venerdì 14 marzo 2008

Rubrica - Il TG è servito (2) -





Lo ammetto, ci ho preso gusto. Guardare i TG è già un appuntamento più o meno fisso, che risparmierei volentieri se non fosse per i motivi "professionali" che mi impongono di buttare giù il pappone ed essere aggiornato. Ma guardare i Tg Mediaset era una rara eventualità, mentre ora è diventata una passione. (Ndr: ho scoperto come visualizzare i video sul sito Mediaset col browser Firefox: scaricate questo pacchetto e installatelo)

Dedicherò una rubrica a tutti i commenti che riguardano la propaganda elettorale, gli articoli saranno contrassegnati dalla bella immagine, fatta in casa, che vedete all'inizio. Per ricordare, come dicevo nel primo articolo di questa serie, che bisogna aprire gli occhi per completare il puzzle e capire come vanno le cose.

Nuovo giorno, nuovo servizio sfacciatamente propagandistico. Devono essere molto distratti gli oppositori di Berlusconi per far finta di niente, mentre le sue 3 reti sparano cannonate a sinistra e a manca tutti i giorni, raggiungendo milioni di telespettatori che si apprestano ad andare a votare senza alcuna ricerca individuale, convinti solo da ciò che vedranno in TV. Evidente vincere è solo un'opzione, non un obiettivo da perseguire con impegno. ma veniamo a noi.

Studio Aperto ieri, 12 marzo, fa il punto sul tour elettorale dei due principali candidati: Un breve cenno al caso Ciarrapico, che ha sollevato un diverbio interno al Pdl e la protesta della Lega e di Fini; la vicenda, già minimizzata nei giorni precedenti, è posta ad inizio servizio e verrà sommersa dai video successivi. Silvio Berlusconi ha infatti presentato i camper della libertà, con cui continuerà la sua campagna elettorale, e il TG si lancia subito a trasmettere il discorso: i 3 obiettivi dei camper, l'arruolamento per la "missione militare di democrazia", etc...E fin qui, ci siamo. A sorpresa però l'arzillo presidente decide di fermarsi in piazza ed assaporare il "bagno di folla"; trasmesse prontamente allegre immagini di Silvio superstar che fa foto, battute e scherza circondato da qualche fan.

E ora veltroni, che si trova a Verona e propone il suo piano sicurezza, ridotto dal commentatore ad "un portachiavi per tutti collegato con le forze dell'ordine". Nulla di entusiasmante. Il commento prosegue citando le parole di Veltroni che vuole dare vita ad un nuovo rapporto tra centro-sinistra e il Nord-Est, ma che viene prontamente smentito dalle immagini di un gruppo di manifestanti che lo fischiano in strada. Il contrasto tra il bagno di folla per Berlusconi e la contestazione per Veltroni è una tipica ed efficace mossa dei professionisti della propaganda, che hanno già utilizzato questo stratagemma il giorno prima. L'11 marzo infatti, nel solito servizio dedicato alla campagna elettorale, hanno accostato una panoramica aerea di un gremito convegno del Popolo della Libertà, che non c'entrava nulla col resto, alle immagini della contestazione del comitato No Dal Molin, all'arrivo di Veltroni a Verona.
Come dire: quando l'occhio vuole la sua parte...e a Studio aperto lo sanno bene.

4 commenti:

  1. 12 marzo 2008, in Marco Travaglio

    Camicia nera, fedina pure

    Ciarrapico:



    Che sia fascista, lo dice pure lui. E sarebbe pure una cosa grave, se non fosse per la fedina penale, che è molto più nera della camicia nera. Giuseppe Ciarrapico in arte Ciarra, stando al casellario giudiziario, vanta una collezione di condanne, arresti, rinvii a giudizio, prescrizioni e processi in corso da non temere rivali. Le condanne definitive, confermate dalla Cassazione, sono quattro, per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta alla ricettazione fallimentare, dallo sfruttamento del lavoro minorile alla truffa pluriaggravata, ma potrebbero presto aumentare: in primo grado, il camerata pregiudicato è stato di recente condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni in una delle sue cliniche. Insomma il Cavaliere è stato di parola. Aveva promesso di non candidare “supposti autori di reati”: infatti candida quelli sicuri.


    La carriera penale del futuro senatore del Popolo della Libertà Provvisoria inizia nel 1973, quando la Corte di Appello di Roma conferma la sentenza del Tribunale di Cassino e lo condanna per truffa aggravata e continuata ai danni di Inps, Inail e Inam per non aver registrato sui libri paga gli stipendi dei dipendenti. La Cassazione conferma la truffa, ne dichiara prescritta una parte e incarica la Corte d’appello di rideterminare la pena per l’altra...

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  2. ciao fuccio, guarda qui che scandalo:


    http://it.youtube.com/watch?v=-AcT4WrCMQA

    http://it.youtube.com/watch?v=-AcT4WrCMQA

    http://it.youtube.com/watch?v=-AcT4WrCMQA

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  3. Si, ho scoperto anche io due giorni fa su un giornale locale che l'ormai famoso Ciarrapico ha appena chiesto al fisco di rientrare nel decreto milleproroghe per sistemare le sue evasioni fiscali. Quando si dice che chi ha condanne fa carriera sembra di scherzare, o di parlare di tempi passati. Invece è ancora così...


    @anonimo pirla, :D Quel servizio mi era sfuggito, per fortuna, ma grazie a te ora l'ho visto. Che dire, è vergognoso, è propaganda ancora più spinta degli esempi che io ho descritto.

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  4. si è? nn hai visto quello che hanno dato su Veronesi.... mio dio che skifo, l' hanno dipinto come un satanico anticristo!!!

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