mercoledì 3 giugno 2009

Alla scoperta del Parlamento Europeo (1° parte)

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6 e 7 giugno, elezioni del Parlamento Europeo. Cos'è? a cosa serve? Conosciamo poco le istituzioni europee, e i media non ci aiutano certo nell'impresa, distratti come sono. La campagna elettorale per le elezioni europee in Italia è sempre concentrata su temi nazionali, con candidati che magari hanno qualcosa da dire in Italia, ma che non sanno nemmeno cosa dovranno fare nel parlamento europeo. La disattenzione verso l'Europa, però, non è un problema solo italiano.

La prima elezione diretta dell'assemblea comunitaria è avvenuta nel 1979, ed ha visto la partecipazione del 62% dei cittadini europei; nel 2004 la percentuale è scesa al 45,5%, con variazioni tra i paesi. Perchè? Innanzitutto proprio a causa di quella disattenzione di media e partiti, che utilizzano l'occasione per fare campagna elettorale su temi interni piuttosto che europei.
In secondo luogo, perchè il voto per il Parlamento Europeo non implica un cambio di governo, e quindi è percepito come inutile. In realtà le cose stanno diversamente. Ho la fortuna di studiare in una facoltà europeista e seguire corsi sull'UE, e sono sempre più convinto che l'Unione rappresenti uno strumento per migliorare questo paese arretrato da troppi punti di vista.

Andare a votare al parlamento europeo, indipendentemente da chi si vota, ha intanto una prima funzione fondamentale: dare legittimità all'unica istituzione realmente democratica tra quelle europee, perché è l'unica che viene eletta da cittadini e rappresenta quasi 500 milioni di persone.
Tra le istituzioni europee infatti ve ne sono alcune che rappresentano gli interessi dei singoli paesi membri, ed altre che cercano di rappresentare uno "spirito comune" europeo.
La Commissione Europea rappresenta questo spirito, e cerca di mantenere una certa neutralità rispetto ai singoli interessi nazionali. Uno dei problemi è che è piuttosto sensibile alle lobby e alle pressioni degli interessi organizzati e, dal mio punto di vista, si ispira troppo al modello degli Stati Uniti, fallimentare in campi come quello sociale ed ambientale.
Il Consiglio dei Ministri, o anche Consiglio dell'Unione Europea, è invece formato dai ministri dei singoli paesi, si occupa principalmente di elaborare i contenuti delle leggi, avvalendosi di un gran numero di comitati di supporto. Ad esempio, quando bisogna riformare la politica agricola comune, si riuniranno i ministeri dell'agricoltura tedesco, italiano, francese, svedese, etc...E' dunque un organo che media tra gli interessi dei singoli paesi, e non tanto a quelli dell'Unione.
Il Consiglio Europeo, a cui partecipano tutti i capi di governo, determina in qualche modo l'orientamento politico dell'Unione. Essendo composto dai capi dei singoli paesi, esprime posizioni comuni ma mediate tra le singole posizioni dei paesi. In politica ambientale, ad esempio, bisognerà cercare di giungere ad una decisione comune che metta d'accordo i paesi Scandinavi, all'avanguardia nel campo, e quelli arretrati come l'Italia e i paesi dell'Est.

E il Parlamento Europeo? Spero che i miei prof non se la prendano, ma provo a riassumere i punti principali in poche righe. L'assemblea europea nasce nel 1962 e ha oggi 3 funzioni principali:
- gode di un parziale potere legislativo e può proporre ed emendare leggi, ha un ruolo di consultazione delle proposte di legge, ed esercita quindi una funzione di controllo.
- può respingere o chiedere revisioni al bilancio dell'Unione, strumento fondamentale per le azioni comunitarie che poi riguarderanno tutti noi.
- controlla le altre istituzioni. Conferma le nomine dei Commissari europei, controlla gli atti, il bilancio, può fare interrogazioni e richieste, può istituire commissioni di inchiesta.

Nel Parlamento Europeo sono rappresentate una varietà di forze politiche. Il modo di lavorare è diverso da quello del parlamento italiano dove la divisione prevale e lo scontro è all'ordine del giorno. Gli euro-parlamentari eletti tendono a lavorare in modo più consensuale, cercando l'accordo anche tra forze politiche diverse. Non so voi, ma io penso che questo sia un miglior modo e più responsabile di fare politica nell'interesse collettivo. Nei prossimi giorni vedremo quali gruppio politici sono rappresentanti, quanti deputati eleggeremo, ed altre informazioni utili per qualsiasi cittadini consapevole.

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