lunedì 25 dicembre 2006

Festività sostenibili

Le festività natalizie nel 21 secolo rappresentano un interessante fenomeno di fusione tra il vecchio e il moderno; un esempio di coesistenza tra un'antica tradizione di origine religiosa e un moderno spirito consumistico dettato dalla logica del profitto e sostenuto dall'impero del marketing e della pubblicità.

La maggior parte degli individui che durante l'anno lamentano tasse troppo alte e portafogli troppo vuoti a Natale misteriosamente spendono centinaia di euro in regali e oggetti assolutamente non di prima necessità; anzi, viste le condizioni di povertà in cui vive gran parte della popolazione mondiale, possiamo definirli tranquillamente beni di lusso, che solo in Europa e altre isole felici possiamo permetterci.

Quando si parla di sviluppo sostenibile, si dovrebbero includere non solo le innovazioni strutturali nel campo dell'industria e della produzione di beni, ma anche modifiche ai nostri comportamenti non sostenibili, e dunque deleteri per persone, animali e ambiente.
Assumere un comportamento sostenibile non vuol dire ritirarsi in meditazione, nutrirsi di bacche e vestirsi di stracci, insomma rinunciare a quelle cose che consideriamo normali nella nostra società. Vuol dire invece modificare le proprie abitudini e fare in modo che le proprie azioni quotidiane danneggino il meno possibile il mondo che ci circonda.
A Natale avviene proprio il contrario: i consumi, perlopiù per oggetti inutili, diventano smodati, in campo alimentare la quantità di cibo sprecato è vergognosa, luci e addobbi che riempiono le città fanno levitare gli sprechi energetici e le bollette che tutti noi pagheremo. Invertire la tendenza si può, in modo semplice.

Inannzitutto, recependo il consiglio di Beppe Grillo: "Un ritorno alla cultura del risparmio. Per Natale fatevi un regalo. Comprate meno e solo quello che vi potete permettere." Poi pretendendo che il vostro comune, che magari per tutto l'anno ha lamentato assenza di fondi e non ha offerto servizi ai cittadini, spenda meno soldi per le sfarzose illuminazioni natalizie e più soldi per riparare quello che non va.
E infine a tavola, dove forse vi è la più grande necessità di agire. Bisogna imparare a considerare la propria alimentazione come qualcosa che ha effetti non solo sul proprio corpo, ma anche su animali e ambiente. E' dimostrato che ciò che si mangia è uno dei principali fattori per la salute umana.
L'informazione a proposito è molto scarsa, e gli "esperti" di turno non sanno fare altro che consigliare il solito e inutile "mangiare un po' di tutto", ignorando decenni di ricerche scientifiche.

Durante queste feste e soprattutto ogni giorno dell'anno si può essere più sostenibili seguendo un'alimentazione basata al 90% su cibi vegetali, e limitando fortemente l'uso di cibi animali come carne, pesce, formaggi e uova. Questa scelta ha almeno due importanti vantaggi: per la propria salute, aiutando a mantenere il peso forma, diminuendo l'incidenza di numerosi malattie come quelle cardiovascolari, le malattie autoimmuni, gli infarti, il diabete, i tumori. [1,2] Risultati eccezionali ottenuti in decenni di ricerca medica e una mole sempre crescente di studi scientifici, ma che purtroppo non vengono pubblicizzati dai mass-media e dunque restano ignoti alla maggior parte della popolazione, i cui i tassi di malattie "del benessere" continuano ad aumentare come rilevano tutti gli istituti di ricerca.

L'altro vantaggio riguarda l'ambiente e l'inquinamento: oltre al rispetto verso gli animali, trasformati dalla catena di produzione in oggetti da far crescere il più velocemente possibile e da sopprimere non appena pronti per l'alimentazione umana, diminuire il consumo di cibi animali ha anche forti ripercussioni positive sull'inquinamento e sulle risorse naturali. Un recente rapporto della Food and Agriculture Organization (FAO) ha individuato nell'allevamento di animali il principale responsabile dei problemi ambientali: questa pratica infatti produce il 40% delle emissioni mondiali di metano (un gas che ha un effetto serra 23 volte maggiore del biossido di carbonio), il 65% di ossido di azoto (320 volte maggiore del Co2), il 64% di ammoniaca che provoca il fenomeno delle pioggie acide. Il 70% della foresta amazzonica è stata distrutta per far posto agli allevamenti e il 30% dell'intera superficie terrestre è utilizzata per allevare animali. Gli scarti di produzione inoltre sono responsabili anche per il più grave dei problemi, l'inquinamento di fiumi, interi ecosistemi acquatici e falde acquifere.

Per invertire questa tendenza distruttiva non servono grandi rivoluzioni o movimenti di massa. E' sufficiente che ognuno modifichi le proprie abitudini, scegliendo di consumare cereali, pasta, legumi, verdure e frutta, e limitare o abolire del tutto i cibi animali.
Come dicevo all'inizio, anche durante le feste si può festeggiare senza dove rinunciare ai vari cenoni, e divertendosi a sperimentare nuovi menù sostenibili per sè stessi e per l'ambiente.
Ne segnalo un paio dedicati al cenone di capodanno, con relative ricette:
http://www.veganitalia.com/natale/natale_menu.html e http://www.vegan3000.info/MenuCapodanno2007.pdf Per altre idee, basta fare un giro sulla rete dove troverete migliaia di ricette di ogni tipo.
Buone feste a tutti.

Note

[1] http://www.scienzavegetariana.it
[2] http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Terapia%20verde/1296131
[3] Livestock-Environment interactions: Issues and options. Food and Agriculture Organization of the United Nations, the United States Agency for International Development and the World Bank. 2006. http://www.fao.org/docrep/x5305e/x5305e00.htm#
[4] http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=20772&Cr=global&Cr1=environment#

10 commenti:

  1. anke un ateo festaggia il natale?


    poggibonsi...

    RispondiElimina
  2. direi di no, e non vedo cosa c'entra con l'articolo.

    RispondiElimina
  3. Guarda che non sei ben informato... :-)

    E' meglio basare l'alimentazione sui vegetali al 100% e non solo al 90% Sotto tutti i punti di vista. Io lo faccio e sto benissimo.


    ciao ciao

    RispondiElimina
  4. caro utente, informato lo sono perchè mi occupo di nutrizione da anni.

    Forse non lo sai ma io sono vegan e so benissimo che una dieta al 100% vegetale è ottima, ma devi capire che mi rivolgo soprattutto a persone non vegane come te e me, e non tutti sono disposti ad eliminare del tutto i cibi animali di punto in bianco.

    Ridurli al 10% della propria alimentazione già sarebbe un enorme passo avanti, e secondo la medicina e la ricerca non si avrebbero svantaggi salutistici rispetto ad una dieta al 100% vegan.


    Come vedi, le mie indicazioni sono perfettamente logiche e supportate dai fatti. Non possiamo pretendere che la popolazione diventi vegan al 100% in poco tempo, bisogna iniziare gradualmente, e il 90% ha molte motivazioni, mediche e anche psicologiche.


    Ciao ^^

    RispondiElimina
  5. ma come si può rinunciare a una bella bisteccona alla fiorentina ??? ditemelo perchè non ci riesco...


    abbasso i vegani !

    inutili,

    incompententi,

    da eliminare !!

    RispondiElimina
  6. forse non ci riesci perchè non ci hai mai provato, tenta anche tu prima di parlare, e magari studia un po' ;)


    ciao e buon anno

    RispondiElimina
  7. vegani assassini...

    da rinchiudere in campi di concentramento...

    RispondiElimina
  8. mah, inizio a pensare che tu sia una carota o un pomodoro o un ravanello, in tal caso dovresti temere della tua incolumità.

    Sto proprio organizzando una bella cena di VEGANI ASSASSINI e farai meglio a nasconderti o finirai sminuzzato e cotto nei modi peggiori possibili.


    Potremmo continuare all'infitio, mio caro mio utente anonimo che non ha il coraggio di firmarsi, ma non mi sembra il caso di scherzare troppo anche perchè dopo un po' ci si stufa: qui si accettano critiche, non commenti senza senso. Al prossimo sei bannato, mi dispiace.

    RispondiElimina
  9. Ciao. Anche a me a volte arrivano commenti di quel tipo, che mi limito a cancellare.

    Non perdo tempo a rispondere, perché come puoi vedere non hanno argomentazioni e si limitano ad insultare e basta.


    Preferisco uno che dica "so tutto quello che c'è dietro, e mangio la carne perché ne ho voglia e mi piace, che sia pollo conoglio o gatto", piuttosto che uno che si limita ad insultare, senza ragionare.


    Oppure........l'anonimo è davvero una carota.... Cosa dici, dovremmo diventare fruttariani??? :)


    Un saluto,

    Stefania

    RispondiElimina
  10. eheh, hai proprio ragione. Infatti al prossimo commento stupido e provocatorio cancello, tanto non apportano nessuna critica costruttiva.


    Fruttariani dici? Naa, meglio restare assassini di carote e pomodori :P:P


    Ciao Stef, a presto ^^

    RispondiElimina