martedì 27 maggio 2008

Reato di clandestinità? Non Pervenuto

Sull'immigrazione si è vinta una campagna elettorale. Troppi riflettori puntati, e ora il governo non poteva certo deludere.
Titolone in prima pagina del Giornale, 21 maggio 2008: "La svolta: galera per i clandestini". "L'immigrazione clandestina diventa reato (da 6 mesi a 4 anni di carcere". E il giorno dopo rincara la dose: "Parola d'ordine, rigore e fermezza" (con annessa foto di Silvio), "Via libera al pacchetto sicurezza: linea dura contro i clandestini." Fantastico. Finalmente un governo del fare, che decide di affrontare un problema vero in modo efficace. Via tutti i clandestini irregolari dall'Italia (si accontenti, per ora, chi proprio non tollera gli stranieri, siano essi tedeschi o albanesi)!

Ma il Giornale, da anni megafono di Berlusconi (e di proprietà della stessa famiglia), sembra che dialoghi a distanza con gli altri quotidiani, che partecipano alla pubblicità:

La Repubblica, super titolone: "Carcere per i clandestini". Poi però, per fortuna, approfondisce un po' più seriamente la cosa all'interno, con un articolo del Procuratore Torinese Bruno Tinti, che conosce bene il sistema giudiziario.

Il Corriere, più seriamente, riporta: "Il governo: sarà reato l'immigrazione clandestina", riconoscendo nel Governo la responsabilità di chi fa certe affermazioni.

La Stampa, altro titolone: "Un reato essere clandestini". "Berlusoni: lo Stato torna Stato"..."e batte il pugno sul tavolo".

Sole 24 Ore: "Il reato di clandestinità resta, ma non nel decreto"

Il Messaggero: "Maroni, la clandestinità sarà reato". E sullo stesso quotidiano, il 22 maggio, Carlo Fusi scrive: "Governo del fare: Silvio centra il primo obiettivo.[...] La sensazione trasmessa ai cittadini, infatti, è quella di un esecutivo che prende di petto alcune emergenze innegabili e di forte impatto sull'opinione pubblica".

E sul versante TV, lo spazio non si conta: via a talk-show, TG, commenti di esperti, Bruno Vespa. Una massa di comunicazione che serve a sostenere e dare forza alla scelta del governo. Prendo davvero un esempio a caso, tra i mille: un editoriale in prima pagina, di una persona seria come Angelo Panebianco, che sul Corriere, in una riflessione più ampia sul ruolo dello Stato, fa questa affermazione: "Anche la discussione sul reato di clandestinità ha molto a che fare con il livello di statualità ritenuto accettabile, opportuno, nonchè compatibile con la democrazia. Il reato, di clandestinità, com'è noto, è vigente in altre democrazie occidentali. Da noi alcuni vi si oppongono solo per ragioni pragmatiche."

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A me pare che invece, la maggioranza di chi si oppone, lo faccia per ragioni ideologiche. Un rifiuto, che fa parte di una corrente di pensiero tipicamente di sinistra, che vede nel multiculturalismo una cosa sempre positiva, anche se viene affrontato in modo disordinato, confuso e senza regole come in Italia. Un atteggiamento che però è stato adottato da tutti i governi negli ultimi 10 anni, compreso i 5 anni di governo Berlusconi.

Ora, che la clandestinità debba essere punita riflettendoci sembra quasi ovvio, nel termine stesso è compresa una situazione di illegalità. Nel caso di stranieri, la pena dovrebbe coincidere con l'espulsione o la regolarizzazione. Ogni anno devono essere ammessi solo il numero di stranieri compresi nei flussi migratori calcolati, e cioè che il nostro paese è capace di assorbire e integrare nel mondo del lavoro. Altrimenti il resto inizia a delinquere, non c'è scelta. Come qualsiasi italiano disperato e senza lavoro.

Il problema quindi non è nell'obiettivo dichiarato dal governo "Via tutti gli irregolari", che personalmente condivido, ma è nel fatto che l'intervento in programma non solo è discutibile, ma è totalmente inefficace perchè non si occuperà degli immigrati clandestini che si trovano già in Italia. E' come se parlassimo di cani randagi e scrivessimo una legge sui gatti. Vedremo la prossima volta perchè la strada scelta non solo non risolverà il problema, ma sarà controproducente e comporterà anche un costo per tutti i contribuenti.

2 commenti:

  1. salve! molto interessante il tuo blog (vuoi un consiglio? migliora il template...per facilitare la lettura).

    ci sono arrivato dal forum di Report....


    ti linko volentieri.


    a ri-leggerci.


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  2. Grazie :)


    Ti ringrazio dei consigli, sono sempre ben accetti. E' da un po' che ho in programma di migliorare il template, ma purtroppo esami e studio sono prioritari per ora. Presto novità ;)

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