martedì 15 maggio 2007

Ipocrity day

La famiglia è in pericolo. Meno figli, meno matrimoni, più divorzi, sembra una nuova formula elettorale invece è un dato di fatto secondo gli istituti di ricerca.

Ma la colpa di chi è? La televisione e la propaganda son capaci di fare miracoli, di ribaltare la realtà o inventare di sana pianta un caprio espiatorio. Ci sono riusciti benissimo con i Dico, la fonte di tutti i mali e della deriva mangiapreti dell'Italia, senza però mai spiegare perchè. Eppure smontare questa tesi è semplicissimo, basta leggere i rapporti statistici dell'Istat e si noterà che la crisi della famiglia tradizionale ha avuto inizio più di dieci anni fa, periodo in cui i Dico erano inesistenti.

E' un po' come l'astrologia. Come si fa a credere che un pianeta o una stella distante centinaia di anni luce possa emanare influssi che determinano sfortuna, amore e lavoro di noi miseri terrestri? Pura megalomania.

Allo stesso modo, e ignorando i dati, come si fa a dire che i Dico, una legge che non tocca la famiglia ma estende solo alcuni diritti alle coppie conviventi, minano la stabilità della famiglia? Se i conviventi dopo la legge avranno diritto alla pensione del coniuge o all'assistenza sanitaria, come può questo fatto distruggere le unioni tradizionali? Mistero a cui nessuno darà mai una risposta semplicemente perchè non esiste, o è irrazionale come nel caso dell'astrologia.

Un'altra semplice dimostrazione, stavolta non scientifica. I politici usufruiscono dal 1993 dei Dico negati al resto della popolazione, eppure nonostante questo in parlamento, a parte un po' di divorziati patologici, vivono tante coppie di eterossesuali felicemente sposate, e mi risulta che Luxuria sia ancora un caso isolato e non abbia "contagiato" ancora nessuno. Quale più chiara dimostrazione che i Dico non mettono in pericolo la famiglia?

Il Family Day è stato il corteo dell'ipocrisia. Non per quei partecipanti che hanno sfilato, credendoci davvero, e che vanno apprezzati, ma per la classe politica che, forse come mai in tutti questi anni, ha raggiunto davvero il culmine. La vergogna è un sentimento estraneo a questi personaggi, che sono capaci di dichiarare "io non rubo" mentre svaligiano una banca, o di dire "io amo tutti gli animali" mentre addentano una bistecca al sangue.

Non è più un mistero per nessuno che la gran parte dei politici che hanno partecipato al Family day e che osteggiano la legge sui Dico siano divorziati, conviventi, o peggio sposati con rito celtico come nel caso dei drudi padani Calderoli e Castelli. Sia chiaro, per tante persone, me compreso, non c'è niente di male nell'essere divorziati o sposati in nome di Odino. Ma il predicare bene e razzolare male è intollerabile, ed è ancor più ingiustificabile quando proviene da uomini politici che dovrebbero fare della coerenza la loro prima bandiera. E' evidente invece che il primo valore è racimolare voti, e non essere coerenti e giusti.

Gli Italiani sono ben informati di questa ipocrisia, leggendo i giornali, internet, e ormai anche in televisione dove comici come la Litizzetto hanno fatto filtrare battute su questa grottesca situazione. Nonostante ciò, la capacità di indignarsi e reagire sembra non appartenere più ad una buona parte del popolo italico che chiude gi occhi, si tappa le orecchie e va a sfilare sorridendo e difendendo la famiglia insieme ai divorziati.

Se l'ipocrisia esce dalle stanze della politica e si fa sistema, diventa popolo, allora le speranze di migliorare il paese e dare una svolta al futuro diminuiscono, proprio come i matrimoni stabili.

4 commenti:

  1. http://www.youtube.com/watch?v=G_yArsICrIo

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  2. come sempre Travaglio colpisce e centra l'obiettivo senza fare polemiche o accuse, ma informando e riportando i fatti come un giornalista dovrebbe fare.

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  3. Travaglio è rimasto quasi solo ormai.

    La cosa più grottesca è che la chiesa si erge a difensore della famiglia ma finge di dimenticarsi che il berluska è divorziato e ha avuto figli da due donne diverse e che il cattolicissimo Casini convive dopo essersi separato dalla prima moglie.Insomma, la Chiesa non dà la comunione ai divorziati, li minaccia di scomunica ma consente che recitino la parte dei paladini della famiglia e dei valori religiosi. Più ipocriti di così...

    Purtroppo però continuiamo (io no!) a dare il nostro bravo 8 per mille a costoro.


    A proposito di ipocrisia clericale, forse saprete già ma date un'occhiata qui:


    http://liberoblog.libero.it/cronaca/bl6939.phtml

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  4. Purtroppo ci sono tanti giornalisti bravi, ma non sempre si ha la possibilità di scrivere ciò che si vuole. Travaglio, come Grillo, in questo senso è un privilegiato perchè ormai è famoso e il suo editore è il pubblico. Lui è freelance e ha la fortuna di avere Padellaro all'Unità come direttore.


    Un giovane giornalista che si inserisce nel mondo della stampa in Italia come porebbe mai iniziare scrivendo cose del genere?

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