venerdì 19 maggio 2006

Siam sempre lì..

Parte delle critiche poste da alcuni politici o da una certa opinione pubblica riguardano gli aspetti che caratterizzano l’asse politica-magistratura. Precisamente i rapporti di reciproca indipendenza e rispetto al fine del raggiungimento degli specifici obiettivi. In effetti, la politica dovrebbe in teoria occuparsi delle cose pubbliche e della gestione di uno stato, mentre la magistratura controllare che ciò avvenga nel massimo rispetto delle leggi e della costituzione.

In questo periodo è scoppiato lo scandalo del pallone e i paragoni(legittimi?) con Tangentopoli sono talmente frequenti che ormai si suole chiamare questo caso la nuova Calciopoli.(o Moggiopoli, ma dipende dai punti di vista!)

Lo schema è più o meno lo stesso. Abbiamo una procura della repubblica da un lato e una serie di indagati sotto inchiesta dall’altra. In Tangentopoli questi ultimi erano politici accusati di ricevere tangenti, adesso ci sono dirigenti e procuratori sportivi accusati di corrompere arbitri con la conseguenza di falsificare interi campionati.

Corruzione, concussione e finanziamenti illeciti avevano caratterizzato a lungo e in largo l’inchiesta Mani Pulite(fine della Prima Repubblica), manomissione di sorteggi arbitrari , intimidazioni e frode sportiva determinano lo scandalo di questi giorni.

Come al solito anche in questo polverone c’è un enorme divisione di opinioni e invece di remare tutti verso il rinnovamento generale e purificatore c’è chi, anche in buona fede, comincia ad inasprire il clima e ad indirizzare accuse a magistrati e ad un opinione pubblica a loro dire troppo “GIUSTIZIALISTA”

Già, perché qui in Italia c’è un singolare modo di pensare secondo cui bisogna essere per forza di cose garantisti al cento 1 x cento anche quando l’ovvio è sotto gli occhi di tutti.
PREVITI docet…Chi vuole mettere a posto veramente il sistema viene così accusato di essere il moralizzatore della situazione..
E’ successo in politica dove Di Pietro passò un momentaccio attaccato dai media e da Berlusconi..
Diciamo non solo da Bella chioma..I politici, che siano di destra o di sinistra, non hanno molte divergenze per ciò che concerne gli esiti processuali…

Durante l’inchiesta Mani Pulite il governo mandava ispettori negli uffici dei giudici milanesi, alla ricerca di irregolarità formali..Di Pietro venne ferocemente attaccato dai media pro Berluconi che crearono un clima di sospetto generale e di paura nei confronti delle toghe…Nel 1995 furono avviate frequenti indagini contro l’attuale leder dell’Italia dei Valori che lo spinsero alle dimissioni forzate…La pressione della stampa in effetti divenne insostenibile e fu l’emblema dei livelli di corruzione profonda raggiunta nell’Italia della Prima Repubblica.

Ci volle tempo da allora affinché le autorità prendessero decisioni radicali, le guardie governative intendevano insabbiare il marciume e non mancarono casi di sorveglianza di giudici e procuratori.
E la situazione come sapete lungi dall’essere cambiate in politica.

Nel 1998 Cesare Previti , ex manager fininvest e legale dell’Illustrissimo Mister B, evitò il carcere grazie all’intervento del parlamento, anche se Berlusconi e i suoi alleati erano all’opposizione. Il buon Craxi invece preferì l’esilio e morì da “eroe” pochi anni più tardi.
Cesarone siccome 70enne ha scontato a Rebibbia solo 5 giorni di reclusione..Legge chiaramente applicata solo per celebrità dato che nello stesso carcere ci sono 70enni malati che prima di uscire aivoglia…

Ma chi le rispetta le leggi nel nostro paese da regimetto sudamericano?
Noi . E Basta. A sgobbare da mattina a sera. Noi.

Dal 1994 in poi i processi corsero sempre più il rischio di venire cancellati a causa della favolosa prescrizione(quella cosa per cui in Italia dopo un determinato lasso di tempo certi reati non restano più tali e dunque archiviati..). Senza distinzione i politici(tra cui D’Alema) peggiorarono le già misere condizioni dei processi.

Dal 2001 in poi ovviamente la situazione è precipitata a livelli inverosimili. La sera in cui venne emessa la sentenza che proclamava Andreotti colpevole di associazione mafiosa, il buon (V)espa trasmetteva la 35 puntata dedicata ai misteri di Cogne…
Con tanto di Barbara Palombelli in studio…
Come dire, la realtà supera sempre di gran lunga l’immaginazione…

Ma l’attualità incombe e quindi..
Siccome tra le intercettazioni che dimostrano come Lucky Luciano Moggi comprava arbitri e partite è uscito anche il nome del ministro Pisanu(ex ministro dell’interno e pensate addetto all’intelligence italiana…Cosa faceva il capo assoluto di tutta l’intelligence.(tremo…)? Chiedeva a Moggi raccomandazioni per favorire la sua squadra del cuore, la Sassari Torres..)l’ex guardasigilli Castelli ordina ispezioni per i magistrati che si occupano dell’inchiesta..Ma il giorno dopo specifica: ispezioni non punitive…

Pochi giorni dopo Di Pietro (tanto per cambiare ospite in tv) semplificava al massimo questi concetti. Secondo lui in ogni associazione umana e in ogni tipo di organizzazione è necessario fare in modo che i controllati non siano allo stesso tempo i controllori.

Cosa alquanto complicata visti gli immani conflitti di interesse…

Faranno questa benedetta legge?
E quanto tempo si dovrà aspettare per vivere in un paese “Legale” ?

Domande incerte, ma risposte ovvie.
Per sempre.

T3nd3rSurr3nd3r

1 commento:

  1. Secondo lui in ogni associazione umana e in ogni tipo di organizzazione è necessario fare in modo che i controllati non siano allo stesso tempo i controllori.


    Si potrebbe aprire un dibattito su quale possa essere il modo più efficace per evitare la situazione descritta da Di Pietro, visto che andrebbe applicata a tutte le strutture portanti della nostra società.


    C'è stato addirittura uno studio dello scienziato politico Michels, che ha formulato la famosa "legge ferrea dell'ologarchia". ha dimostrato che in strutture oligarchche come i partiti politici è inevitabile che alla fine i dirigenti e chi detiene le cariche più elevate si distacchi dagli interessi della base, cioè i membri, e cerchi di difendere la propria poltrona, fregandosene di migliorare le condizioni di vita degli altri.


    Direi che è un buon punto di partenza per una riflessione!

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