mercoledì 23 maggio 2007

Ninna oh, ninna oh, il tesoretto a chi lo dò?

Oggi ho deciso di scrivere una lettera al presidente del consiglio e ai ministri, che in questi giorni discutono animatamente di come utilizzare le maggiori entrare fiscali, il cosiddetto "tesoretto".

Se l'idea vi sembra una buona alternativa, vi chiedo di sottoscrivere la lettera firmando la petizione inserendo il nome e i dati richiesti (non saranno tutti visibili).

NB: Se non visualizzate il riquadro (richiede javascript) potete firmare direttamente al sito:
http://www.thepetitionsite.com/takeaction/890267517



Chi vuole contribuire inserendo il banner sul proprio sito/blog e diffondere questa iniziativa, può inviarmi una email all'indirizzo isoladikrino@gmail.com e io invierò il codice html da inserire molto facilmente.







Ovviamente tutte le critiche e proposte di miglioramento sono molto benvenuti, e cercherò di implementarle prima di spedirla. Grazie


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Egregio Presidente del Consiglio Romano Prodi, egregi Ministri della Repubblica Italiana.


In questi giorni si dibatte per scegliere le destinazioni e i modi in cui spendere il "tesoretto".


La storia e l'esperienza ci insegna che le misure palliative, che tappano una falla temporaneamente, non portano a nessun miglioramento. Tutti i politici dicono a parole che devono occuparsi di riforme strutturali, che quindi portino vantaggi non solo nell'immediato ma che siano durature nel tempo. E uno dei temi su cui bisogna investire subito, nel presente, per migliorare il nostro futuro, è l'energia.


Nella Finanziaria 2007 è previsto uno sgravio fiscale sull'IRPEF per chi attua misure di coibentazione degli edifici; Sono provvedimenti importanti ma poco diretti e che scoraggiano soprattutto a causa della lentezza e difficoltà burocratica; Inoltre tante famiglie non possono permettersi le spese di ristrutturazione in attesa di un parziale e futuro rimborso.


Qual è dunque la nostra proposta per il "tesoretto"?
Distribuire i fondi direttamente agli italiani che, sotto una certa fascia di reddito che si calcolerà sulla base delle risorse disponibili, vivono in edifici vecchi ed energeticamente insostenibili.


L'amministrazione pubblica dovrà erogare i fondi e assicurarsi che i destinatari attuino i più elementari provvedimenti per migliorare la resa energetica della propria casa. Ad esempio, l'intervento più importante e fattibile sempre, che non richiede ristrutturazioni e costosi lavori in muratura, è la sostituzione dei vecchi infissi con finestre e vetri ben isolanti.


Brevemente qualche dato.
La maggior parte del calore prodotto dai nostri riscaldamenti fuoriesce dai vetri e dagli infissi. Una casa normale, mal costruita come la maggioranza di quelle italiane, richiede circa 20 litri di gasolio per metro quadro di superficie.
Con le tecnologie oggi esistenti, e con un costo nell'ordine del solo 2% maggiore, è possibile costruire edifici che richiedono da 5 litri al metro quadro nei casi "peggiori" fino a 1 litro al metro cubo, per un risparmio annuale notevole.[1]


Ovviamente sostituendo i soli infissi è difficile raggiungere queste efficienze, ma si può già notevolmente migliorare la resa energetica anche di edifici vecchi e costituirebbe una prima misura a favore del protocollo di Kyoto, che se non rispettato porterà l'Italia a pagare le ingenti multe. Ancora una volta, investire oggi pensando al futuro.


Si può e si deve iniziare a fare, in previsione del prossimo inverno si ha tutto il tempo a disposizione.


Qualcuno storcerà il naso, pensando che di fronte a milioni di persone che non arrivano a fine mese, questo possa essere l'ultimo dei problemi.
Il fatto è che la spesa per riscaldamento è una delle principali voci nei costi energetici di una famiglia italiana (circa il 70%)[2], ancora peggio se si è in affitto. Basti pensare che esistono già prestiti a rate specifici per permettere alle famiglie di pagare le bollette del gas, ovviamente indebitandosi ancora di più. Questa non è la soluzione, perchè impoverisce ancora di più chi è povero e arricchisce chi presta soldi con tassi di interesse da usura (nell'ordine del 15-20%).


Dare il tesoretto in modo diretto agi italiani e permettergli di avere un risparmio consistente e duraturo, è un modo efficace di aiutare chi d'inverno non riesce a pagarsi la bolletta del gas e non disperdere questi soldi in riforme inefficaci o misure a colabrodo tipiche del nostro paese.


Dichiaro di non avere ovviamente conflitto di interesse con chi produce infissi e vetri, nè di conoscere alcun produttore. Sono solo uno studente aspirante giornalista, ma di questi tempi meglio essere chiari.


Distinti saluti,
Stefano Esposito.


[1] http://www.agenziacasaclima.it/it/casaclima/casaclima/categorie-casaclima.html
[2] http://www.legacoop.coop/energia/docs/rapp_ceis.pdf

1 commento:

  1. Non credo che questo sia un buon metodo per migliorare l'efficienza energetica dell'Italia, come si fa a evitare, per esempio, che qualcuno manometta i propri infissi per avere gli incentivi?

    Sarebbe costosissimo verificare che gli incentivi siano stati spesi bene, bisognerebbe mandare un perito prima e dopo i lavori.

    Penso che sia irrealizzabile, per questo non ho firmato.

    È molto più semplice incentivare elettrodomestici di fascia A+, dare incentivi per la rottamazione di vecchie macchine e motorini, cambiare gli infissi degli edifici pubblici, incentivare il trasporto urbano, extraurbano e delle merci su rotaia.

    Ormai però è tardi, il tesoretto è già stato promesso per le pensioni.


    Nicola.

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