lunedì 18 maggio 2009

Nostradamus di sinistra (1)

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"L’idea di federare l’esistente, Rifondazione più Comunisti italiani più Verdi eccetera, è ridicola. Mi fa venire l’orticaria. Non avremmo alcuna capacità di attrazione".

"Per unire la sinistra radicale in Italia, com’è già avvenuto in Europa, occorre una nuova cultura, una vera operazione politica di rifondazione. Dobbiamo costruire una rete. Rompere la separazione tra politica e movimenti. Fare una cosa nuova, non un baraccone o un baracchino di ceti politici..."

Fausto Bertinotti, alla vigilia delle Elezioni Europee 2004


Non è un partito ma un "soggetto unitario", non ha la falce e il martello nel simbolo, vuole competere da sinistra con il Partito Democratico di Walter Veltroni puntando a raccogliere il 15% dei voti. È la Sinistra - l'Arcobaleno, nata ufficialmente alla Fiera di Roma dopo due giorni di assemblea e tenuta a battesimo al canto di "Bella Ciao" (intonata dai leader di Rifondazione Comunista, Pdci, Sinistra Democratica, mentre i Verdi hanno preferito non cantare).

"Sinistra Arcobaleno deve puntare a superare il 15% dei voti per essere una forza di governo"
Pecoraro Scanio, Verdi

"Da oggi lanciamo una sfida sull'egemonia al Pd"
Franco Giordano, Prc

"Questo deve essere il nostro cimento del futuro. Un parto, un partire, non so se un partito, ma certo una costituente, un soggetto che sappia leggere il cuore della nostra società. [...] C'è una poesia di Pasolini che dice che "il vento del futuro non cessa di ferire". Ecco, nel parto c'è il dolore, c'è sempre, ma c'è anche la gioia di una nascita".
Nicky Vendola

Dichiarazioni e notizie tratte da Corriere.it, 10 dicembre 2007



Quasi uno "tsunami" elettorale quello prodotto dal voto, che ha scalzato dal seggio tanti leader e personalità che hanno segnato questi ultimi due anni di legislatura. Addio al Parlamento del veterano Fausto Bertinotti, che dopo aver guidato Montecitorio è stato tagliato fuori due volte: come leader della Sinistra Arcobaleno e come segretario del Prc.
L'operazione ghigliottina, condotta dalla soglia di sbarramento, ha fatto cadere le teste di tutti e quattro i leader dei partiti della sinistra che avevano dato vita alla sinistra Arcobaleno.
Restano fuori anche il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio e Fabio Mussi, il "capo" della Sinistra Democratica.

IlSole24ore.it, 15 aprile 2008 (dopo le elezioni del 2008)


In poche parole la Sinistra arcobaleno non solo non otterrà nessun senatore, ipotesi che in qualche modo Fausto Bertinotti, Alfonso Pecoraro Scanio, Oliviero Diliberto e Fabio Mussi avevano messo nel conto. La novità delle politiche 2008 è che Rifondazione comunista, verdi, Comunisti italiani e Sinistra democratica non potranno contare nemmeno su un singolo deputato. Quindi dal Parlamento usciranno, per la prima volta dai tempi della costituente, i comunisti. E verranno cancellati anche i Verdi, che a partire dalla fine degli anni Ottanta sono stati una costante del panorama.

Il giornale.it, 15 aprile 2008

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