sabato 30 settembre 2006

Incontrare il mondo...in una bandiera

Oggi viviamo un paradosso (anzi, uno dei tanti...): abbiamo a disposizione una quantità pressocchè illimitata di informazioni, dati e opinioni, ma ci sfugge quasi sempre una visione globale dei fenomeni. Mettere insieme fatti solo apparentemente locali, intrecciare le singole dinamiche per avere il quadro complessivo è un lavoro più difficile, che richiede più tempo, memoria e attenzione.
Questa operazione in un mondo normale dovrebbe essere svolta da chi si occupa di informazione, che non dovrebbe limitarsi ad inondarci di discorsi, o peggio, di opinioni di dubbia affidabilità.
Oggi dopo aver visto qualsiasi telegiornale, Rai o Mediaset che sia, conoscerete le dichiarazioni e le idee dei politici appartenenti ai maggiori partiti italiani, al governo o alle istituzioni, saprete in che modo gli italiani stanno affrontando il “grande caldo” o il “grande freddo”, a seconda delle stagioni, i retroscena della cronaca rosa, nera, bianca e così via, gli ultimi gossip sul famoso di turno, e altri argomenti più o meno interessanti.
Se vi fermate a riflette però vi renderete conto che vi sta sfuggendo il contenuto della legge o del provvedimento su cui avete ascoltato le dichiarazioni di tutti i politici, saprete nulla o poco delle cause del pericoloso cambiamento climatico sulla terra, delle responsabilità e sulle cause umane, e sulle soluzioni possibili. Come amo ripetere spesso (non è mai abbastanza...), l'informazione utile va cercata, difficilmente qualcuno ce la preconfezionerà.

Qualcuno ha deciso di unire l'immediatezza comunicativa delle immagini alla più lenta ricerca di dati.
Icaro Doria è un brasiliano che ha trovato un modo tanto originale quanto efficace di “far conoscere il mondo”, (Meet the world) sfruttando la consistenza delle diverse aree rappresentate dai colori delle bandiere degli stati. Infatti utilizzando le bandiere di alcuni paesi del mondo e alcuni dati rilevanti frutto di ricerce personali su siti come quello di Amnesty International e delle Nazioni Unite, il giovane artista ha prodotto una galleria di 8 bandiere ( Stati Uniti, Unione Europea, Somalia, Burkina, Brasile, Colombia, Angola, Cina, ) che illustrano in modo grafico e originale diversi problemi, dalle diverse opinioni dei cittadini statunitensi sulla guerra in Iraq ai dati sulla violenza contro le donne in Africa e le malattie che flagellano l'Angola. Anche se non proprio recente, a me l'iniziativa è piaciuta molto e ho deciso di proporla; se avete apprezzato anche voi l'idea diffondete liberamente questo articolo (e lasciate un commento indicandomi dove l'avete inserito). Inserisco un paio di bandiere qui sul blog, mentre le rimanenti le trovate all'indirizzo dell'autore. Buona visione, e buona riflessione... 

Icaro Doria, Meet the World


domenica 24 settembre 2006

Un indovino mi disse - Tiziano Terzani

Dopo la prevista sospensione estiva e le impreviste difficoltà "logistiche" (di connessione) durante il mese di settembre, il nostro blog riprende la sua attività. Ci sono molte novità nella nostra piccola Italia e soprattutto nel mondo, e cercheremo di commentarle e analizzarle con la consueta attenzione per i fatti e con una visione il più completa possibile. Seguiteci e soprattutto partecipate attivamente commentando i nostri articoli, diffondendoli ovunque vogliate nel rispetto delle regole (vedi le regole di copyright) e criticandoci quando volete, ci contiamo! Ho deciso di riprendere l'attività proponendo la recensione di un libro, che spero possa cambiare il vostro modo di intendere il mondo e il viaggio. Grazie a tutti

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Vi confesso che da tempo non provavo tanto piacere nel leggere, ed ero proprio alla ricerca di qualcosa che mi distraesse dal mio solito genere di letture quando mia madre, che approfitto per ringraziare, mi ha consigliato questo libro.
“Un indovino mi disse” è un libro davvero insolito, piacevolissimo. Descrive l'avventura dell'autore, Tiziano Terzani, giornalista e scrittore fiorentino scomparso nel 2004 e che, un po' per lavoro, un po' per passione, ha amato girare il mondo, specialmente le regioni dell'Asia orientale in cui è vissuto per vari decenni. Ci racconta di importanti avvenimenti storici che hanno interessato quelle zone negli ultimi decenni, di guerre e accordi di pace, di uomini politici e militari potentissimi che hanno determinato le sorti di interi popoli, e con cui ha avuto l'opportunità, in veste di cronista, di parlare. Il modo in cui ci rende protagonisti delle sue avventure è però molto coinvolgente, e molto distante dalla noiosa pacatezza di un classico libro di storia.
Il particolare titolo del libro introduce subito la scintilla che ha dato vita a tutto ciò, portando Terzani a vivere forse l'anno più interessante della sua vita e a fargli acquistare una prospettiva completamente nuova. Nel 1976, mentre si trovava per le strade di Hong Kong, un vecchio indovino cinese gli disse: “Attenzione! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare. Non volare mai!”. Terzani, pur sempre occidentale, era piuttosto scettico riguardo le profezie, ma ha infine deciso di seguire il consiglio del vecchio, rinunciando agli spostamenti aerei per tredici mesi; una decisione che ha reso il suo mestiere di giornalista una impegnativa sfida completamente nuova e originale, ma che gli ha permesso di venire a contatto con una realtà impossibile da notare spostandosi da un moderno aeroporto all'altro. E' così che nasce il racconto di questo incredibile periodo in cui l'autore viaggia per tutta l'Asia, dalla Thailandia dove vive al Vietnam, da Singapore “Un'isola ad aria condizionata”, alla Birmania, in treni sovraffollati e per stazioni piene di un'umanità povera e ai più sconosciuta, in auto sgangherate e su navi da carico. Alla ricerca di storie, di umanità vissuta e di...indovini: cartomanti, monaci astrologhi, sensitive. L'autore si diverte in questa ricerca, combattuto tra scetticismo e curiosità, che lo porterà ad avvicinarsi a questa cultura tradizionale impossibile da ignorare e che pervade profondamente ogni strada dell'Asia, spesso influenzando decisioni politiche, di lavoro o d'amore. Si ritroverà infine a scoprire la meditazione seguito da un curioso maestro, americano ex agente della Cia.

Leggendo questo libro capiremo perchè noi occidentali stiamo guardando con l'occhio sbagliato allo sviluppo impressionante della Cina, dedicando pagine e pagine di informazione a questo miracolo economico e ignorando tutte le altre conseguenze. Da occidentale vissuto in Cina per anni e profondo conoscitore dell'Asia, Terzani ci aiuterà a scoprire un punto di vista diverso per cui dietro questo cambiamento, troppo rapido, si cela un'immensa cultura che sta scomparendo, vittima della ottusa corsa alla modernità e alla ricchezza. I vecchi valori della civiltà cinese sostituiti nel giro di una generazione da un nuovo dio, il denaro. Capire in che modo si sta sviluppando la Cina è forse l'insegnamento maggiore che questo libro, quasi indirettamente, ci lascia, e che ci riguarda tutti. Un passaggio mi è particolarmente piaciuto, e voglio proporverlo:

“Il Tibet, per proteggere la propria spiritualità, ha impedito per secoli s chiunque di varcare i suoi confini ed è così che ha mantenuto la sua specialissima aura. Lì, a rompere l'incanto è stata l'invasione cinese: anche quella avventura, ovviamente, in nome dello sviluppo. Una delle notizie più sconcertanti che ho letto di recente è che i cinesi, per facilitare l'accesso ai turisti, hanno deciso di “modernizzare” l'illuminazione del Potala, palazzo-tempio del Dalai Lama, e ci hanno introdotto il neon. Non l'hanno certo fatto a caso: il neon uccide tutto, anche gli dei. E con loro muore sempre di più anche l'identità dei tibetani. Il grande scrittore giapponese Tanizaki, in uno dei brani più commoventi sulla scomparsa del vecchio Giappone, spazzato via dalla modernità, fa l'elogio dell'ombra che così tanto contribuiva a creare l'atmosfera e con ciò l'anima, delle vecchie case di legno e di carta.
La penombra del Potala, la cattedrale-residenza del Dalai Lama, aveva la stessa funzione: bisognava entrare nei recessi di quello straordinario palazzo al buio, e solo lentamente scoprire, nella luce tremolante delle lampade al burro, le smorfie delle ogre e i sorrisi benevoli del Buddha. Il neon ora impedisce ogni scoperta, tarpa le ali a chi voglia ancora abbandonarsi ai voli dello spirito.”

In conclusione il suo è un affascinante libro d'avventura, un coinvolgente diario di viaggio condito da tanti spunti autobiografici, una descrizione accurata di quelle regioni e una documentata e attualissima visione di un mondo che cambia ciecamente, senza riflettere su ciò che sta perdendo, con tutte le sue contraddizione e i suoi problemi. E un invito a viaggiare con un occhio completamente diverso dal solito.

ISBN 88-502-0613-5
Editore: TEA Tascabili degli editori associati
Pubblicazione: 1995
Collana: Saggistica
Costo: € 8,00
Pagine: 429