 minuti.

idea 23: il prezzo è giusto, lo dice il web
Una volta bisognava avere molto tempo libero e girare diversi negozi per trovare le offerte migliori. Adesso il servizio è già pronto, è gratuito e viene continuamente aggiornato. Basta cercare online e callaudatissimi siti ci guidano all’acquisto migliore. Per esempio www.trovaprezzi.it oppure www.kelkoo.it


idea 16: Guardiani spegni luci e pc
Tra i corridoi dell’istituto Itis “Castelli” di Brescia li chiamano “guardiani della luce”, trenta studenti (due per classe) che hanno il compito di spegnere neon e computer una volta finite le lezioni. Conti alla mano le ronde anti-spreco degli studenti hanno fatto risparmiare all’istituto scolastico il 17% sulla bolletta dell’Enel. I soldi risparmiati nell’ultimo anno adesso verranno investiti in progetti di educazione ambientale. Attenzione anche a casa ai led accesi, dalla tv al pc. I consumi degli stand-by sono costi tagliabili.


e aggiungo, consumare meno carne è molto più efficace di queste misure, che sono comunque da prendere. Lo dimostrano studi e calcoli tra l'altro non difficili da fare.

Idea 5: Una bici per te ad ogni angolo
Pedalare mantiene in forma, è divertente e non inquina. Per questo il bike sharing dopo Parigi e Barcellona sta prendendo piede anche in Italia (hanno aderito circa 60 comuni). Con una tessera elettronica o con una chiave che contiene un codice personale si ritira una bici da una rastrelliera e si riconsegna quando non serve più, anche dall’altro capo della città. Stenta a decollare a Roma (www.roma-nbike. it), piace sempre di più ai milanesi (www.bikemi.it).


Basta traffico insostenibile di auto private con una sola persona dentro, siamo ridicoliiiiiii!!!!!!!! vai di bus, metropolitane, car sharing, tram, e bici quando si può e ci sono le piste! E se non ci sono, chiedetelo ai sindaci!

idea 17: Metti una pala sul tuo tetto
Per sfruttare la forza dei venti e farsi un po’ d’energia domestica, si può installare in giardino o sul tetto una pala micro-eolica da 400W: se non supera 1 metro di diametro (come un’antenna parabolica) e 1,5 d’altezza non richiede autorizzazioni perché assimilata ad un intervento di manutenzione ordinaria. Il costo s’aggira sui 1.300 euro (più 50/60 per l’inverter) e può far funzionare irrigatori, pompe da pozzo ed elettromestici come tv o frigo. Niente calma piatta, però, intorno a casa: il vento deve soffiare in media a 5 metri/secondo.


Non conosco questa tecnologia e non so quanto sia utile e in quali zone, ma è un invito a considerare le energie alternative, tra cui principalmente il solare visto che l'Italia ha un'irradazione spaventosa e siamo pieni di incentivi. Bisogna attivare anche i condomini!

martedì 17 marzo 2009

Top-ten - la classifica dei problemi dell'Italia

Spesso mi chiedo: qual è il problema principale di questo paese? Si può fare un elenco, azzardare una classifica, ma individuare il più importante è un esercizio teorico forse possibile in Svezia, in Germania, ma in Italia quasi impossibile. Il nostro è un paese con tante caratteristiche, in buona parte negative purtroppo, e con un numero di problemi, spesso di pari gravità, impressionante, che si intrecciano in dinamiche storiche, culturali e politiche molto complesse. Non è un caso che nelle classifiche comparative mondiali siamo sempre agli ultimi posti, spesso a contenderci una posizione con paesi del terzo mondo, e in Europa siamo sempre lì, in coda, in compagnia di Grecia, Portogallo, Spagna anche se ultimamente ha preso vantaggio, e alcuni paesi dell'Est.
Ma perchè? Se aveste la possibilità di avere una legislatura a vostra disposizione, con buoni poteri, quale sarebbe IL problema che reputereste primario e affrontereste con più forza?
In questa sorta di rubrica, senza troppe formalità, voglio appuntarmi tutti i fatti di cronaca, notizie e dati che riterrò utili per cercare di individuare, progressivamente e discutendo anche con voi lettori, i problemi più gravi dell'Italia. In questo modo, infine, riuscire a costruire un metro più oggettivo per valutare se davvero le forze politiche che si propongono di governarci siano sulla buona strada per cambiare la vita in questo paese, proponendosi di affrontare quei problemi strutturali gravi, o agiranno solo in superficie lasciando il paese nelle condizioni, spesso disastrose, in cui è attualmente.

Vorrei iniziare da un fatto di cronaca che riguarda la giustizia, che è uno dei problemi candidati per la top ten. Il 13 febbraio 2009 Jamel Mohaib, tunisino irregolare di 33 anni, ha violentato una ragazzina quindicenne in un parco di via Mattei, a Bologna. Il 9 marzo è stato condannato con rito abbreviato a 6 anni e mezzo di carcere, e a risarcire 50.000 euro. Il processo si è svolto in pochissimo tempo grazie ad alcune nuove norme del pacchetto sicurezza che prevedono tale procedura nel caso in cui il pubblico ministero riesca a svolgere le indagini in 30 giorni. Le indagini in questo caso sono state facili, data la dinamica del fatto: la ragazzina attendeva gli amici sotto casa, quando la bestia ("uomo" o "animale" è un termine troppo nobile per tali individui) le si avvicina e la trascina nel parco vicino. Un testimone osserva il fatto e chiama immediatamente la polizia: la bestia tenta anche di difendersi negando di aver violentato la ragazza.
Comunque, ciò che voglio mettere in evidenza di questa notizia sono alcuni aspetti:
a) Jamel Mohaib il 7 agosto 2008 venne già condannato ad 8 mesi di carcere per spaccio di eroina, quindi avrebbe dovuto scontare la pena fino ad aprile 2009.
b) Mohaib esce di carcere il 15 gennaio 2009, per vari motivi tecnici, scatenando alcune polemiche
c) Mohaib continua a vivere sul territorio italiano e persistere nella sua condizione di irregolare.
c) Mohaib violenta la ragazza il 13 febbraio 2009, un mese dopo.

Questa notizia, che purtroppo è solo una delle tante riguardanti la violenza sulle donne, mi sembra che inizi a far emergere due problemi che inserirei nella classifica delle cause più importanti della situazione italiana; la prima è la cultura dell'illegalità, che si riscontra in questo caso nella nostra pacifica accettazione di migliaia di stranieri irregolari come se fosse una cosa normale; la seconda è l'inefficienza del sistema di leggi e norme che regola il funzionamento della giustizia. Intanto pensiamoci su, torneremo spesso sull'argomento.

venerdì 6 marzo 2009

Un po' di gastronomia: Kartoffelsalat e Patè di lenticchie rosse

Come avrete notato è da mesi che non pubblico più articoli. Sto seguendo comunque l'attualità politica ma ho deciso di dare priorità ad altre cose, lo studio in primis, e quindi ho messo da parte il lungo lavoro di ricerca delle informazioni, dati, etc..a cui è abituato chi leggeva questo blog. Non ho mai amato fare articoli di semplice opinione, devo sempre documentare tutto ciò che dico, ed ora non riesco a farlo.

Un'attività che invece non ho messo da parte è quella di cucinare e mangiare bene. Trovandomi in un periodo creativo, ho deciso di inserire sul blog le ricette più buone con cui mi sto cimentando. Di solito quando provo ricette prese da internet o da siti americani, c'è sempre qualcosa che non torna, e il risultato non sempre è convincente. E invece, stranamente, in questo periodo tutte le ricette che ho testato sono state un successo! La prossima volta basteranno solo dei piccoli accorgimenti per renderle perfette.
Trovo indispensabile appuntarmi ingredienti e procedimento per le future realizzazioni, e visto che ci siamo, le propongo anche a voi, non si sa mai! Le ricette sono indicativamente per 3-4 persone, ma sono tutti piatti che si conservano per diversi giorni (eccetto la pasta forse, che è meglio consumare il giorno dopo). Inutile dire che sono tutti deliziosi piatti vegetariani, alla faccia di chi ancora crede che mangiamo solo insalatina e verdure. Ecco le prime due ricette!

Kartoffel salat



Insalata di patate, tipicissimo piatto tedesco, che ho amato in germania e che ho riprodotto con l'immenso piacere di scoprire che viene praticamente identico, anzi più buono!

6 patate intere (media dimensione)
1 cipolla bianca, tagliata a pezzettini
2 cucchiai di farina 00
2 cucchia di zucchero bianco
2 cucchiaini di sale
1/2 cucchiaino di pepe
1/2 cucchiaino di paprica in polvere (opzionale)
1 cucchiaino di senape (opzionale)
Prendete un bicchiere e riempitelo:
2/3 di acqua
1/3 di aceto di vino bianco
2-3 cucchiai di olio circa
Lavate le patate, immergetele in acqua leggermente salata, portate ad ebollizione e cuocetele finchè sono cotte ma NON troppo, altrimenti dopo si rompono. Pelatele, lasciatele raffreddare, poi tagliatele a fettine o pezzettini a vostra scelta.

Mentre le patate si raffreddano, in un recipiente mescolate:
- farina
- zucchero
- sale
- pepe
Prendete una capiente (alla fine dovrà contenere le patate) padella antiaderente: fate soffriggere la cipolla nell'olio, senza bruciarla. Aggiungete il contenuto del recipiente, e fate cuocere a fiamma bassa per 5 minuti mescolando sempre. La cipolla assorbe tutto il condimento, e come se si caramellasse; se c'è troppa farina aggiungete un po' di acqua o olio.

A questo punto aggiungete il bicchiere di acqua e aceto insieme alla senape e alla paprica. Mescolate bene e fate cuocere un paio di minuti.
Aggiungete le patate, a fuoco minimo mescolate molto lentamente, senza romperle, le patate devono amalgamarsi bene con il condimento. Spegnete, lasciate raffreddare. E' pronto!! La kartoffelsalat si vende nel banco frigo dei supermercati tedeschi, ma potete consumarla sia fredda che leggermente scaldata. Come preferite!

(Ricetta originale, da me modificata: http://www.worldfood.it/ricetta-kartoffelsalat/2/)

Patè di lenticchie rosse (senza grassi)




Le lenticchie si prestano alla preparazione di deliziosi patè, dal gusto mediterraneo, delicati, che potete utilizzare come contorno, accompagnamento, su bruschette, etc..

1 bicchiere di cipolle tritate
1 bicchiere di scalogno
uno spicchio di aglio sminuzzato
1 cucchiaio di ketchup
3 bicchieri di acqua
1 bicchiere e mezzo di lenticchie rosse, lavate e sciacquate. Se volete lasciatele in ammollo qualche ora.
2 foglie di alloro
timo e/o altre spezie a vostra scelta (tipo mediterraneo)
sale

Far cuocere le cipolle e lo scalogno in un po' di acqua, qualche minuto finchè non si ammorbidiscono.
Aggiungete mezzo bicchiere di acqua, un pizzico di sale, il ketchup, l'aglio e il timo, mescolate qualche minuto finchè non evapora parte dell'acqua. Quando è rimasta poca acqua, aggiungete le lenticchie, i 3 bicchieri di acqua e l'alloro. Coprite con un coperchio (ma va bene anche senza), cuocete circa 20 minuti.
Aggiungete sale e pepe, e cuocete altri 10 minuti.

le lenticchie devono essere ben cotte, molto morbide, e formare quasi una crema. Se preferite, dopo aver spento potete passare il tutto con un mixer ad immersione, per renderlo davvero cremoso.
Mettete in una pirofila, fate raffreddare e conservate in frigorifero.

(Ricetta originale da me modificata: http://fatfreeitalia.splinder.com/ la foto l'ho rubata alla cara Vera, che ha un blog fantastico, sono sicuro non se la prenderà! )

Alla prossima!

giovedì 15 gennaio 2009

Un po' di umanità

Questo intervento nasce su facebook, e lo condivido anche sul blog. La pagina che cito successivamente è la seguente: http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=685

I veri protagonisti non compaiono nelle pubblicità
. Non è bello essere presi per i fondelli, con pubblicità che distorcono la realtà nascondendo le conseguenza di un gesto che tanti fanno, come quello di comprare un etto di prosciutto. Eppure accade in Spagna come in Italia. Ci siamo evoluti abbastanza per vivere meglio senza consumare cibi animali, come è ampiamente dimostrato dalla medicina.Ci terrei che i miei amici dedicassero 5 minuti a guardare questo video (è duro per i sentimenti ma niente sangue) prodotto da un gruppo di spagnoli (sottotitoli in italiano) davvero in gamba. Link diretto al video: http://vimeo.com/2748075 oppure ecco direttamente la finestra del video.


Uguaglianza Animale risponde a pubblicità che ridicolizza il vegetarianismo from Igualdad Animal on Vimeo.


Ho sempre mal tollerato le battute sul prosciutto, considerando che i maiali sono animalipiù intelligenti dei cani e molto più puliti a parità di condizioni. Vi immaginate un cane in 2 metri quadrati tenuto rinchiuso un mese? Diventerebbe fetido e ricoperto di escrementi. L'unica scusante che ho trovato all'indifferenza è che quasi nessuno conosce questa realtà, in TV non ha nemmeno lo 0,1% di spazio, nessuno sa nulla degli animali che non siano i soliti gattini e cagnolini (che palle!!!!!!!!!!! ma perchè a mangiare cani e gatti ci troviamo qualcosa di disumano?? un velo di ipocrisia...), e non sa cosa succede quando ingerisce determinati cibi. Il nutrizionista Cannella in TV non lo dirà mai, e ve lo dice uno che ci ha discusso direttamente via posta senza che lui sia stato in grado di argomentare in qualche modo e difendere il consumo di carne. Semplicemente non è scientificamente possibile, e lui lo sa ma non lo dice. Ma per una volta voglio lasciar stare l'aspetto medico, e parlare dell'aspetto umano.

Se siamo davvero "umani" allora bisogna un po' aprire gli occhi e comportarsi concretamente da esseri rispettosi degli altri, senza rifugiarsi dietro scuse futili o ragionamenti filosofici che crollano miseramente dietro la realtà rappresentata da un video come questo (ed è solo uno dei tanti). Mi piace credere che nessuna delle persone che conosco, dopo aver visto certe cose ed essersi informato, non sia in grado di rinunciare o almeno provare a rinunciare a prosciutto e carne, invitando amici e parenti a fare lo stesso. Salvare l'africa sofferente è una impresa che va fatta ma non da soli; salvare milioni di animali sofferenti invece è molto molto molto semplice, si può iniziare senza sforzi e senza scuse oggi stesso. Io resto a disposizione di chiunque per aiutare nel cambiamento, anche dal punto di vista culinario (affatto trascurabile e ricchissimo di gusti e ricette al contrario di quanto si creda!! Nella pubblicità del video quei poverini fanno la parodia dei vegetariani che mangiano "insalata e sedano, sedano e insalata", siamo proprio a livelli di ignoranza pietosa).