giovedì 22 febbraio 2007

Il debito di massa

La politica è lontana, lontanissima dai problemi dei cittadini. Ritengo che sia ancora presto per commentare le odierne dimissioni di Romando Prodi, e quindi pubblico un commento su un problema che interessa la nostra vita quotidiana e non i nostri privilegiati politici che lascio volentieri a chiacchierare nel salotto di Ballarò.

Ne ho già parlato nell'articolo "Occhio al finanziamento" lo scorso novembre. Mi riferisco al ricorso all'indebitamento per acquistare i più svariati beni di consumo, dall'elettronica e cose non indispensabili alla casa, bene primario. Mettevo in guardia dalla facile propaganda di quei politici che, a seconda della propria convenienza politica, dipingono un'Italia o tutta rose e fiori o povera e indebitata. Davo delle semplici indicazioni sulle sigle e sugli indicatori utili per distinguere le offerte truffaldine con tassi di interessa da usura.

Perchè torno su questo argomento? Perchè noto ogni giorno, attraverso le pubblicità ormai ossessive su autobus, giornali e televisioni, che il fenomeno anzichè diminuire sta aumentando a vista d'occhio. E, cosa ancor più grave, viene sempre più pubblicizzato e incentivato da svariati personaggi pubblici.

L'aspetto secondo me più inquietante di questa follia è il fatto che la maggior parte delle persone si indebita per acquistare beni, soprattutto nel campo elettronico, del tutto superflui e assolutamente non indispensabili a vivere: la tv al plasma, il cellulare da 800 euro, il computer di ultima generazione, la console per videogiochi. Sono tutti beni che potremmo definire "di lusso" ma ormai diventati di consumo di massa.
Beni che, viste le condizioni economiche di tante famiglie italiane, non possono essere acquistati facilmente in un'unica rata. Ed è qui che entra l'invenzione, terribile, del prestito o del finanziamento a rate con tassi di interessi da usura. Terribile perchè ci porta ad acquistare beni perlopiù inutili e ad indebitare il nostro futuro. E' la fine del saggio concetto del risparmio e della previdenza?

Con piacere ho letto un recentissimo post di Beppe Grillo intitolato "Debito ergo sum" in cui descrive brevemente quella che definisce "L'industria del debito" che rischia di portarci al collasso. Il tutto completato da un breve filmato, imperdibile. Volevo riproporvi il tutto e lanciare una mia piccola idea.
Sarebbe interessante se inviaste le vostre esperienze di acquisti "a credito", prestiti, rate, mutui e quant'altro. Sono sicuro che quasi tutti hanno avuto a che fare almeno una volta con questa forma di pagamento, o "usura" moderna. Chissà che non ne esca fuori un bell'articolo utile ad altri per evitare truffe e contratti poco chiari.
Inviateci i vostri commenti all'indirizzo isoladikrino@gmail.com

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