domenica 29 luglio 2012

Il pianto dell'industria farmaceutica


"Questo è un attacco all'industria farmaceutica. Saremo davvero costretti, a questo punto e per effetto di tali norme a chiudere le nostre aziende"
, "ci si serve del decreto sulla Spending review per lanciare un attacco all'industria farmaceutica".
Cosa avra' mai potuto scatenare tale reazione da parte di Farmindustria, associazione che rappresenta il settore farmaceutico italiano?
Un recente emendamento del governo Monti propone di favorire l'acquisto dei farmaci generici, con identico principio attivo rispetto a quelli di marca, ma dai prezzi piu' contenuti. Non mi soffermero' sulla vicenda, che potete approfondire sui giornali, a partire dal Corriere.

Vorrei invece approfittare della notizia e presentare un dato fondamentale per capire una volta per tutte come l'industria farmaceutica, sia essa italiana o mondiale, utilizzi false minacce per difendere i suoi interessi. Mi spiego: quando si discutono provvedimenti atti a permettere un accesso universale alle cure farmaceutiche, o si denunciano i prezzi astronomici e ingiusitificati di molti farmaci, la reazione delle industrie e' sempre la stessa: bisogna proteggere i nostri profitti per alimentare la ricerca scientifica e lo sviluppo di nuovi prodotti. In pratica, dicono, se abbassiamo i prezzi dei farmaci non ci conviene piu' investire in ricerca, e le persone resteranno senza cure.

Sapendo quanto questo settore abbia abitudine a mentire, a partire dalla manipolazione dei risultati scientifici per far autorizzare la vendita di farmaci, mi sono sempre chiesto se questa cosa sia vera. Oltre ad articoli vari, abbiamo finalmente uno studio scientifico, riguardante il mercato americano, che ci dimostra un semplice fatto: L'industria farmaceutica spende in MARKETING E PROMOZIONE un ammontare di denaro DUE VOLTE SUPERIORE a quello che investe nella RICERCA di nuove cure!

L'articolo, pubblicato nel 2008 sulla rivista Plos Medicine, e' accessibile online in formato integrale, e magari ci torneremo su integrandolo con nuovi dati: http://www.plosmedicine.org/article/info:doi/10.1371/journal.pmed.0050001
Cosa si intende per marketing e promozione? La parola ad un informatore farmaceutico: "io spesso per convincere un medico a prescrivere certi farmaci uso metodi come le cene, i regalini, i congressi, etc...". Potete approfondire la vicenda riguardando un servizio di Report del 2011 intitolato "Il Marketing del farmaco".

Lo studio su Plos Medicine conclude: "Dalle nostre stime emerge che le compagnie farmaceutiche spendono almeno il doppio in promozione rispetto alla ricerca. Tali dati mostrano chiaramente come la spesa per promozione predomini su quella dedicata a Ricerca e Sviluppo nell'industria farmaceutica, CONTRARIAMENTE A QUANTO L'INDUSTRIA AFFERMA."
Quando farmindustria piagnucola e minaccia di "chiudere le nostre aziende, bisognerebbe chiedergli quanto spende in marketing e promozione, e quanto davvero il suo interesse coincida con quello del pubblico.

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