giovedì 11 gennaio 2007

Etichette personalizzate

Le etichettature sono la cosa più stupida che si possa fare, conseguenza di un superficialismo che dilaga sempre più nel nostro paese.
L'ossessione di molti politici, di molti giornali, di etichettare sempre e tutto, è però dettata da precise strategia di propaganda.

L'etichetta ha facile presa sulla popolazione che è poco informata, o che si fida di ciò che gli viene detto: purtroppo la maggioranza.
Silvio Berlusconi ha costruito un impero culturale e politico, prendendo spunto dai maestri della ex-democrazia cristiana, grazie anche e soprattutto all'etichetta dei comunisti, ossessione per lui e i suoi affiliati. Ha impedito qualsiasi tentativo di analizzare in modo scientifico il fenomeno del comunismo nel mondo. Oggi parlare di comunismo in modo serio è impossibile, e si rischia il paradosso di essere accusati di comunismo pur volendo sottolinearne gli errori e i lati negativi.
Risultato? Idee distorte e credenze che resteranno nel popolo italiano per decenni. Oggi del comunismo si conosce soltanto l'esperienza dell'Unione Sovietica, la brutale dittatura di Stalin o della repubblica Popolare Cinese, e in genere regimi totalitari che hanno soffocato la libertà a vantaggio del partito. Marx ed Engels si rivolterebbero nella tomba.

Forza Italia si basa su tanti di questi messaggi semplici, banali e di facile presa: il concetto di toghe rosse ci ha portati a credere che i giudici agiscano solo in base a convinzioni politiche, per punire i loro avversari avversari, e non in base ai fatti. Telefonate, bonifici bancari, testimoni, sono tutti passati in secondo piano.
La prescrizione è percepita come innocenza, mentre invece significa che il reato è stato commesso e dimostrato, ma è passato troppo tempo e non si può applicare la sanzione prevista: vedi il caso Previti, Berlusconi (All Iberian, 23miliardi a Craxi), De Luca e De Piccoli (Ds) e tanti altri impresentabili di destra e di sinistra che oggi siedono in parlamento.[1]

Il revisionismo, o "voltagabbanismo" come lo definisce Marco Travaglio, del periodo di Mani Pulite, è l'esempio più inquietante di questo vero e proprio lavaggio del cervello, ben documentato nel libro "La Scomparsa dei fatti", del citato giornalista. Tangentopoli è diventata la lotta dei magistrati comunisti contro i politici di destra, mentre in realtà basterebbe conoscere i fatti per osservare che non fu risparmiato nessuno, e che anche l'ex partito comunista rientrava a pieno titolo tra quelli che si finanziavano illegalmente a suon di mazzette, sottraendo miliardi ai cittadini italiani.

Tutto questo è di nuovo frutto di anni e anni di martellante propaganda, di politici, giornalisti e intellettuali che di punto in bianco, da difensori dei magistrati, si sono trasformati in loro accusatori per pura convenienza.

I giornali di Berlusconi sono specializzati in questo: Il Giornale e Libero, due giornali comici scambiati per quotidiani di informazione, sono pieni di titoloni a prima pagina, con annunci stile fine del mondo. Le loro ossessioni sono due in particolare di questi tempi: Prodi e gli evergreen comunisti.
Ieri un articolo sul Giornale si intitolava "Ma l'ecologismo non è di sinistra".[2] Uno strano editoriale, anche se a tratti condivisibile, che si inerpica tra le varie tesi sul cambiamento climatico, etichettando in modo morboso le cose di destra e di sinistra, arrivando a scrivere cose come "regaliamo un tema come quello ecologico, che è tutto conservatore, anzi di destra, alla sinistra." oppure "comunisti e prodiani sguazzano nell'ecologismo". Tutto l'articolo è un concentrato di etichette: comunisti, destra, sinistra, no global, ecologisti, prodiani. I fatti scompaiono, inglobati nelle definizioni politiche.

L'aspetto più inquietante è che questo modo di fare propaganda è stato preso come modello da tutti gli altri partiti, di destra e di sinistra. Gli alleati di Berlusconi, come Fini, hanno iniziato a parlare come lui, ad usare le stesse strategie di propaganda, dicendo cose che fino a poco tempo prima magari non avrebbero mai detto. Hanno capito che è la strada per avere successo e voti.

E la sinistra?
La sinistra non sa fare bene nè la propaganda (per fortuna) nè essere sincera e trasparente (per sfortuna). Comunica in modo banale e distorcendo il significato delle parole, come fanno per la verità altre elitè di potere, oltre alla classe politica. E questi comunisti, così temuti, cosa fanno? Nulla o poco, adagiati come sono nelle loro poltrone e nei salotti della disinformazione, da Bruno Vespa e Ballarò. Non a caso Fausto Bertinotti era l'ospite prediletto del vespone, col suo record di apparizioni televisive a Porta a Porta.

La situazione è davvero grave se non si riesce nemmeno a parlare di climatologia in modo serio e sobrio. Come se la scienza appartenesse ad un partito politico...in Italia siamo talmente malati di partitocrazia da arrivare anche a questo? Purtroppo così pare, e urge una cura per tutti. Un atroce dubbio però ci assale: la cura sarà di destra o di sinistra?

Note

[1] http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/berlusconi/nuovicandidati.html
[2] http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=D36QA

2 commenti:

  1. viviamo nel paese delle maschere dove ognuno cerca di immedesimarsi nel ruolo che il copione gli ha dato...come potremo mai definire fassino uno di sinistra ?? oppure lo stesso berlusconi di destra??

    Vince il sistema, vincono i giornali e i loro profitti.


    t3nd3r surr3nd3r

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  2. per questo abbiamo creato questo blog ;)

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