giovedì 1 giugno 2006

"Un sacchetto d'acqua, grazie"

Mentre ci disperiamo preoccupati (chi più chi meno, chi affatto) leggendo i nomi dei nuovi ministri italiani, ci sono notizie che, da buona tradizione occidentale, passano inosservate o relegate ad alcuni speciali televisivi per nottambuli insonni. Per fortuna ogni tanto anche in orari decenti se ne parla, è il caso della rubrica del Tg3 “Agenda Del mondo” del 14 maggio che ha dedicato un servizio all'emergenza sanitaria dell'Angola. (Il video è disponibile sul sito.[1]) Il 17 maggio l'associazione umanitaria Medici Senza Frontiere ha sottolineato in un comunicato stampa l'esplosione di una forte epidemia di colera in Angola [2], dovuta alla scarsezza di acqua potabile. 34.000 persone contagiate, 1.200 già morte...e sapete qual è la prima causa del colera? Acqua sporca...le immagini del tg3 erano particolarmente esplicative: bambini che riempivano secchi di acqua sporca raccogliendola da buche scavate nelle strade, bidoni di acqua stagnante, ma ciò che più mi ha colpito è stato vedere un uomo vendere acqua in sacchetti di plastica. Noi usiamo quei sacchetti pieni di acqua per vendere pesci rossi, che regolarmente moriranno entro pochi mesi nelle case dei vari crudeli acquirenti. Loro invece acquistano quella poca acqua del sacchetto (senza pesce...) che può significare un giorno di vita in più. Noi consumiamo tonnellate di plastica per acquistare acqua in bottiglia proveniente dall'altra parte dell'Italia, snobbando l'acqua del rubinetto potabile e molto più controllata di quella in bottiglia. Loro scavano buche nelle strade per prenderne acqua sporca. La cosa che dovrebbe farci riflettere è che viviamo tutti sullo stesso pianeta, e nemmeno troppo lontani.

Nella capitale, la più colpita dall'epidemia, vivono 4 milioni di persone di cui 2/3 sono senza acqua. Ciò significa che 2 milioni e mezzo di persone non hanno acqua corrente...voglio soffermarmi un attimo su questi tanti numeri per coglierne meglio l'entità...rapportandoli a qualcosa che ci è più familiare. Nella strage dell'11 settembre sono morte 3.000 persone; d'ora in avanti se snocciolo qualche cifra rapportatela a questa per rendervi conto dell'emergenza e della gravità della situazione.

L'Angola è un paese piccolo, con 13 milioni di abitanti, e ha potenzialità per essere uno dei paesi più ricchi del mondo.[3, 4] Possiede miniere di diamanti, è ricco di petrolio e gas, ma nonostante ciò il 70% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Ha attraversato 27 anni di guerra civile che ha causato 500.000 morti, iniziata durante la guerra fredda quando era un paese conteso tra le due superpotenze; una guerra continuata indisturbata nei decenni a venire, come in tanti altri paesi poveri, nella più totale indifferenza, mentre noi ci sviluppavamo e ci avviavamo verso la “civiltà”. Quella delle automobili per ogni persona, dei 2 cellulari per testa, dei mondiali di calcio sul videofonino, dei politici che parlano di fantasie, mentre la realtà è da tutt'altra parte.
Cosa c'entriamo noi con l' Angola? Tanto..ma per capirlo bisognerebbe studiare a fondo le dinamiche del vecchio e nuovo liberismo, e di questa economia folle che permette a pochi milioni di persone di vivere negli sprechi mentre altri tanti milioni muoiono quotidianamente per carenza di cibo o acqua. Io per voglio ora soffermarmi su un problema più semplice, quotidiano, e per cui possiamo tentare di fare qualcosa.

Voglio invitare tutti i lettori del blog a ridurre e se possibile azzerare del tutto il consumo di acqua in bottiglia, perchè è davvero una scelta assurda. Pensiamo che l'acqua del rubinetto possa essere più sporca, o semplicemente che sia una cosa “da poveri”...è l'esatto contrario, e ci sono mille buone ragioni per evitare l'acqua in bottiglia [Per chi vuole approfondire: 5, 6, 7]:

- viaggia per ore in camion per essere trasportata dal nord al sud Italia, mentre altri camion viaggiano in senso opposto, il tutto senza un minimo di logica e con un contributo all'inquinamento non indifferente come potete immaginare.
- La plastica è nota per rilasciare diverse sostanze nei liquidi che contiene, e il calore peggiora il tutto, soprattuto d'estate. E se ne consumano milioni di tonnellate, non si parla di poche centinaia di bottiglie.
- l'acqua del rubinetto deve sottostare a degli standard relativi ai livelli di sostanze dannose molto più severi rispetto all'acqua in bottiglia; per intenderci, se l'acqua in bottiglia può contenere fino ad un massimo di 50µg per litro di arsenico, l'acqua di rubinetto deve contenerne massimo 10µg/l, e con quella cifra sarebbe dichiarata non potabile! Beviamo dunque acqua più inquinata e più sporca.
- Il prezzo: l'acqua del rubinetto costa da circa 500 a 1000 volte meno dell'acqua in bottiglia, e in un anno basta fare due conti per avere un notevole risparmio.

In sintesi, paghiamo tantissimo per acquistare un acqua probabilmente più inquinata rispetto a quella che abbiamo sempre fresca e disponibile nelle nostre case, e che potremmo utilizzare senza sprecare nemmeno un grammo di plastica. Non vi sembra più logico? Vi invito a farlo, e di invitare i vostri conoscenti a fare lo stesso. Si può iniziare dal quotidiano per migliorare le cose.

Infine voglio lanciare un altro appello: Medici senza frontiere è in Angola con oltre 350 tonnellate di materiale medico e non, un equipe di 65 operatori internazionali e 500 operatori nazionali. Se abbiamo 2 minuti e qualche euro da parte doniamolo a questi medici che cercano di fare il possibile, e sono sostenuti solo da donazioni. Sinceramente le iniziative benefiche televisive stile “manda 1 sms per donare 1 euro” non mi hanno mai convinto, perchè mi sembra che siano più i soldi spesi per allestire palchi, concerti e spettacoli vari che quelli realmente impiegati per aiutare. Preferisco dunque fare una donazione [8] ad associazioni serie come questa e poter sapere che i i soldi sono impiegati in modo utile e potendo controllare ogni giorno il loro lavoro.

Note
[1] http://www.tg3.rai.it/SITOTG/TG3_pagina_es/0,9480,1067006-id_rubrica-A,00.html
[2] http://www.msf.it/msfinforma/comunicati_stampa/17052006.shtml
[3]http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=2&ida=&idt=&idart=5115
[4] http://it.wikipedia.org/wiki/Angola
[5] http://cunegonda.info/20acqueminerali.htm
[6] http://www.lenntech.com/italiano/acqua-minerale/acqua-bottiglia.htm
[7] http://italy.indymedia.org/news/2004/03/509050.php
[8] http://www.msf.it/

3 commenti:

  1. la cosa mi interessa molto ma nell'acqua di rubinetto spesso c'è il cloro, no? non sarebbe da evitare per questo? ammetto che non ho letto tutti gli articoli a cui hai fatto riferimento eheh

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  2. Ciao utente anonimo ;)


    Nell'acqua c'è sempre il cloro a quanto mi risulta, perchè purtroppo in Italia non curiamo molto l'inquinamento ambientale e delle falde acquifere, e quindi è necessario aggiungerlo. In ogni modo basta tenere l'acqua a riposo per massimo un'ora e gran parte del coloro evaporerà, prova ;)


    Ci sono città, soprattutto al nord, dove la qualità dell'acqua della rete idrica è molto scarsa, in quei casi mi sa che l'unica soluzione è acquistarla. Ma nel complesso la qualità dell'acqua italiana è ottima, si potrebbe elevare ancora semplicemente mantenendo con più cura la rete idrica, che è pessima. Bisognerebbe mobilitarsi per questo ;) avete idee o proposte? Sciriviamo una letterina firmata al ministro?


    Mi è capitato di leggere di un certo purificatore che si può installare in casa, ma non ho approfondito. Se quacuno è più aggiornato ci spieghi se può essere una scelta utile ;)


    ShaiKailash

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  3. Io ho sempre bevuto acqua dal rubinetto; ora che mi sono trasferita in una grande città l'acqua ha addirittura i detriti bianchi, noi a casa utilizziamo un filtro applicato al rubinetto; in questo modo l'acqua è bevibile e ottima.

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